A proposito di libri sulla cardiologia, la mia terzogenita preferita ha comprato il seguente regalo di compleanno alla mia moglie preferita."Chika"
(M. ALBOM - Sperling e Kupfer ed)
Non scrivo recensioni su questo libro: una storia vera talmente triste da non riuscire a sostenerla.
Libro di culto all’epoca"Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta"
(R. M. Pirsig - Adelphi)
Una decina di anni fa, un incantevole uomo, conosciuto da poco, ma col quale fin da subito c'è stato feeling, mi ha regalato questo libro con l'aria di uno che stava condividendo con me qualcosa di specialissimo che, tra l altro, mi avrebbe raccontato qualcosa di sé , visto che per lui rappresentava un cult.
Non so spiegare il motivo ma pensai che quel libro non "mi ispirava", il titolo mi traeva in inganno, non ero particolarmente attratta dai libri "on the road" e c'entro come i cavoli a merenda con le motociclette ma tutto il contesto in cui mi era giunto tra le mani, l'affetto per il mio amico e una strana intuizione mi fecero riporre il libro in libreria, pensando: "mi chiamerà"
E così, dopo due lustri, mi ha chiamata e ho scoperto che la manutenzione della motocicletta e lo stesso viaggio di padre e figlio narrati non sono che un espediente per un altro viaggio.
Un viaggio nella profondità della mente umana.
Coltissimo, certamente non per tutti, le riflessioni sul senso della vita, sui principi fondamentali del bene e del male, sulla filosofia antica e moderna, sulla cultura classica e i meccanismi della conoscenza sono veramente complessi, densi.
Portano tutti al racconto autobiografico dell'esperienza di vita dell'autore, all'accesso al mondo della lucida follia con le sue ombre.
Un climax ascendente di tensione che culmina con l'idea dell'ineluttabilita della sofferenza, dell'inquietudine dell'essere umano, della ricerca perenne di quella che l'autore chiama "Qualità", ma anche della possibilità, sempre, di tenere viva la Speranza.
Voglio bene al mio amico. E con troppo ritardo mi rendo conto del grande attestato di stima che mi ha fatto con questo regalo.
Vedi l'allegato 713816
Sembra venda un sacco. Forse è ciò che l'italiano medio vuole sentirsi dire.Ho letto il famigerato libro del generale Vannacci.
"Il mondo al contrario"
Penso che prima di criticare qualcosa, occorra conoscerla.
È un libro lungo ma si legge in pochissimo tempo perché non necessita di nessuno sforzo intellettuale.
Si resta male perché l'autore, che conosce bene i luoghi dove i diritti umani non sono rispettati, avendo fatto parte di missioni in Afghanistan, ad esempio, invece che scrivere di questi temi, dell'odio che scatena le guerre e i soprusi, produce un lungo sfogo, rivendicando proprio il diritto di odiare. Proprio letteralmente.
Il problema del generale è che ha fottutamente paura.
Paura che le ccdd minoranze (lui, privilegiato per sesso, cultura, colore della pelle, ruolo ecc ecc) possano voler spartire il privilegio con lui
Teme di essere detronizzato e che le ccdd minoranze lo trattino proprio come lui e quelli come lui le hanno sempre trattate.
Così scrive una sbrodolata, un lungo (troppo) sfogo cui manca solo un "Signora mia, che tempi!".
Scrive troppo, malissimo, rosicando. Si capisce che cerca di contenersi e di condire tutto col buonsenso ma a volte la sua rosicata biliosa non può fare a meno di emergere ed è proprio lì che si ride.
Quando gli cade la maschera lagnosa ed esce il suo vero io di uomo spaventato. Molto spaventato.
Dalla modernità, soprattutto.
Sarà la crisi di mezza età.
Bocciato.
Non saprei proprioSembra venda un sacco. Forse è ciò che l'italiano medio vuole sentirsi dire.
Ciascuno è libero di scrivere ciò che vuole.
Io mi chiedo un'altra cosa: perché scatenare questa polemica proprio adesso?