Peggio di così....

nic.73

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"Financial", quanti dubbi su Prodi
Editoriale: pessisismo su nuovo governo

L'autorevole quotidiano economico Financial Times esprime dubbi e perplessità sull'eventuale governo a guida Romano Prodi. Wolfgang Munchau, condirettore ed editorialista di punta del giornale, ha scritto che "la risicata vittoria della coalizione di centro-sinistra guidata da Romano Prodi costituisce il peggior esito immaginabile in termini di possibilita' dell'Italia di rimanere nell'eurozona oltre il 2015".



"Prevedo che gli investitori internazionali inizino ad assumere scommesse speculative sulla partecipazione italiana all'euro entro la durata di un governo Prodi", continua nel suo articolo Munchau. Non certo per i dubbi di Prodi nei confronti della moneta unica, visto che il Professore, viene puntualizzato, è uno dei politici più europeisti oltre che ex presidente della Commissione Ue. "Queste -viene puntualizzato- sono scommesse sulle circostanze economiche che potrebbero obbligare un governo a prendere decisioni che sono inimmaginabili fino al momento in cui diventano inevitabili".

"Tutti sappiamo - sottolinea Munchau in chiusura - che l'economia italiana si trova in profonde difficolta'. Ma e' importante ricordare che i problemi italiani sono differenti da quelli della Francia e della Germania. Molte economie continentali sono afflitte da bassa crescita e alta disoccupazione. Anche l'Italia soffre di un basso livello di crescita anche se la sua creazione di posti di lavoro e' stata rilevante. Ma il problema dell'Italia e' quello di non essere pronta a una vita nell'Unione monetaria".

da:

http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo305645.shtml


e comunque c'è da ricordare che:

Irregolarità anche in Emilia-Romagna e Lombardia
e non soltanto nelle schede contestate e nei conteggi
Calderoli a Prodi: “Non dire
gatto, se non ce l’hai nel sacco''
Alla coalizione delle sinistre, a sentire il coordinatore nazionale della
Lega Nord ed ex ministro per le Riforme istituzionali, sono stati
attribuiti illegalmente i 45.580 voti di una "lista patacca" anti-leghista
che si è presentata in una sola circoscrizione in Lombardia e non è
quindi aggregabile ad una coalizione nazionale. Senza questi voti, la
vittoria andrebbe a Berlusconi con uno scarto di oltre 20 mila voti.

