OT: Topic del cazzeggio

L'appello di Cacciari:


PREPARIAMOCI ALLE EUROPEE

La situazione dell’Italia si sta avvitando in una spirale distruttiva. L’alleanza di governo diffonde linguaggi e valori lontani dalla cultura — europea e occidentale — dell’Italia. Le politiche progettate sono lontane da qualsivoglia realismo e gravemente demagogiche. Nella mancanza di una seria opposizione, i linguaggi e le pratiche dei partiti di governo stanno configurando una sorta di pensiero unico, intriso di rancore e risentimento. Il popolo è contrapposto alla casta, con una apologia della Rete e della democrazia diretta che si risolve, come è sempre accaduto, nel potere incontrollato dei pochi, dei capi. L’ossessione per il problema dei migranti, ingigantito oltre ogni limite, gestito con inaccettabile disumanità, acuisce in modi drammatici una crisi dell’Unione europea che potrebbe essere senza ritorno.

L’Europa è sull’orlo di una drammatica disgregazione, alla quale l’Italia sta dando un pesante contributo, contrario ai suoi stessi interessi. Visegrad nel cuore del Mediterraneo: ogni uomo è un’isola, ed è ormai una drammatica prospettiva la fine della libera circolazione delle persone e la crisi del mercato comune. È diventata perciò urgentissima e indispensabile un’iniziativa che contribuisca a una discussione su questi nodi strategici. In Italia esiste ancora un ampio spettro di opinione pubblica, di interessi sociali, di aree culturali disponibile a discutere questi problemi e a prendere iniziative ormai necessarie. Perché ciò accada è indispensabile individuare, tempestivamente, nuovi strumenti in grado di ridare la parola ai cittadini che la crisi dei partiti e la virulenza del nuovo discorso pubblico ha confinato nella zona grigia del disincanto e della sfiducia, ammutolendoli. Per avviare questo lavoro — né semplice né breve — è indispensabile chiudere con il passato ed aprire nuove strade all’altezza della nuova situazione, con una netta ed evidente discontinuità: rovesciando l’ideologia della società liquida, ponendo al centro la necessità di una nuova strategia per l’Europa, denunciando il pericolo mortale per tutti i paesi di una deriva sovranista, che, in parte, è anche il risultato delle politiche europee fin qui condotte.

C’è una prossima scadenza, estremamente importante, che spinge a mettersi subito in cammino: sono ormai alle porte le elezioni europee. C’è il rischio che si formi il più vasto schieramento di destra dalla fine della Seconda guerra mondiale. La responsabilità di chi ha un’altra idea di Europa è assai grande. Non c’è un momento da perdere. Tutti coloro che intendono contribuire all’apertura di una discussione pubblica su questi temi, attraverso iniziative e confronti in tutte le sedi possibili, sono invitati ad aderire.
 
5534375-ksjf-u30108110109039oh-1224x916corriere-web-sezioni_304x232.jpg

In Norvegia il ministro xenofobo innamorato della rifugiata iraniana
«Un conto è la vita privata e un altro quella pubblica»
 
bentornato Cacciari, così lungo è stato quel suo peregrinare da stupirlo al ritorno dello stato dei tempi: un governo di immondi Proci! o che punto da un mortifero fuso si era perduto gli ultimi vent'anni della politica nostrana? eppure, rammento, non era assieme, forse financo suggeritore, a coloro che imbastendo sottili sofismi produssero il disastro attuale?
A sentire bene certi gorghecci cacciareschi si adopera la stessa metrica della deriva populista (deriva da cosa? e soprattutto verso cosa?) che vuole il cittadino migliore del suo rappresentante. Ma se non fosse così? Ma se i berlusconi, i prodi, il bomba e i divertenti giullari e saltimbanchi di corte che ci (vi) hanno allietano negli ultimi anni non esprimessero altro che l'essenza del popolo italiano? Chi l'ha detto che questo popolo merita di più e addirittura di meglio di un Salvini o di un Di Maio? Chi stabilisce il meglo o il peggio? Poi: destra rispetto a che cosa? ci si deve vergognarsi di essere a destra a qualcosa di indefinito, di amorfo? cacciari stesso è un'alternativa? Renzi, gentiloni e il gruppo di riferimento a quelli sono delle alternative?
 
Che strano usare un verbo coniugato alla prima plurale (noi non abbiamo più), quando si sa per sue stesse dichiarazioni che tutti i suoi titoli sono al di fuori dell'Italia e dall'euro e quindi non è più coinvolto a che cosa accadrà all'Italia.
Dovrebbe scrive voi non avete più la garanzia....
Magari ...siamo coinvolti lo stesso ,anche lui ,cosa succederebbe ai nostri investimenti esteri In caso di ritorno alla lira ( o al fiorino ) ?una bella patrimoniale ce li sforbicerebbe ,e poi vendite forzose causa controllo capitali etc...
 
Ultima modifica:
bentornato Cacciari, così lungo è stato quel suo peregrinare da stupirlo al ritorno dello stato dei tempi: un governo di immondi Proci! o che punto da un mortifero fuso si era perduto gli ultimi vent'anni della politica nostrana? eppure, rammento, non era assieme, forse financo suggeritore, a coloro che imbastendo sottili sofismi produssero il disastro attuale?
A sentire bene certi gorghecci cacciareschi si adopera la stessa metrica della deriva populista (deriva da cosa? e soprattutto verso cosa?) che vuole il cittadino migliore del suo rappresentante. Ma se non fosse così? Ma se i berlusconi, i prodi, il bomba e i divertenti giullari e saltimbanchi di corte che ci (vi) hanno allietano negli ultimi anni non esprimessero altro che l'essenza del popolo italiano? Chi l'ha detto che questo popolo merita di più e addirittura di meglio di un Salvini o di un Di Maio? Chi stabilisce il meglo o il peggio? Poi: destra rispetto a che cosa? ci si deve vergognarsi di essere a destra a qualcosa di indefinito, di amorfo? cacciari stesso è un'alternativa? Renzi, gentiloni e il gruppo di riferimento a quelli sono delle alternative?

Io non ho dubbi. Per il momento non è una dittatura, per cui i politici sono lo specchio del popolo che l'ha votato.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto