19 luglio 2011
Il grafico di borsa è la sommatoria del pensiero dell'umanità.
Affermazione grossa questa. Eppure in esso si sommano speranze e desiderie di migliaia di singole persone. Si scontano le furbizie di pochi. Le miserie di molti. Adirittura di intere nazioni sembrerebbe.
In esso si fa il prezzo della vita.
Ecco xè Ciampa mi disse che era una "via". Possibile mi dissi? Cosa ha a che fare la borsa, il vil denaro, con il diamante splenedente del Dharma? Ma Gesù non se la prese proprio con il cordone della borsa che tanto rendeva spelonca una casa, ieri come oggi? Possibile mi chiesi?
Si, possibile. Possibile perché la borsa è fatta di persone.
Va meditata questa visione. A fondo.
Del resto non è vero che ogni errore fatto in borsa si paga immediatamente?
Pensiamo ad un rapporto con una donna: solo pochi fortunati si accorgano sul nascere della relazione che essa non è quella giusta. I più se ne accorgono sulle macerie del palazzo.
In borsa invece la cosa è immediata. Non sei andato a tempo? Non hai aspettato "la giusta attesa"? Troppo avidità? Troppa speranza? Il risultato è sempre quello: il conto! E a volte esso non è salato, è spietato!
Vanno di moda gli speculatori oggi! Ma se vivi nel mondo del desiderio, cosa mai vuoi sperare? Che esso ti porti continuo beneficio? Difficile.
Anche nella via spirituale giunge la randellata. Il Giuda se l'è data da solo. Alla stregua di quel comico recente che con una clava si martellava dove non batte il sole.
E anche al nostro amico arciere è successo lo stesso. Tralasciamo i fatti, ma difronte al perdurare dell'incapacità di colpire il bersaglio ha provato la furbata, ad imbrogliare il Maestro (quante volte cerchiamo questo con la borsa?):
"Il giorno dopo il signor Komachiya mi comunicò che il Maestro rifiutava di continuare a darmi lezione perché avevo cercato d'ingannarlo[...].
Se non mi avesse guarito la profonda umiliazione, l'avrebbe fatto il contegno del Maestro [...], disse soltanto molto semplicemente:
<<Lei vede che cosa vuol dire poter restare senza intenzione nello stato di massima tensione. Lei non riesce nemmeno a continuare a imparare senza chiedersi continuamente: ce la farò? Aspetti pazientemente quel che viene e come viene!>> [...]
Gli feci gentilmente osservare che eravamo già al quarto anno di corso [...]
<<La via alla Meta non si può misurare, che significano settimane, mesi, anni?>>
E così ricominciò da principio, come se ciò che avevo imparato fino allora non fosse servito a niente."
[Herrigel. Lo zen e il tiro con l'arco. Adelphi edizioni]
E allo stesso modo, con umiltà consci che il cammino per il gain è ancora lungo, ricominciamo da capo pure noi, convinti che quello che abbiamo imparato sui cicli e sulla borsa in generale va verificato giorno per giorno. Senza speranza e senza paura.
Nuovo minimo in arrivo? Gli indicatori parlano in questo senso.