OT: Topic del cazzeggio

Alla morte di Raffaele Cutolo, è di nuovo uscita la storia che Fabrizio De André si sarebbe ispirato al boss camorrista per la celebre canzone «Don Raffaè», scritta nel 1990 con Massimo Bubola e musicata con Mauro Pagani.
De André non ha mai confermato l’attinenza, ma di certo quella non era una tarantella «dedicata» al fondatore della Nuova Camorra Organizzata. Era un pretesto narrativo e musicale per denunciare la situazione critica delle carceri e l’impotenza dello Stato.
Nell’agosto del 1998, dopo aver cantato in un concerto «Don Raffaè», De André osò fare una constatazione: «Se nelle regioni meridionali non ci fossero la ’ndrangheta, la mafia, la camorra, queste espressioni di criminalità organizzata, probabilmente la disoccupazione sarebbe molto più alta». Era una evidente provocazione, ma la vasta schiera dei «professionisti dell’antimafia» si scagliò con rara violenza contro di lui.
«È un’affermazione che indigna chiunque abbia una coscienza civile», fu la frase più gentile. Dunque, Don Raffaè era Cutolo.
Avevano dimenticato, quelle guarnigioni a presidio della «sincerità democratica», che il verso più significativo ed eterno della canzone è questo: «Prima pagina, venti notizie/Ventuno ingiustizie e lo Stato che fa/Si costerna, s’indigna, s’impegna/Poi getta la spugna con gran dignità».
Corsera/Grasso
 
Petrobras: Bolsonaro affida incarico Ceo a generale, titolo crolla


Il colosso petrolifero brasiliano Petrobras ha perso quasi un quinto del suo valore di mercato, dopo che il presidente del paese Jair Bolsonaro ha nominato un generale dell'esercito alla guida della società, una mossa apparentemente mirata a controllare i prezzi del petrolio che ha innescato una crisi di fiducia da parte degli investitori.
Il piano di Bolsonaro di nominare Ceo della compagnia il generale Joaquim Silva e Luna - che in precedenza ha lavorato al suo fianco durante la dittatura militare - è stato un duro colpo per il produttore di petrolio. Negli ultimi anni, la società si è impegnata per riconquistare la fiducia degli investitori, vendendo miliardi di dollari di attività a seguito degli sperperi eccessivi delle precedenti amministrazioni che avevano quasi portato la società al fallimento.
"L'impetuosa decisione di Bolsonaro di sostituire l'amministratore delegato di Petrobras con un generale dell'esercito è una segnale che indica una svolta verso politiche populiste", ha commentato Ts Lombard, una società di ricerca sugli investimenti.
La nomina del generale Silva e Luna, annunciata dal presidente venerdì notte con un post su Facebook, è in attesa di approvazione del consiglio della società, che si riunirà in data odierna per discutere della questione.
Dalla seduta di venerdì, Petrobras ha perso quasi 20 miliardi di dollari di valore di mercato. Il prezzo delle sue azioni privilegiate è sceso da 27,33 reais, o 5 dollari, alla chiusura di venerdì a 21,45 reais, o 3,92 dollari, alla chiusura di lunedì. Si tratta della più grande contrazione del prezzo delle sue azioni dal 9 marzo dello scorso anno, quando i prezzi dell'oro nero sono crollati all'inizio della pandemia di coronavirus.

Dow Jones Newswires
February 23, 2021 02:55 ET (07:55 GMT)


:titanic: populisti uguali a tutte le latitudini
 
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Quanto visto la dice lunga sulla distanza delle italiane dai vertici assoluti del calcio europeo. Un bayer dimezzato domina la lazio. Poi se concedi un gol come il primo........
 
