Cren
Forumer storico
Secondo me dai troppo peso al processo decisionale e alla sua componente discrezionale: la tipologia di soggetto a cui mi riferisco ha giornate tutto sommato abbastanza meccaniche e standardizzate, senza profondi sforzi intellettivi, perché il grosso dell'investimento in termini di tempo e risorse è stato tutto fatto a monte....quella che hai descritto mi sembra la classica iconografia di chi affronta i mercati con la mentalita' del travet che aspetta il 27 del mese.
Chissà, forse anche per lo scalping più evoluto la cosa è (era?) così.
D'altronde mettere su un baraccone per fare arbitraggi non è (quasi) mai questione di testa: è questione di investimenti.
Questo perché mettere in competizione in modo efficace più sedi di esecuzione su molti prodotti coinvolgendo l'OTC:
1. comporta costi fissi importanti e costi variabili spesso molto molto elevati;
2. ha una scalabilità spesso piuttosto bassa legata ad una delle due gambe della posizione (e non è detto che quindi con i ricavi ci copri bene i costi);
3. ha dei rischi importanti in caso di problemi (tecnici e/o operativi) che è impossibile pensare di poter evitare per sempre;
4. dopo un po' di tempo sviluppa una concorrenza agguerrita.
2. ha una scalabilità spesso piuttosto bassa legata ad una delle due gambe della posizione (e non è detto che quindi con i ricavi ci copri bene i costi);
3. ha dei rischi importanti in caso di problemi (tecnici e/o operativi) che è impossibile pensare di poter evitare per sempre;
4. dopo un po' di tempo sviluppa una concorrenza agguerrita.
Il trading da +300% l'anno a basso rischio - per come lo conosco io - ha molto più i connotati di un'attività imprenditoriale in piena regola dove le barriere all'ingresso non sono le nostre personali capacità di analisi dei mercati, quanto investimenti tecnologici, costi, condizioni di negoziazione con i vari broker etc. etc. ...e, soprattutto, è molto molto poco scalabile (anzi, direi quasi per nulla, non fosse che conosco solo una limitata frazione di ciò che c'è in giro).
Ma, sopra ogni cosa, ciò che lo caratterizza è il problema che affligge qualsiasi attività di business "reale": non è che l'attività sia straordinariamente complessa e sofisticata, è farsi venire l'idea iniziale (ovvero scoprire l'inefficienza) che è raro e difficile.
Se tu invece ti riferisci al trader discrezionale che ha la sensibilità di un gestore di hedge fund e conosce un po' di "posti" dove "pescare" ciccia (qualche volta nella sezione obbligazionaria di FOL si legge qualcuno che se ne esce con qualche bella idea), quello è un altro discorso e questi potrebbe beneficiare da una diversificazione ben fatta... ma mi suona difficile pensare che questo soggetto non ci abbia già pensato a dovere.
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