fimira65
Forumer storico
non so se è da attribuire all'ennesima chiusura fortemente negativa di shangai ma ...
il "sentiment diei" è stato fin dall'apertura
innegabilmente ribassista !!!
Le borse europee scendono in avvio dopo che le minute del Fomc hanno sfumato le attese di un imminente rialzo dei tassi Usa e dopo che la Banca centrale cinese ha fissato al rialzo la parità dello yuan, il cosiddetto "midpoint", portando la banda di oscillazione della moneta da 6,3963 a 6,3915. Inoltre la PBoC ha iniettato nella notte 120 miliardi di yuan (circa 17,76 miliardi di dollari) nel sistema finanziario nazionale tramite operazioni di rifinanziamento a 7 giorni. In compenso lo yuan ha perso terreno sul dollaro a quota 6,3937, poiché i mercati si aspettano ulteriori ribassi della valuta cinese e un mercato azionario sempre volatile.
Dai verbali della riunione di politica monetaria della Fed di 28 e 29 luglio emerge che i membri del board sono stati d'accordo sul fatto che l'economia stesse raggiungendo un punto in cui sarà necessario un rialzo dei tassi d'interesse, ma sono emerse le preoccupazioni sulla debole inflazione e la fiacca economia globale che determina rischi troppo grandi per scommettere su un decollo. Solo uno dei membri era già pronto a un rialzo dei tassi. I verbali suggeriscono che i policymaker non hanno fretta di effettuare una stretta monetaria. I tassi sono stati lasciati allo 0-0,25%, livello a cui furono portati nel dicembre del 2008.
Dopo l'approvazione dei parlamenti dei partner europei, il board del Meccanismo di stabilità europeo ha tenuto ieri una teleconferenza per approvare l'esborso della prima tranche di aiuti alla Grecia. Atene riceve 13 miliardi di euro, di cui 12 serviranno per pagare i debiti, incluso un precedente prestito ponte e i fondi dovuti alla Bce. Scade, infatti, oggi una rata da 3,2 miliardi.
Nei giorni scorsi alcuni membri del governo greco avevano parlato apertamente della possibilità di elezioni anticipate come conseguenza dell'approvazione del terzo accordo di salvataggio grazie ai voti dell'opposizione, vista la ribellione di una consistente pattuglia di Syriza. Ieri però un membro dell'esecutivo ha detto che Tsipras non ha ancora deciso quando andare a elezioni anticipate.
Il dollaro gioca in difesa dopo che le minute hanno sfumato le attese di un imminente rialzo dei tassi Usa. Al momento l'euro vale 1,1134 da una chiusura a 1,1117. Mentre continuano a scendere le quotazioni del petrolio in Asia, avvicinandosi alla soglia chiave dei 40 dollari al barile. A pesare è il rialzo a sorpresa delle scorte di magazzino Usa, con nuovi timori per l'economia globale. Il Wti cede 21 centesimi a 40,59 dollari al barile, dopo aver toccato il livello più basso da marzo 2009, mentre il Brent perde 28 centesimi a 46,88 dollari al barile.
Lo spread tra Btp e Bund si posiziona a quota 119 punti. Il rendimento è dell'1,79%.