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[FONT=arial,elvetica]Oro e argento. Volatilità a +100% [/FONT]
[FONT=arial,helvetica]Un altra settimana molto turbolenta per i metalli preziosi che hanno registrato records di volatilita`. Il noto andamento dei mercati ed il recente coinvolgimento dei governi centrali nel intento di regolare le attivita` bancarie non riescono ancora a riassicurare gli investitori che continuano a liquidare investimenti finanziari in favore di titoli a reddito fisso e metalli preziosi. La domanda fisica di oro ed argento continua ad essere molto elevata tanto che l'ETF GLD ha aggiunto 30 tonnelate questa settimana per un totale di 770 (dal 15 settembre, quando il DJI e` andato sotto quota 11.000, ad oggi GLD ha aggiunto 156 tonnelate o +25%).
Ma e` la volatilita` a tenere banco questa settimana, con l'indice GVZ che ha guadagnato il 100% dall'inizio di ottobre. Il prezzo del metallo giallo sale del 9% da lunedi` a mercoledi` per poi perdere quasi $100 dollari durante la seduta di venerdi`.
Infatti, a spingere il prezzo e` stata la domanda di options che questa settimana a lanciato le 'calls' per dicembre a $1.200; in aggiunta il raporto calls/puts e`, al momento, di 4/1 e quindi una chiara indicazione di un trend al rialzo.
A far precipitare il prezzo per oncia e' la solita crisi di liquidita` che vede gli investitori istituzionali incapaci di far fronte alle continue richieste di margine e quindi costretti a liquidare le proprie riserve di metalli preziosi.
Nei prossimi giorni, qualora i mercati finanziari continueranno a perdere, si potrebbe assistere ad un ulteriore ribasso del prezzo di oro ed argento.
Nel prossimo mese, al contrario, molti traders credono che le condizione favorevoli di domanda ed offerta, le elezioni presidenziali, nonche` la continua volatilita`, potrebbero far registrare un immediate rialzo di oro ed argento. Al momento l'offerta di queste commodity non e` capace a soddisfare la domanda tanto da mettere il prezzo spot in secondo piano rispetto al premio pagato per lingotti e monete.[/FONT]
[FONT=arial,helvetica]Un altra settimana molto turbolenta per i metalli preziosi che hanno registrato records di volatilita`. Il noto andamento dei mercati ed il recente coinvolgimento dei governi centrali nel intento di regolare le attivita` bancarie non riescono ancora a riassicurare gli investitori che continuano a liquidare investimenti finanziari in favore di titoli a reddito fisso e metalli preziosi. La domanda fisica di oro ed argento continua ad essere molto elevata tanto che l'ETF GLD ha aggiunto 30 tonnelate questa settimana per un totale di 770 (dal 15 settembre, quando il DJI e` andato sotto quota 11.000, ad oggi GLD ha aggiunto 156 tonnelate o +25%).
Ma e` la volatilita` a tenere banco questa settimana, con l'indice GVZ che ha guadagnato il 100% dall'inizio di ottobre. Il prezzo del metallo giallo sale del 9% da lunedi` a mercoledi` per poi perdere quasi $100 dollari durante la seduta di venerdi`.
Infatti, a spingere il prezzo e` stata la domanda di options che questa settimana a lanciato le 'calls' per dicembre a $1.200; in aggiunta il raporto calls/puts e`, al momento, di 4/1 e quindi una chiara indicazione di un trend al rialzo.
A far precipitare il prezzo per oncia e' la solita crisi di liquidita` che vede gli investitori istituzionali incapaci di far fronte alle continue richieste di margine e quindi costretti a liquidare le proprie riserve di metalli preziosi.
Nei prossimi giorni, qualora i mercati finanziari continueranno a perdere, si potrebbe assistere ad un ulteriore ribasso del prezzo di oro ed argento.
Nel prossimo mese, al contrario, molti traders credono che le condizione favorevoli di domanda ed offerta, le elezioni presidenziali, nonche` la continua volatilita`, potrebbero far registrare un immediate rialzo di oro ed argento. Al momento l'offerta di queste commodity non e` capace a soddisfare la domanda tanto da mettere il prezzo spot in secondo piano rispetto al premio pagato per lingotti e monete.[/FONT]