di Gaetano Saglimbeni

''Non dire gatto, se non ce l'hai nel sacco”, dice il senatore Roberto Calderoli, coordinatore nazionale della Lega Nord ed ex ministro per le Riforme istituzionali. “La vittoria di Prodi è tutt'altro che scontata, anzi si sta liquefacendo come neve al sole. Non sono tanto le schede contestate ad incidere sul risultato quanto i conteggi, le irregolarità nella compilazione dei verbali e nella loro trascrizione: irregolarità che, laddove si sono volute cercare (e se ne sono trovate su tutto il territorio nazionale), appaiono di una gravità enorme, assolutamente insanabile".
“Voglio citare soltanto un caso”, spiega l’ex ministro, “quello della Emilia-Romagna rossa. Dall'esame dei verbali di seggio delle prime 200 sezioni sottoposte a verifica risulta che devono essere assegnati alla Casa delle Libertà altri 1.100 voti. E poiché le sezioni sono in tutto 4.600, non mi sembra sia una follia ipotizzare che, con un trend del genere, tornerebbero alla Casa delle Libertà circa 25.600 voti, che basterebbero ad annullare da soli (indipendentemente da quello che sta avvenendo in altre regioni) la vittoria di Prodi. Ne riparleremo quando le verifiche saranno riprese, martedì".
Ma il caso forse più clamoroso (che preoccupa seriamente Prodi, Fassino e compagni) è quello che il coordinatore nazionale della Lega Nord ha sollevato in Lombardia. “Nei voti attribuiti alla coalizione Prodi", ha rivelato l’ex ministro Calderoli (e cioè colui che ha firmato la nuova legge elettorale), "sono stati conteggiati illegalmente 45.580 voti conquistati da una 'lista-patacca' anti-leghista che si e' presentata in una sola circoscrizione, Lombardia 2, e non è quindi aggregabile ad una coalizione nazionale ai fini della attribuzione del premio di maggioranza”.
Dice l’art. 12 della nuova legge elettorale: “L’Ufficio centrale nazionale determina la cifra elettorale di ciascuna lista. Tale cifra è data dalla somma delle cifre elettorali circoscrizionali conseguite nelle singole circoscrizioni dalle liste aventi il medesimo contrassegno”. E’ il caso della lista Movimento per l’autonomia di Raffaele Lombardo che ha adottato in Sicilia ed in altre regioni d’Italia il simbolo della Lega Nord ed ha potuto inserire la sua cifra elettorale nella cifra elettorale nazionale della coalizione di centrodestra. Non è il caso della lista Lega Alleanza Lombarda che, presentatasi soltanto nella circoscrizione di Varese, non aveva e non ha per legge alcun diritto ad inserire i suoi 45.580 voti nella cifra elettorale nazionale della Unione delle sinistre. “La legge”, ricorda l’ex ministro che ne curò la stesura, “prevede l’ipotesi del conteggio della singola circoscrizione solo nelle Regioni ove esiste la tutela delle minoranze linguistiche, come la Valle d’Aosta e il Trentino Alto Adige”
E dunque, considerando che il vantaggio ufficioso delle sinistre-Ulivo alla Camera è di circa 25 mila voti, sottraendo quelli ottenuti dalla lista Alleanza Lombarda, la coalizione di Berlusconi verrebbe ad essere in vantaggio di 20 mila voti. E questo, indipendentemente dall’esito delle verifiche in corso sulle schede in contestazione e sui conteggi, che, come si è visto, riguarda l’intero territorio nazionale, dalle Alpi alla Sicilia. Fin troppo chiaro l’impegno delle due coalizioni: in base alla legge vigente, è sufficiente un voto in più per vedersi attribuito il premio di maggioranza alla Camera, calcolato sui 50 deputati.
Una partita che è ancora tutta da giocare, quindi. E francamente non si capisce la fretta del prof. Prodi nel volere anticipare a qualsiasi costo (anche con la inqualificabile pressione degli insulti sul piano personale) il “riconoscimento ufficiale” della sua presunta vittoria da parte di Berlusconi, senza neppure aspettare il completamento delle verifiche previste dalle leggi sia per le schede in contestazione ed i verbali, compilati spesso con molte lacune dai vari seggi elettorali, che per le aggregazioni dei vari partiti nelle coalizioni.
Pienamente giustificati, bisogna dire, gli appelli dei leader della Casa delle libertà per una verifica scrupolosa, completa e assolutamente trasparente, che dia legittimazione assoluta alla coalizione vincente ed elimini qualsiasi sospetto o motivo di recriminazione in quella perdente. Tutto alla luce del sole, insomma. La democrazia ha le sue regole ed il candidato premier in pectore Romano Prodi non può non chiederne l'applicazione più scrupolosa, in difesa delle istituzioni e dei diritti di tutti i cittadini, compresi quelli che al Senato hanno dato il 50,02 dei consensi a Berlusconi ed alla Casa delle libertà. I numeri hanno un valore, in democrazia. O no?
Diverso (ed ancora più inquietante) il discorso sul caso di Alleanza Lombarda. Qui non si tratta di verificare schede e conteggi in contestazione e nessuno mette in discussione la libertà che la Costituzione italiana concede ai cittadini di presentare le liste che vogliono. Si tratta soltanto di stabilire, indipendentemente da quello che la legge prescrive (in maniera fin troppo chiara, per gli esperti della Casa delle libertà), se non sia estremamente umiliante per il capo di una coalizione tentare di vincere le elezioni con il trucco (e l’inganno agli elettori) di una “lista patacca”. E su questo dovrà meditare a lungo il prof. Prodi, insieme ai leader della “illuminata” sinistra italiana. Per quel che può valere il mio giudizio, non ho dubbi: vincere con l’inganno di una “lista-patacca” sarebbe solo una vergogna.
Gaetano Saglimbeni
www.gaetanosaglimbenitaormina.it
 
sembra interessante.

ecco il nodo della questione.

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Lega per l'autonomia - Alleanza Lombarda -
Partito politico regionale italiano
Fondazione 2001

Leader Elidio De Paoli

Coalizione L'Unione

Ideologia politica regionalismo, autonomismo

Partito europeo nessuno

In Parlamento 1 senatore

Organo ufficiale nessuno

Sito internet

Lega per l'autonomia - Alleanza Lombarda - Lega Pensionati è un movimento politico regionalista italiano, attivo nella regione Lombardia.

Alle elezioni politiche del 2001, il movimento è riuscito ad eleggere un componente del Senato della Repubblica, conquistando il 5,4% delle preferenze nella circoscrizione lombarda ed eleggendo un senatore, Elidio De Paoli (che aderisce al gruppo misto e alla componente LAL - Lega Alleanza Lombarda), col sistema proporzionale nel collegio numero 32 di Albino (BG). Ha anche eletto un consigliere provinciale a Brescia ed uno a Bergamo.

