Dai volumi possiamo trarre due indicazioni di massima importanti: la divergenza e la direzionalità. Sulla divergenza abbiamo ancora una questione aperta se ricordate: da maggio 2010 volumi in calo e derivato a rialzo. Come mai? Allargando lo sguardo da marzo 2009 volumi in aumento (si fa per dire vista la capitalizzazione della borsa) e derivato in laterale con massimi decrescenti ma minimi decrescenti. Detta così le cose sono confusionarie. Tralasciamo allora per il momento le divergenze ed andiamo a vedere la direzionalità. Cosa si intende per essa? Lo schema di inversione: ad ogni minimo di chiusura ciclo i volumi dovrebbero essere in calo per sottolineare che di venditori non ve ne sono più. Da li può partire il rialzo. E' così? Abbiamo volumi bassi in prossimità dei minimi di fine ciclo? Guardiamo i grafici ciclo per ciclo
Diamo uno sguardo ai volumi partendo dal mensile in essere.
[Derivato giugno. Tf 15'. Ciclo mensile]
sul minimo del 1° 16gg abbiamo volumi più alti del minimo di partenza, ergo ancora molti disposti a scendere. E così sul minimo di ciclo al 25 maggio facciamo un minimo più profondo ma qui troviamo volumi in calo anche rispetto al 18 aprile minimo di partenza del mensile. Ora stiamo facendo il secondo test e i volumi sono ulteriormente in calo. Se non abbiamo già visto il minimo di chiusura del mensile poco ci manca. Papà miglio consiglia sempre di aspettare un terzo test (a novembre xò è rimasto fregato xè il test non vi è stato, l'indice è decollato e lui ha tristemente guardato...), ma su un mensile due sono più che sufficienti a mio modo di vedere. Cq fate voi e controllate se nel passato ne abbiamo fatti 3. Ricordate il 2gg subito dopo la chiusura di un ciclo tipo 16gg o mensile? Quel 2gg che sembra preludere ad un nuovo minimo e invece si ferma ad un soffio da esso e poi riparte vigorosamente a rialzo? Ecco, quello è il secondo test. Se non ci sono volumi sufficienti si girano subito.
Saliamo di ciclo. Intermedio
[Derivato giugno. Tf daily. Ciclo intermedio]
qui notiamo subito che dal minimo di inizio del 16 marzo ciclo i volumi sono in calo ma più alti in chiusura del 1° mensile. Poiché non è ammesso per l'Ac che il ciclo si chiuda sul primo mensile non lo possiamo prendere come primo test di chiusura ciclo, ma piuttosto come disponibilità a scendere ulteriormente. Viceversa su quel minimo avremo dovuto avere volumi più bassi rispetto al mensile appena trascorso. Direzionalità a ribasso.
Sul secondo mensile abbiamo xò volumi ancora in calo. I venditori cominciano a scarseggiare? Forse. Ma poiché l'Ac prende in considerazione la possibilità di chiusura di un intermedio proprio a partire dal suo secondo mensile abbiamo un primo appunto di appoggio: questo è il primo test. Faremo, dopo il rialzo del prossimo mensile, un tentativo di minimo più profondo: l'andamento dei volumi in prossimità di esso saranno indice se ci sarà o meno e dunque se il 25 maggio è chiusura di intermedio o meno.
Ma è possibile sapere ora quante probabilità abbiamo di farlo?
Proviamo ad alzare lo sguardo.
Ciclo semestrale
[Derivato giugno. Tf daily. Ciclo semestrale]
E qui le cose cominciano a farsi più chiare. Rispetto al minimo di partenza di novembre 2010 i volumi di chiusura del 3° intermedio sono più alti. Anche qui valgono le considerazioni di cui sopra. Cq scesi siamo scesi e sul 25 mag i volumi sono più bassi. 1 test di chiusura anche per il semestrale.
Alziamo ulteriormente lo sguardo
[Derivato giugno. Tf daily. Ciclo annuale]
Volumi in cale sul minimo di chiusura del semestrale, ma alti sulla chiusura del 3° intermedio. Anche qui dal 25 maggio siamo in test di chiusura, ma al secondo. Rispetto alle considerazioni di cui sopra a riguardo dell'Ac, con la differenza che sul minimo di marzo è possibile la chiusura dell'annuale. Quindi dal 25 maggio siamo sul secondo test. Volumi più bassi xò. Ma sull'annuale si che faremo i 3 test.
E su questo ci ricolleghiamo al mensile: se i volumi saranno inferiori chiuso tutto e si riparte.
Rimane il biennale
[Derivato giugno. Tf daily. Ciclo biannuale]
qui abbiamo volumi più in chiusura dell'annuale a maggio 2010 rispetto alla partenza a marzo 2009. Non siamo scesi come avremo dovuto (ma nemmeno saliti visto che siamo con il max di ciclo fermi ad ottobre 2009 confermando quanto stiamo discorrendo sui volumi) ma di nuovo emergono i volumi di chiusura del terzo intermedio a marzo 2011.
Su quel minimo il test di quanti vogliono ancora scendere è andato in porto e si scende.
Dunque tenteremo di fare il minimo di chiusura. Va considerato che all'interno dell'economia di questa ipotesi ogni minimo è da considerarsi all'interno del suo ciclo di riferimento. Per cui il nuovo minimo dovrà essere sotto il suo ultimo minimo supposto di chiusura. Dunque, fermandoci al semestrale, il tentativo rimane ancora quello di andare verso i 19.000. I volumi ci diranno se è così o meno.
Questo è uno dei modi di considerare i volumi. Con Ciampa abbiamo discusso tanto su di essi e lui non li amava particolarmente perché le informazioni le abbiamo sempre dopo. Inoltre sui cicli piccoli per una borsa come la nostra sono troppo manipolabili (su questo punto è verissimo fino all'8gg; ma da quel ciclo in su lo è meno). Per questo più che le divergenze o la media volumi mi sembra molto utile lo schema di papà miglio per le inversioni di fine ciclo. Su questo una possibilità preddittiva c'è