Parliamo di libri

"Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte"
(M. Haddon - Einaudi)

Christopher ha 15 anni e la sindrome di Asperger. Questo lo porta a ragionare e a vedere il mondo in modo tutto suo.
Noi lettori entriamo, attraverso questo straordinario romanzo, nella sua testa e vediamo con i suoi occhi.
E capiamo come possa essere difficile per lui e per gli altri incontrarsi, ma diventiamo anche più ricchi e consapevoli.
Il romanzo sorprende tanto per la capacità dell'autore di scrivere con la voce e gli occhi di Christopher, quanto per la trama non scontata e per la forma e la ricchezza narrativa
Più un romanzo di formazione che un giallo. Per rispondere al mistero del cane della vicina trovato ucciso, Christopher affronterà "il mondo fuori dal suo", cosa per lui molto difficile e sarà costretto "a crescere".
Consigliato.

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"Come i bambini sotto il lenzuolo"
(Francesco Cannadoro)

Francesco Cannadoro è il papà di Tommi, un bambino con una grave disabilità. Prima di questo romanzo ha già scritto 3 libri autobiografici.
Questo, invece, ha un protagonista, Federico, al quale l'autore non fa neanche uno sconto e ce lo dipinge in tutta la sua umanissima inadeguatezza, pochezza e codardia di fronte ad una vita difficile e piena di sacrificio da cui Federico, come un bambino sotto il lenzuolo, si nasconde e fugge.
È, quella di Federico, una umanità vibrante, toccante, concreta, tangibile. La si vive, la si sente, la si "tribula" con lui.
I personaggi, ben tratteggiati e ben resi, traboccano di forza narrativa.
È un romanzo che commuove, che parla di errori, gravi inadempienze, colpe, di tragedie umane che, se vissute davvero, potrebbero portare a disastri e ulteriori fallimenti in una catena distruttiva senza scampo.
Ma, senza retoriche "petalose", quanto irreali, Cannadoro e il suo Federico scelgono la responsabilità e, sulle macerie della meschinità passata del protagonista, lasciano crescere il bene, diventando costruttori.
Sorprendente.
Leggetelo, regalatelo.

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Franco Cardini, Marina Montesano , Donne sacre.

Sacerdotesse e maghe, mistiche e seduttrici, il Mulino, Bologna 2023.

"Un libro inconsueto e potente, un incontro con figure femminili fuori dal comune. Una storia che non può mai finire. Rien que la femme.
Donne-dee, sacerdotesse, mistiche; guaritrici, veggenti, donne fatate e donne fatali; figlie del Sole e della Luna, e infine una bambina di Nazareth che diventa la Vergine Madre di Dio.

Che cosa si cela dietro queste figure femminili umane e divine, sospese tra mito e storia, passato e futuro, Oriente e Occidente? Hanno provato a spiegarcelo in tanti, da Omero a Ovidio, da Dante a Goethe a Freud. Il mistero, scaturito da una grotta preistorica e da una figurina di pietra dai grossi seni alta pochi centimetri, arriva a madre Teresa di Calcutta e alle «divine» del Novecento, di cui forse Greta Garbo ed Evita Perón rappresentano il fascino che sfiora i limiti dell’umano.

È tempo di andare al cuore di questo grande archetipo, che nella cultura moderna continua a conservare i tratti che gli hanno prestato Botticelli e Raffaello. In queste pagine le donne parlano con Dio, con i demoni, con i morti.

Il Sacro femminile come pietra di inciampo che segna tutta la nostra storia".


https://www.mulino.it/isbn/9788815387578
 
"Cambiare l'acqua ai fiori"
(V. Perrin - edizioni e/o)

Osannatissimo dal passaparola dei lettori, ops, lettrici (gli uomini leggono pochissimo e si negano per lo più , da veri idioti, le autrici) questo lungo romanzo, mi ha un po' delusa.
Non so bene perché. Forse perché troppo spezzettato nella narrazione e quindi dispersivo? Forse per la prosa che non ha nulla di notevole? Accenna atmosfere, ma non le dipinge, non le crea. Le emozioni in chi legge non esplodono mai, resta una vaga malinconia che non evolve mai in niente di "più" (non diventa tristezza, non diventa angoscia, non diventa commozione) e che accompagna tutta la lettura.
Non posso dire sia brutto. La protagonista, Violette, una bella, solitaria e strana donna che fa la guardiana al cimitero, cresciuta senza affetti, perde la sua unica, amatissima figlioletta in circostanze non chiarite.
La ricerca della verità e lo svolgersi della vita di Violette si dipanano capitolo dopo capitolo, intrecciandosi, secondo me anche senza reale necessità, con altre vite, in continui salti nel tempo che non aiutano la lettura.
Il finale sorprende, è inatteso e, tutto sommato, vale la lettura.
 

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