OT: Topic del cazzeggio

Ci si potrebbe chiedere come fa a saperlo…

Così in un’intervista a Quotidiano Nazionale Eugenia Roccella, commentando le violenze di gruppo avvenute a Palermo e Caivano. “C’è una pornografia che è molto cambiata – aggiunge – ed è sempre più violenta e umiliante nei confronti delle donne”
Rocco le ha spiegato tutto.
 
E' morto Alberto Ginulfi, una carriera da portiere tra i pali della Roma, e poi di Verona e Fiorentina, a cavallo degli anni '70. A darne notizia i familiari. Ginulfi, classe '41, aveva problemi fisici legati all'eta'. Cresciuto nelle giovanili della Roma, gioco' in giallorosso esordendo nel '62 in prima squadra, dove rimase, tra panchina e posto da titolare conquistato nel 1970, fino al '75. Nel '72, il calcio di rigore parato a Pele' in un'amichevole col Santos all'Olimpico, con i complimenti finali ricevuti da O Rei.
 
E' morto Alberto Ginulfi, una carriera da portiere tra i pali della Roma, e poi di Verona e Fiorentina, a cavallo degli anni '70. A darne notizia i familiari. Ginulfi, classe '41, aveva problemi fisici legati all'eta'. Cresciuto nelle giovanili della Roma, gioco' in giallorosso esordendo nel '62 in prima squadra, dove rimase, tra panchina e posto da titolare conquistato nel 1970, fino al '75. Nel '72, il calcio di rigore parato a Pele' in un'amichevole col Santos all'Olimpico, con i complimenti finali ricevuti da O Rei.
Grande dolore,ricordi di bambino
Non sapevo che Alberto Ginulfi,forte portiere della Roma di 50 anni fa ,a me caro perché mi avevano regalato la foto con autografo che ancora conservo ,fu uno dei pochissimi che parò un rigore a Pelé ( a cui faccio gli auguri )
te lo sei ricordato?
 
Mi chiedo se non ci sia anche un fattore di emulazione in queste menti malate ,che non gli venga in mente di ripetere gli esempi che cosi spesso vengono pubblicizzati da tv e giornali
 



Aggiungiamo l'omicidio del ragazzo di napoli e lo strupro di gruppo di palermo.

Ma perchè si è arrivati a tutto questo? e che cosa dobbiamo attenderci d'altro?
 
Sicilia, prima metà degli anni 80, seconda guerra di mafia. Uno dei killer più sanguinari - forse il più sanguinario e brutale che la storia ricordi - di nome Pino Greco (inteso "scarpuzzedda"), giunto ad un incrocio a Palermo non rispetta una precedenza tagliando la strada ad un camionista il quale, povero diavolo, lo manda a quel paese col gesto tipico del braccio che tutti noi facciamo. Il Greco ferma l'auto nel mezzo dell'incrocio, scende, apre la porta del camion, sale e spara in testa al camionista lasciandolo morto penzolante dal finestrino. Tutto questo in pieno giorno, a viso scoperto e davanti a tutti. Scende, risale sull'auto, che era guidato da un suo compare, e se ne va.

Dobbiamo oggi anche noi, gente civile (o presunta tale) aspettarci questo da cittadini comuni?
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto