“Quella che ho faticosamente cercato di concludere è stata la mia ultima radiocronaca. Un grazie a tutti gli ascoltatori, mi mancheranno”. Era il 12 maggio 1996 e Sandro Ciotti chiese dieci secondi di tempo (e dieci esatti furono) ad Alfredo Provenzali che reggeva lo “studio” di
Tutto il calcio minuto per minuto, per congedarsi dalle radiocronache Rai con una frase asciutta, piena di modestia e rigore al termine di Cagliari-Parma. L’ultima partita di una carriera lunghissima. Non è stata una carriera qualunque quella di Sandro Ciotti, che ricordiamo in questi giorni perché il 4 novembre avrebbe compiuto 90 anni. Novanta come i minuti delle tante, tantissime partite di calcio raccontate al microfono, pare siano state oltre 2400, cui si affiancano 40 Festival di Sanremo, 14 Olimpiadi, 15 Giri d’Italia, 9 Tour de France. La musica oltre che lo sport sono stati il filo conduttore del suo racconto colto, ironico e magnetico. Una capacità di rapire l’ascoltatore, paradossalmente accresciuta da quella voce roca, subentrata a quella originale, a seguito di una radiocronaca fiume condotta sotto la pioggia alle
Olimpiadi messicane del 1968.
Sempre alle Olimpiadi, quelle romane del ’60, nella sua città, la prima radiocronaca: Danimarca-Argentina allo StadioFlaminio che finì 3-2, ma in quella edizione dei Giochi olimpici gli fu assegnata anche la finale di hockey su prato fra India e Pakistanal Velodromo olimpico (demolito nel 2008). Vinse il Pakistan 1-0 ma Ciotti, ancora non rauco e poco ferrato di hockey su prato, ironizzò sulla difficoltà di dover raccontare una partita in cui gli atleti dell’India avevano tutti Singh per cognome mentre fra i Pakistani il nome predominate era Abdul. Era già un Sandro Ciotti mordace e pronto ma dal ’68 in poi, la sua voce subì il mutamento che gli diede quel tratto unico, caratteristico e immediatamente riconoscibile per chi lo ascoltava. Una raucedine che è diventata il suo marchio di fabbrica, non certo smorzata dalla “cura” che si auto-prescriveva ogni giorno, 40 americane senza filtro.
Blog | Sandro Ciotti, 90 anni fa nasceva una voce indimenticabile - Il Fatto Quotidiano