massimo ceraldo
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Colgo l'occasione per fare gli auguri di buona Pasqua a tutti, belli e brutti![]()
Altrettanto

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Qualcuno ha letto il paper del caro Marcos Lopez de Prado per caso?
(che nome caliente)
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Qualcuno ha letto il paper del caro Marcos Lopez de Prado per caso?
(che nome caliente)
The Probability of Backtest Overfitting by David H. Bailey, Jonathan M. Borwein, Marcos Lopez de Prado, Qiji Jim Zhu :: SSRN
Gli ho dato una lettura oggi:
Assumendo che l'abbia capito, e' interessante ma mi sembrerebbe avere qualche limitazione molto...limitante
, cioe' il sapere il numero di prove fatte e anche avere i risultati di queste prove. Anche se uno non fa prove, e' possibilissimo (e anche piu' facile) fare overfitting con conoscenze pregresse/sentite da altre fonti.
Niente in contrario al fatto che ci siano limitazioni (dato l'argomento non so se puo' esserci una soluzione definitiva), ma la dicitura "Probability of Backtesting Overfitting" sembra un po'... vittima di overfitting![]()
Sì, ho letto quello e gli altri paper sul tema di lopez et al.: concordo, il tentativo di misurare l'overfitting è abbastanza debole e fumoso.
...Ho fatto qualche test su 5 anni di SPY eod ed è aggiacciante notare che bastano qualche decina di strategie random con rendimenti attesi zero, per averne una con sharpe di tutto rispetto.
Almeno uno sa che valore può avere tutta quella paccottiglia scritta sui vari blog americani, dove si analizzano cose tipo halloween effect, january effect e, recentemente, l'effetto pasqua...
.... non ho alcuna difficoltà ad ammettere che avevate ragione tu e l'ottimo "Give me leverage" (per chi vuol rivedere tutto, il thread è "Die Schrödingers Post-Katze") .
E se ci fosse stato bisogno di conferma, la nuova recentissima discussione su Monty Hall(nel forum dei geni econometrici che più geni non si può....
).... basta ed avanza per spazzare via qualunque ragionevole dubbio...
![]()
Una probabilità è un passaggio al limite,
su pochi casi non funziona,
devo ricorrere ad una distribuzione binomiale o ad una correzione di varianza campionaria.
Quindi se abbiamo una monetina con P(testa) = 0.66, lei sarebbe contento (o quanto meno indifferente) di fare una singola giocata di 100euro con me puntando (lei) su croce?
Forse la considerazione che sto per fare risultera' banale (o peggio... è fondamentale tener presente che nei mercati finanziari la componente di rumore del segnale, oltre ad essere strutturalmente stocastica, è assolutamente preponderante, ...
Sì, ho letto quello e gli altri paper sul tema di lopez et al.: concordo, il tentativo di misurare l'overfitting è abbastanza debole e fumoso.
Secondo me l'importanza del maffia-team non è tanto nei tentativi di misura o, peggio, nei possibili rimedi (il k-fold cross validation è noto da anni) ma nell'aver posto l'accento sul problema e sulle sue implicazioni 'economiche'.
Questa mattina SSRN è in manutenzione, ma se l'idea è quella di misurare l'overfitting, direi che la si può già commentare a priori.
In passato, credo sul fol, qualche astrologo, francamente non ricordo chi, forse paolino, cercò di misurare l'overfitting (magari ora ci apriranno un altro thread appositamente).
Provai a spiegare già allora, utilizzando nomi e teoremi altisonanti, che ciò non era matematicamente/logicamente possibile. Ovviamente inutilmente.
Forse il solito semplicissimo ragionamento per assurdo dovrebbe poter togliere qualche dubbio: se fossi in grado di misurare l'errore (il rumore) che ottengo in una misura, allora sarei anche in grado di correggerlo, ovvero di non commetterlo affatto.
Qualora invece mi volessi accontentare di ottenere un intervallo di incertezza, è fondamentale tener presente che nei mercati finanziari la componente di rumore del segnale, oltre ad essere strutturalmente stocastica, è assolutamente preponderante, e quindi l'intervallo di incertezza risulterebbe tanto grande quanto inutile.
Detto in altri termini, se non siamo in grado di filtrare "significativamente" il rumore, non possiamo certo "significativamente" misurarlo.
P.S. E' fondamentale inoltre il concetto che il rumore non è comunque misurabile dallo stesso strumento che lo commette, ma per ora tralasciamo questo "piccolo particolare"![]()
...Secondo me ... l’errore ... nasce dal confondere il momento in cui calcolo la probabilità dal momento –SUCCESSIVO - in cui la applico ad un nuovo caso concreto (ovviamente simile in tutto e per tutto ai casi usati per il calcolo)...
Ma una volta che la probabilità è attribuita – in qualunque modo (e nei giochi di azzardo non occorre scomodare la concezione frequentista, basta ragionare sulla definizione classica di Fermat e Pascal…) – ESSA si applica ANCHE al singolo tentativo
Di conseguenza, la seconda parte della frase “su pochi casi non funziona” se non riferita alla fase di CALCOLO, ma alla successiva fase di APPLICAZIONE ad un nuovo caso concreto (ed ovviamente simile in tutto e per tutto ai casi usati per il calcolo), è SBAGLIATA, e basta la semplice osservazione di Andrew per rendersene conto
Forse la considerazione che sto per fare risultera' banale (o peggio). A mio parere, la componente di rumore del segnale, diminuisce all'aumentare della frequenza di campionamento considerata. In pratica, un grafico a barre mensili puo' essere considerato meno "rumoroso" di un grafico a barre da 5 minuti.
E questo perche' maggiore e' il time frame preso in considerazione, e maggiore e' la probabilita' che un determinato movimento sia in qualche modo legato ad una tendenza di carattere "fondamentale" di fondo. (In qualche modo potrebbe essere una delle giustificazioni dell'effetto momentum.)
Che ne pensi?
Personalmente, non mi convince tanto questo tuo ragionamento per assurdo.
Il discorso sul misurare l'errore, se lo stai facendo in generale e non in riferimento specifico ai mercati, penserei sia chiaro non possa valere. Imparare da trial and error e' pratica comune in tutte le nostre vite, magari se intendi un filosofico (e quantistico e non so quanto utile) determinare esattamente la "misura" di qualcosa mi vedi d'accordo, ma abbiamo comunque un ampio spazio di miglioramento che puo' portare a stime soddisfacenti (che e' quello che interessa a noi alla fine da un punto di vista pratico)
Beh ma se noi operiamo sui mercati, e' necessariamente perche' crediamo di poter filtrare significantmente il rumore in un modo o nell'altro (implicitamente o esplicitamente, formalmente o per semplice logica).
Sul "misurare significativemente", dipende cosa intendi - data la natura dell'oggetto, direi direttamente che il verbo "misurare" non calza proprio, al massimo userei "stimare" e ci cospargerei sopra un pizzico di "statisticamente", ma solo dopo aver macinato del "in certe situazioni"
Ma per fortuna a noi non serve farlo![]()