options & derivatives rates n. 1/2014

STOXX

come potete vedere ... sta lavorando i prezzi sotto i MINIMI dei 5 giorni precedenti !!! ... il POC odierno è a 3.020 e finché non riagguanta quota 3.050 ... la prognosi resta riservata !!!

ci siamo ... l'equity sta rimbalzando ... lo STOXX tra poco potrebbe riagguantare quota 3.050 ... cmq., tutti gl'indici si sono allontanati sensibilmente dai MINIMI ... l'SP500 sembra aspirare a quota 2.090 che è il RIFERIMENTO !!! ... il movimento è corale e si accompagna ad un altrettanto corale ripiegamento dei titoli di stato verso i valori di chiusura di ieri !!!
 
ci siamo ... l'equity sta rimbalzando ... lo STOXX tra poco potrebbe riagguantare quota 3.050 ... cmq., tutti gl'indici si sono allontanati sensibilmente dai MINIMI ... l'SP500 sembra aspirare a quota 2.090 che è il RIFERIMENTO !!! ... il movimento è corale e si accompagna ad un altrettanto corale ripiegamento dei titoli di stato verso i valori di chiusura di ieri !!!

2.090 colpito ed affondato !!! ... dunque, chiuso il GAP col RIFERIMENTO !!! ... ma non si è accontentato di questo ... ed è andato ad attingere e superare il MASSIMO di ieri (2.094) !!! ... per oggi, dunque, archiviata la view ribassista !!!
 
2.090 colpito ed affondato !!! ... dunque, chiuso il GAP col RIFERIMENTO !!! ... ma non si è accontentato di questo ... ed è andato ad attingere e superare il MASSIMO di ieri (2.094) !!! ... per oggi, dunque, archiviata la view ribassista !!!

a questo punto, l'SP500 potrebbe puntare per stasera a quota 2.097 / 2.098 !!!
 
2.090 colpito ed affondato !!! ... dunque, chiuso il GAP col RIFERIMENTO !!! ... ma non si è accontentato di questo ... ed è andato ad attingere e superare il MASSIMO di ieri (2.094) !!! ... per oggi, dunque, archiviata la view ribassista !!!

eccola ... la chiusura del GAP col RIFERIMENTO !!! ... 1 dei classici dell'SP500 !!!

light.2016-04-28 18.38.21.jpg
 
dopo aver attinto quota 2.094,25, nelle ultime 2 ore di contrattazioni l'SP500 è precipitato nuovamente giù, mettendo a segno 1 NUOVO MINIMO INTRADAY a 2.065,25 !!!

WALL STREET, SELL OFF NEL FINALE - IL NASDAQ ANCORA ZAVORRATO DA APPLE

Chiusura in calo per la Borsa Usa. Il nulla di fatto della Banca del Giappone e le indecisioni della Federal Reserve, che pare avere perso la bussola e non avere la benché minima idea di cosa conviene fare, se riportare i tassi di interesse alla normalità o lasciarli bassi per altro tempo, tramortiscono i mercati azionari americani.

A pesare per il secondo giorno di fila e’ il settore tecnologico, a sua volta appesantito di nuovo da Apple: il titolo del produttore dell’iPhone ieri aveva perso il 6% sulla scia di una trimestrale con ricavi in calo per la prima volta da 13 anni; oggi amplia i cali (-3%) dopo che Carl Icahn ha detto di non avere piu’ una quota nell’azienda.
A cio’ si aggiunge il fatto che la prima lettura del Pil Usa del primo trimestre ha deluso le attese: il +0,5% registrato (contro stime per un +0,7%) e’ stato il passo di crescita piu’ lento da due anni a questa parte.
Le nuove richieste settimanali di sussidi
di disoccupazione sono salite di 9mila unita’ a 257mila, in linea alle attese.
Il tutto si verifica all’indomani della decisione della Federal Reserve di lasciare, come previsto, i tassi allo 0,25-0,50%. La banca centrale ha fatto capire di essere meno preoccupata dall’andamento degli sviluppi economici e finanziari globali, che continua a monitorare. Non ha inoltre mostrato segni di fretta nel volere alzare i tassi, ma aveva anticipato che l’economia Usa “sembra avere rallentato”.
La Borsa di Tokyo ha perso il 3,61% dopo che la banca centrale del Giappone ha lasciato invariate le sue politiche monetarie, deludendo le attese del mercato. La percentuale persa è la maggiore da inizio febbraio e ha scatenato gli acquisti di yen.
Sul valutario, il dollaro cede quasi tre punti percentuali nei confronti della divisa del Giappone e fa fatica a tenere il livello tecnico di 108 yen. Il governatore della banca centrale del Giappone, Haruhiko Kuroda, ha detto che la banca farà tutto il possibile per raggiungere l’obiettivo dell’inflazione del 2%.
Per il terzo giorno di fila, il petrolio ha chiuso in rally toccando nuovi massimi del 2016. Al Nymex il contratto a giugno e’ salito di 70 centesimi, l’1,5%, a quota 46,03 dollari al barile. Si tratta di un livello che non si vedeva dal 4 novembre scorso.
Un dollaro debole ha aiutato a sostenere le quotazioni del petrolio, ieri spinte al rialzo dai toni dovish della Federal Reserve. Dai minini toccati a meta’ febbraio intorno ai 26 dollari al barile, il greggio e’ salito del 77% circa. Soltanto ad aprile l’incremento e’ stato fino ad ora di quasi il 20%, il maggiore a livello mensile da un anno. Gli investitori sembrano disposti a ignorare il fatto che le scorte Usa siano a livelli record e che quelle mondiali eccedano la domanda.
I principali Paesi membri e non dell’Opec poi non hanno ancora trovato un accordo su un ipotetico congelamento della produzione, cosa di cui si discute dallo scorso febbraio. L’impressione e’ che le scorte globali inizieranno comunque a calare nella seconda meta’ dell’anno in corso.
 
DI NUOVO RISK OFF

gl'indici ieri in chiusura non sono riusciti a tenere il RIMBALZO e hanno chiuso sui MINIMI di giornata !!!

oggi è venerdì ed è l'ultima seduta della settimana e del mese !!!

fate voi !!!

toni:

continua la discesa dell'usd yen : poco fa lo yen si è ulteriormente rafforzato e ha rotto il minimo testato nella prima settimana di aprile (quando il nikkei era a 15500 e il dax 9500 ...) e ora quota intorno a 107.
La borsa giapponese è chiusa per una settimana, quindi non abbiamo una misura della reazione di questo ulteriore rafforzamento dello yen sulle azioni.
i ns indici, che avevano aperto allineati alla chiusura di ieri sera, hanno accelerato al ribasso. Unico che si salva per ora il ftmib, in attesa dell'approvazione della legge che dovrebbe sveltire la liquidazione dei NPL ... ma vedremo quanto dura questa primavera italiana.
 

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