Alle elezioni europee del 2004 ha partecipato ad un cartello con altri movimenti autonomisti ed indipendentisti come Liga Fronte Veneto, Partito Sardo d'Azione, Union für Südtirol, Libertà Emiliana - Alleanza Libera Emiliana, Fronte Giuliano, raccogliendo lo 0,5% di voti a livello nazionale e l'1,5% in Lombardia.



Elezioni politiche del 2006: il patto con l'Unione
Alle elezioni politiche del 2006 il partito si presenta come alleato dell'Unione in entrambe le Camere. E' presente solo in Lombardia al Senato e in Lombardia 2 (Brescia, Bergamo, Lecco, Como, Varese, Sondrio) alla Camera.

Al Senato in Lombardia la lista ottiene 90.943 voti pari all'1,5% che non sono sufficienti per superare lo sbarramento regionale del 3% e quindi non elegge nessun senatore. Alla Camera nella circoscrizione Lombardia 2 ottiene 44.580 voti pari all'1,6% a livello circoscrizionale (con una punta del 2% in provincia di Bergamo). Questi voti a livello nazionale si sono sommati ai voti della coalizione di centrosinistra guidata da Romano Prodi risultando determinanti per la vittoria. Tuttavia l'esponente della Lega Nord Roberto Calderoli il 15 aprile 2006 ha contestato la liceità di sommare i voti della lista al centrosinistra affermando che la legge elettorale proporzionale in un suo articolo lasciava intendere (pur senza esplicitarlo) che una lista per concorrere al successo della coalizione doveva presentarsi in almeno due circoscrizioni.

Il partito non è da confondersi con una lista omonima creata nel 1992 da Angela Bossi: "Alleanza Lombarda" che faceva da contraltare alla Lega Nord del fratello Umberto Bossi
 
Legge 21 dicembre 2005, n. 270

" Modifiche alle norme per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica "
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30 dicembre 2005 - Supplemento ordinario n. 213

riguarda la camera................

11. L’articolo 77 del decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957 è sostituito dal seguente:
«Art. 77. – 1. L’Ufficio centrale circoscrizionale, compiute le operazioni di cui all’articolo 76, facendosi assistere, ove lo ritenga opportuno, da uno o più esperti scelti dal presidente:
1) determina la cifra elettorale circoscrizionale di ogni lista. Tale cifra è data dalla somma dei voti conseguiti dalla lista stessa nelle singole sezioni elettorali della circoscrizione;

2) comunica all’Ufficio centrale nazionale, a mezzo di estratto del verbale, la cifra elettorale circoscrizionale di ciascuna lista nonchè, ai fini di cui all’articolo 83, comma 1, numero 3), il totale dei voti validi della circoscrizione».

12. L’articolo 83 del decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957 è sostituito dal seguente:
«Art. 83. – 1. L’Ufficio centrale nazionale, ricevuti gli estratti dei verbali da tutti gli Uffici centrali circoscrizionali, facendosi assistere, ove lo ritenga opportuno, da uno o più esperti scelti dal presidente:
1) determina la cifra elettorale nazionale di ciascuna lista. Tale cifra è data dalla somma delle cifre elettorali circoscrizionali conseguite nelle singole circoscrizioni dalle liste aventi il medesimo contrassegno;

2) determina poi la cifra elettorale nazionale di ciascuna coalizione di liste collegate, data dalla somma delle cifre elettorali nazionali di tutte le liste che compongono la coalizione stessa, nonchè la cifra elettorale nazionale delle liste non collegate ed individua quindi la coalizione di liste o la lista non collegata che ha ottenuto il maggior numero di voti validi espressi;
3) individua quindi:

a) le coalizioni di liste che abbiano conseguito sul piano nazionale almeno il 10 per cento dei voti validi espressi e che contengano almeno una lista collegata che abbia conseguito sul piano nazionale almeno il 2 per cento dei voti validi espressi ovvero una lista collegata rappresentativa di minoranze linguistiche riconosciute, presentata esclusivamente in una delle circoscrizioni comprese in regioni il cui statuto speciale prevede una particolare tutela di tali minoranze linguistiche, che abbia conseguito almeno il 20 per cento dei voti validi espressi nella circoscrizione;

b) le singole liste non collegate che abbiano conseguito sul piano nazionale almeno il 4 per cento dei voti validi espressi e le singole liste non collegate rappresentative di minoranze linguistiche riconosciute, presentate esclusivamente in una delle circoscrizioni comprese in regioni il cui statuto speciale prevede una particolare tutela di tali minoranze linguistiche, che abbiano conseguito almeno il 20 per cento dei voti validi espressi nella circoscrizione, nonchè le liste delle coalizioni che non hanno superato la percentuale di cui alla lettera a) ma che abbiano conseguito sul piano nazionale almeno il 4 per cento dei voti validi espressi ovvero che siano rappresentative di minoranze linguistiche riconosciute, presentate esclusivamente in una delle circoscrizioni comprese in regioni il cui statuto speciale prevede una particolare tutela di tali minoranze linguistiche, che abbiano conseguito almeno il 20 per cento dei voti validi espressi nella circoscrizione;

4) tra le coalizioni di liste di cui al numero 3), lettera a), e le liste di cui al numero 3), lettera b), procede al riparto dei seggi in base alla cifra elettorale nazionale di ciascuna di esse. A tale fine divide il totale delle cifre elettorali nazionali di ciascuna coalizione di liste o singola lista di cui al numero 3) per il numero dei seggi da attribuire, ottenendo così il quoziente elettorale nazionale. Nell’effettuare tale divisione non tiene conto dell’eventuale parte frazionaria del quoziente. Divide poi la cifra elettorale nazionale di ciascuna coalizione di liste o singola lista per tale quoziente. La parte intera del quoziente così ottenuta rappresenta il numero dei seggi da assegnare a ciascuna coalizione di liste o singola lista. I seggi che rimangono ancora da attribuire sono rispettivamente assegnati alle coalizioni di liste o singole liste per le quali queste ultime divisioni hanno dato i maggiori resti e, in caso di parità di resti, a quelle che abbiano conseguito la maggiore cifra elettorale nazionale; a parità di quest’ultima si procede a sorteggio;


non trovo traccia della tesi di calderoli.

Calderoli (nella tesi che gli attribuiscono) sosterrebbe che solo una lista che si presenta in 2 circoscrizioni può essere validata.
 
nic.73 ha scritto:
"Financial", quanti dubbi su Prodi
Editoriale: pessisismo su nuovo governo

L'autorevole quotidiano economico Financial Times esprime dubbi e perplessità sull'eventuale governo a guida Romano Prodi. Wolfgang Munchau, condirettore ed editorialista di punta del giornale, ha scritto che "la risicata vittoria della coalizione di centro-sinistra guidata da Romano Prodi costituisce il peggior esito immaginabile in termini di possibilita' dell'Italia di rimanere nell'eurozona oltre il 2015".



"Prevedo che gli investitori internazionali inizino ad assumere scommesse speculative sulla partecipazione italiana all'euro entro la durata di un governo Prodi", continua nel suo articolo Munchau. Non certo per i dubbi di Prodi nei confronti della moneta unica, visto che il Professore, viene puntualizzato, è uno dei politici più europeisti oltre che ex presidente della Commissione Ue. "Queste -viene puntualizzato- sono scommesse sulle circostanze economiche che potrebbero obbligare un governo a prendere decisioni che sono inimmaginabili fino al momento in cui diventano inevitabili".

"Tutti sappiamo - sottolinea Munchau in chiusura - che l'economia italiana si trova in profonde difficolta'. Ma e' importante ricordare che i problemi italiani sono differenti da quelli della Francia e della Germania. Molte economie continentali sono afflitte da bassa crescita e alta disoccupazione. Anche l'Italia soffre di un basso livello di crescita anche se la sua creazione di posti di lavoro e' stata rilevante. Ma il problema dell'Italia e' quello di non essere pronta a una vita nell'Unione monetaria".


c'erano dubbi ? :rolleyes:

il conto alla rovescia è iniziato e la caduta sarà difficile :(

vorrei sapere a quale santo ci appelleremo oppure quali palle racconteranno i politici come spiegazione :rolleyes: il solito ping pong , tanto molti attori odierni non ci saranno + quindi le mani sano già lavate............. :down:
Ma ci pensate con un debito come il nostro avere un credit rating speculativo :eek: :eek: o la gente non se ne rende conto di cosa vuol dire tutto ciò tradotto in "sostanza " reale oppure qui siam tutti matti :help: :help:


RAPIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII n' dove emigri tu :-?
 
no, no, non le ho, e non mi riferivo ad opportunità mobiliari ma ad immobili... se un paio di cose mi vanno nel verso giusto avrò finalmente la possibilità di andare :)
 
Da parte mia sarò felice dei tuoi successi........
E' difficile operare all'est ?
Cosa mi dici di Eurotech......è di udine, ha fatto un contratto col governo cinese per la nanotechnology,
axa detiene il 4% fidelity il 2%,

Ho appena sentito il tg4

parlava di un intervento della cassazione sui voti di alleanza lombarda...

da rotondi altre critiche su come la lista............
 

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