Oscar Wilde (1854-1900) amava stupire con geniali paradossi, ma la politica italiana riesce ad appassirli tutti trasformandoli in realtà. E quindi sì, è davvero la vita che imita l'arte piuttosto che il contrario, come dimostra il governo Draghi che cambia i nomi dei ministeri imitando 1984, il profetico romanzo di George Orwell. C'è qualcosa di ineffabile in un decreto legge che, invocando una "straordinaria necessità ed urgenza", senza por tempo in mezzo cambia il nome del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in "Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili", dove "sostenibili" al plurale non è un refuso ma un riferimento all'obiettivo di avere tutto sostenibile, anche le Infrastrutture in cemento armato, in attesa di averle pure resilienti.
Giocano con le parole, si divertono, esattamente come chiedeva Aldo Palazzeschi (E lasciatemi divertire!, 1910) grande poeta crepuscolare. E non è crepuscolare un governo che in un momento come questo si riunisce per cambiare il nome ai ministeri?
Nel settecentesimo anniversario della morte celebrano così, tradendone l'insegnamento, Dante Alighieri (1265-1321), grande linguista oltre che sommo poeta. "Nomina sunt consequentia rerum", scrive Dante, anche se non l'ha detto proprio lui, però neppure Topolino. Il poeta cita l'imperatore Giustiniano a supporto dell'ovvio e cioè "che li nomi seguitino le nominate cose". La sedia si chiama così perché è una sedia, ma non si può prendere un frigorifero e battezzarlo sedia sperando che gli crescano quattro gambe e la spalliera. A meno che non scenda in campo la politica italiana, l'unica entità pensante capace di crederci.
Inconsapevoli epigoni di Orwell
Se si chiamassero le cose per quello che sono, sul palazzone umbertino di Porta Pia ci sarebbe l'insegna "ministero del Cemento armato". Invece questi inconsapevoli epigoni di Orwell avverano la profezia che lo scrittore lasciò 70 anni fa per metterci in guardia dalla mostruosità dei nomi scelti per imbrogliare. Nello stato di Oceania, dove si celebrava regolarmente la Settimana dell'odio, c'erano quattro ministeri,"il Ministero della Verità, che si occupava dell’informazione, dei divertimenti, dell’istruzione e delle arti; il Ministero della Pace, che si occupava della guerra; il Ministero dell’Amore, che manteneva l’ordine e faceva rispettare la legge; il Ministero dell’Abbondanza, responsabile per gli affari economici".
Noi adesso abbiamo il ministero delle infrastrutture sostenibili che, nella peggiore delle ipotesi, assegna orwellianamente un profumo di progresso a nuove devastazioni dell'ambiente, nella migliore assegna una funzione benaugurante al gioco di parole. Se è un inganno, il precedente è quello di Benito Mussolini che ribattezzò il ministero delle Colonie in ministero dell'Africa italiana per far vedere che eravamo tutti una famiglia. Se è un augurio c'è da fare gli scongiuri: Silvio Berlusconi nel 2008 cambiò il ministero dell'Industria in ministero dello Sviluppo economico, e proprio da quell'anno lo sviluppo dell'economia italiana si è fermato.
L'aspetto più sconsolante è quello pratico. Il decreto legge ordina: «Le denominazioni “Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili” e “Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili” sostituiscono, a ogni effetto e ovunque presenti, rispettivamente, le denominazioni “Ministro delle infrastrutture e dei trasporti” e “Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”». Ovunque presenti? L'insegna sul palazzo non è un problema, c'è ancora scritto "Lavori Pubblici". Ma in mezzo alle urgenze del momento dovranno cambiare tutte le targhe sulle porte, la carta intestata, i timbri di tutti gli uffici in giro per l'Italia (motorizzazione civile e provveditorati alle opere pubbliche, tanto per dire), tutti i moduli che dovranno essere ristampati e le scritte sulle patenti, che non saranno più emesse dal Mit ma dal Mims.
Ci saranno riunioni, circolari e scambi di lettere, poi circolari interpretative. E liti che occuperanno per mesi i 7 mila dipendenti del ministero . Speriamo che serva a qualcosa. Speriamo che il ministro Enrico Giovannini dica al popolo quanti, dei circa 200 dirigenti del Mit,ora Mims, saranno cambiati a causa del nuovo nome che, se non ci stanno prendendo in giro, rivoluzionerà il ministero.
DOMANI/Meletti
 
Invece nello stupidario COVID rientra la necessità di dover provare il titolo di possesso della seconda casa prima del 14 gennaio 2021, bisogna partire con l’atto notarile :-o

Acquisto/affitto della seconda casa anteriore al 14 gennaio, come provarlo?
Per non rischiare la multa, serve provare che il titolo di acquisto o affitto della seconda casa fuori Regione sia avvenuto prima del 14 gennaio 2021, ovvero quando è entrato in vigore il decreto legge successivamente prorogato da Mario Draghi. Ii titoli di godimento successivi a tale data sono esclusi e quindi non validi. In caso di controllo da parte delle Forze dell’ordine, la prova può essere resa mediante qualsiasi titolo che riporti la data esatta, ad esempio la stipulazione di atto dal notaio, la registrazione di una scrittura privata o la stipulazione di una locazione. Ai sensi dell’articolo 2704 del Codice civile, la prova può essere fornita dimostrando una copia del titolo dove siano ben leggibili la data certa e il luogo. In alternativa, chi si sposta verso la seconda casa fuori Regione può compilare e consegnare a Polizia e Carabinieri il modulo di autocertificazione, la cui veridicità è oggetto di controlli successivi. Si ricorda che dichiarare informazioni non veritiere costituisce un reato e si rischiano fino a 6 anni di carcere.
 

L’ultimo goal
. Vittoria post mortem in Cassazione per Diego Armando Maradona: la Suprema Corte, con un verdetto pubblicato ieri pomeriggio e discusso in udienza a porte chiuse lo scorso 20 ottobre, ha stabilito che il bomber argentino - morto il 25 novembre 2020 - ha diritto al condono concesso al Napoli Calcio e convalidato dalla Commissione tributaria centrale di Napoli nel 2013. Grazie a questa decisione, si potrà chiudere la gran parte del contenzioso fiscale di Maradona.

A babbo morto.
 
Uno dei più grandi pesi medi della storia. L'avevo conosciuto quando viveva a Milano, sposato con una signora italiana. Ci volevano le mie due mani per stringere la sua.
 

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