Cip1 ha scritto:
L'ultimo quote non esiste!
Purtroppo non ho la fortuna di essere sufficientemente chiaro, per cui dò probabilmente l'impressione di dire cose che neanche mi sogno.
Provo a fare un ultimo tentativo di chiarimento, per evitare di tediare il thread con le mie "giustificazioni" o spiegazioni
Ti cito:
"chiariamo una cosa
non metto in discussione che occorra partire da un'analisi della volatilità per qualunque tipo di operazione, in modo particolare opzioni e dopo se mai solo dopo passare ad un'analisi del mercato in senso statico (tg supp e res ecc.), dissento dall'affermare che basti una formuletta per entrare in quel mercato o semplicemente uscirne...se mi fossi mai attenuta alla lettera alle quotazioni della Black and Shoes sarei rimasta fuori mercato (perdere il treno) o non sarei riuscita ad uscirne ..e questo magari solo per una decina di tick o giu di li... inoltre se di una cosa hai bisogno, la paghi sul book, se hai urgenza di coprirti, ti copri.. se é il momento di uscire, esci, anche se il book non prezza propriamemte la Black and shoes.... "
Rispondo:
Mai detto che con una formuletta entro sul mercato. Ribadisco che con l'ausilio di strumenti di valutazione del prezzo dell'opzione, ne valuto la convenienza, fermo restando che, come giustamente affermi, se ritieni che l'operazione sia giusta, allora entir e paghi il prezzo di mercato che, almeno nei mercati USA, se è sopravvalutato secondo B&S, magari lo è per una fondata ragione di business (take over, earnings, etc.)
Ancora:
la VI poi è solo un'ipotesi.. nutro poi seri dubbi che partendo dalla volatilità storica si possa predire la volatilità futura, la volatilità non é ciclica per quano in molti si sforzino di dimostrarlo...
Ri-rispondo
La VI è una componente di un modello di valutazione, discutibile come tutti i modelli, per carità, ma ci hanno vinto un Nobel e, quel che è più importante, credimi, lo usano le banche d'affari....
Circa la c iclicità, te l'ho già detto,c oncordo con te, non è ciclica, ma è sicuramente una misura che, se opportunamente interpretata (max e min assoluti e relativi) aiuta ad interepretare il mercato.
Circa la prevedibilità dalla storica, assolutamente d'accordo.... se non son stato chiaro in altri post, quello che io trovo utile è confrontare la storica e i percentili delle VI recenti con la VI attuale, alla luce del punto ricordato in partenza che la VI non è ciclica in quanto il suo andamento non è legato a frame temporali definiti, ma è cmq soggetta a picchi e gole, ossia non resta in alto o in basso indefinitamente.
Altro punto:
non conosco il mercato americano, non so se vi siano anche li "istituzionali" ufficialmente incaricati per garantire l'operatività, certamente sarà un mercato molto piu liquido del nostro (d'altronde ci vuol poco...) ma quand'anche non vi fossero MM (o il nostro equivalente), data la grande mole di denaro che vi gira.. vi saranno senz'altro grandi operatori che in virtu dell'enorme massa di denaro che muovono (anche sul sottostante) fungono da MM, per quanto magari, non ufficialmente incaricati..
Mio punto di vista:
é una notazione interessante: in un prox post proverò a sintetizzare il funzionamento del mercato usa, ma quello che conta è che sulle issue più liquide gli spread bid ask sono accettabili e il prezzo segue abbastanza allineato a quello dettato dai modelli matemtici, al punto che, ove se ne discosti, si possono aprire spazi per vari tipi di operatività, ma questo è un altro film...
Finally:
inoltre mi spieghi come mai certi strike OTM, sono ben lontani dal quotare le formulette Black?
Se ho capito bene quello che intendi, beh il problema è che sugli strike otm ci sono smile o skew di volatilità. Dal mio punto di vista e considerato che in qualsiasi formla il prezzo "corretto" dell'opzione dipende dai parametri che inserisci, questi strike hanno prezzi, fatti -supponiamo da un MM con qualsivoglia strumento, al limite anche il lancio della monetina o ambarabàcicicoco', ma che, tramite i modelli di valorizzazione (B&S, o quello che vuoi) inglobano una certa VI, alta, bassa, quella che preferisci.
A quel punto subentra la nosta valutazione, se riteniamo che quel prezzo sia conveniente in relazione ad una strategia, lunga o corta, che vogliamo mettere in piedi, procediamo.
Il punto è sempre quello: la VI non ti dice "compra" o stai lontano dal mercato o altro... ti dà un altro pezzo di informazione.... a te usarlo o ignorarlo.