credo che il future semplicemente anticipi lo stacco rispetto all'indice, che perde pari controvalore il giorno dello stacco. D'altra parte ha senso, dal momento che a scadenza del future il suo valore deve essere identico a quello dell'indice, o sbaglio?
Domanda per tutti

: cosa mettete su excel per controllare i cicli, il derivato o l'indice?
Cosa fate per compensare lo stacco dei dividendi? Come li gestite nel tempo (nel senso, quando passate da una scadenza di future a una successiva con 400 pt in meno, come vi comportate?
Fate una colonna apposita con calcolo -400? Fino a quando la portate avanti?)?
Grazie in anticipo!
Indifferente indice o future.
Per cicli superiori al 16gg si usa uno storico che viene aggiornato a fine seduta. Per cui i dati che si riportano sono in base alle scadenze.
Faccio un esempio: fino al 17 marzo i dati sono quelli del future scadenza marzo, poi cominciamo quelli con scadenza giugno. Il massimo riportato sui grafici con dicitura Daily fa riferimento al massimo del derivato scadenza marzo e non a quello con scadenza giugno (che era più basso di 400 punti). Questo vale anche con la dicitura tf 20 poiché si attinge allo storico.
Per cicli inferiori si fa riferimento ai dati attuali messi a disposizione.
Ovvero su un ciclo ad 8\4gg usiamo i dati della scadenza in atto.
Di conseguenza non possiamo parlare di "sfasamento".
Guardiamo queste due immagini
precedente scadenza (marzo 2011)
[Derivato scadenza marzo. Tf 20']
e attuale scadenza (giugno 2011)
[Derivato scadenza giugno. Tf 20']
L'andamento è pressoché uguale e la differenza è a carico dei prezzi. Gli indicatori non si sarebbero falsati. Li falsiamo se misceliamo sui cicli inferiori (stessa logica delle trend line in dipendenza del ciclo).
In sostanza è la stessa cosa che fanno le sim: miscelano fra le varie scadenze (per questo insisto con Sella, xè il nuovo fornitore non miscela correttamente...ma è un errore da poco) sui cicli superiori.
Per i ts usiamo una serie di 1000 dati su tf 20' e 10', all'incirca un arco temporale di 2 mesi e 1 mese rispettivamente (un pò meno per tf minori) con il metodo sopra esposto.
In alternativa si può usare l'indice, ma non tradandolo è meglio evitare troppe mescolanze. Poche cose, chiare e sempre presenti alla coscienza. Vi immaginate il 18 marzo trovarsi a 21.285 sull'indice e mettere un ordine in pre aperura long sul derivato a quel livello e poi ritrovarsi a 20.900 con la nuova scadenza? (Ovviamente non succederà mai xè si controllano le scadenza man mano che ci si avvicina alla data)