Un mondo a parte
Politica
11.03.2007
tratto da
http://www.beppegrillo.it/magazine/archivio/lasettimana2007-03-12.pdf
illustrazione da jimconte.com
Esistono persone come me, come voi,
che vivono in un mondo a parte. Un
mondo parallelo dove i desideri si
avverano. Una realtà di fiaba dove si va
in pensione dopo due anni e pochi mesi,
i Pacs ci sono già, si viaggia gratis, si
percepisce uno stipendio da favola. Un
mondo in cui i pregiudicati sono ben
voluti e numerosi. In percentuale tale da
superare i quartieri più malfamati d’Italia.
In cui un corruttore di giudici può fumare
il suo sigaro e rilassarsi a spese nostre.
Un posto ideale con macchine blu e
portaborse. Chi ha la fortuna di viverci
vuole condividere con noi la sua felicità.
E lo fa tutti i giorni nelle trasmissioni
televisive, radiofoniche, sui giornali. Non
importa ciò che dice, ma che lo possa
dire.
Un luogo dell’Ideale, della democrazia
compiuta con persone elette dai
segretari di partito. Un cerchio del
Paradiso con pregiudicati, avvocati,
giornalisti, dipendenti dello psiconano,
sindacalisti e funzionari di partito. Non
rappresenta gli italiani, ma il Sogno
italiano sì. Quella aspirazione alla
ricchezza e al potere senza meriti, senza
intelligenza, senza onestà che è nei
nostri geni. Questo mondo è un
incantesimo figlio della legge elettorale e
dei media.
Lo scorso anno ho proposto di limitare a
due i mandati elettorali, di non candidare
pregiudicati, di permettere al cittadino di
votare una persona e non un partito.
Proposte che avvicinano la politica alla
realtà. Che permettono un ricambio del
sangue in Parlamento. Adesso non ci
credo più. Non penso che sia possibile
scalfire questa classe, l’unica vera
classe in Italia, con referendum o
proposte di legge. Una corporazione
autoreferenziale che non vuole perdere
nessuno dei suoi privilegi. L’unica
possibilità è isolarla, svuotarla di
significato, prendendo il controllo delle
realtà locali. Un passo alla volta.
Sostituendo i partiti con i movimenti e le
liste civiche. Nel tempo, quel mondo a
parte comincerà a svanire e ne rimarrà
solo l’involucro. Le persone che lo
popolano ci appariranno come in realtà
sono. Dei dipendenti infedeli e, quasi
sempre, incapaci. RESET!