OT: Topic del cazzeggio

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Il Fatto Quotidiano
 
Incredibile, è finalmente successo. Sono d’accordo con Luigi Di Maio! L’evento è di ieri mattina, quando il ministro ha preso in mano la situazione: poiché il Paese soffre, bisogna che soffriamo un po’ anche noi parlamentari. Diamo un segnale, ha detto, tagliamoci lo stipendio. A dir la verità non sono poi così d’accordo. Voi preferireste un medico costoso che alleviasse la vostra sofferenza o un medico incapace di alleviarla, e dunque vi fa lo sconto? Però il ragionamento non affascina, sebbene sia piuttosto elementare, e allora va bene, mi arrendo e convengo: grazie Di Maio! Fammi lo sconto! In effetti la parcella, a fronte delle diagnosi e della cura, va un po’ ridiscussa. Di Maio, 28 settembre: «Se oggi abbiamo superato la crisi sanitaria…». Di Maio, 1 ottobre: «Oggi che l’Italia è rinata dopo la pandemia…». Di Maio, 3 ottobre: «Stanno salendo i contagi in tutta Europa, il sistema italiano sta funzionando». Di Maio, 4 ottobre: «I Paesi europei hanno livelli di contagio preoccupanti, l’Italia non abbassa la guardia». Di Maio, 5 ottobre: «Tanti Paesi hanno visto aumentare in maniera esponenziale il numero dei contagi e delle vittime. Il modello italiano è vincente». Di Maio, 7 ottobre: «In Italia il virus è presente, ma stiamo riuscendo a contenerlo». Di Maio, 25 ottobre: «Servono subito misure drastiche, non dobbiamo perdere nemmeno un giorno». Ecco, se tocca dare un segnale, diamolo, soprattutto davanti a siffatta perspicacia e lungimiranza. E siccome stavolta Di Maio mi ha davvero convinto, trasformo in ottima la buona idea: lo stipendio, anziché tagliarlo, toglierlo.
La Stampa/Mattia Feltri
 
semmai Pelè ma Maradona faceva sognare
Era unico nelle movenze e nel modo di calciare la palla; ma era già un calcio diverso (forse più bello) di oggi. Tuttavia considera che maradona si consacrò a livello mondiale quando venne a napoli; aveva 24 anni. Messi a 24 anni aveva già vinto più volte tutto quello che c'era da vincere. E questo che rende, a mio avviso, la pulce inarrivabile. In un calcio ben più stressante e violento.
 

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