Amleto
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(ANSA) - MILANO, 1 OTT - La Finanziaria incassa un primo, importante via libera delle parti sociali, a partire da quello della maggiore organizzazione sindacale del Paese, la Cgil, il cui segretario generale Guglielmo Epifani fa sapere di trovare "condivisibile" la redistribuzione del reddito attuata dalla manovra e che tali interventi vengono considerati "il cuore, il senso politico" del provvedimento. E dai sindacati arriva anche un primo giudizio positivo della Cisl, con il segretario generale Raffaele Bonanni che dice di ritrovare nella Finanziaria "le linee essenziali di equità da noi richieste".
Epifani si è detto "''colpito" soprattutto dalle "reazione del centrodestra, dai toni e dall'arroganza delle parole" sollevate dalla Finanziaria. Così la stilettata del leader della Cgil alla Casa delle Libertà non si è fatta attendere: "Tutto è legittimo, meno dimenticarsi di quello che hanno fatto e come hanno lasciato il Paese. Non è solo ingeneroso, ma scorretto pensare che gli altri possano fare, dai guai che hai lasciato - ha detto -. Perché se lasci senza finanziamenti la scuola, le ferrovie, le poste, il mezzogiorno, la ricerca universitaria, gli ammortizzatori sociali, le strade, le università, i porti e gli aeroporti, il contratto pubblico, la condizione dei pensionati delle famiglie" peggiora.
L' intervento di Epifani sulla Finanziaria è parso scaldare ancor più, se possibile, gli animi dei quadri e degli iscritti alla Cgil riuniti al teatro Arcimboldi di Milano per il Centenario dell'organizzazione sindacale. Così, il discorso di Epifani, che chiudeva i festeggiamenti per il compleanno della Cgil, ha raccolto una salva di applausi, con tanto di standing ovation cui hanno preso parte anche un presidente del Consiglio, Romano Prodi, visibilmente soddisfatto, e i diversi ministri presenti all'appuntamento.
"Lunedì esamineremo il testo della proposta", ha precisato comunque Epifani chiedendo al Governo di non abbandonare la lotta all'evasione fiscale, in modo che non resti "la giusta iniziativa di un giorno". "Chi evade le tasse non è un tartassato - ha detto -, il vero tartassato è colui che le paga". Pronta la risposta di Prodi: "Se non si pone fine all'evasione fiscale - ha detto - non ci può essere una convivenza civile nel Paese".
Dalla Cisl, Bonanni ha precisato che con questa manovra, "non hanno vinto i sindacati ma i lavoratori che erano in difficoltà e che negli ultimi anni hanno sopportato molte e molte ingiustizie". Maggior cautela sul Tfr, sul quale il segretario della Cisl si è riservato di "capire bene cosa è successo". Il Governo, ha ricordato, "aveva promesso di dare la possibilità di spostare i tempi in avanti e, se così non fosse, faremo sentire la nostra voce".
Quindi questi gruppi, senza alcuna reale reappresentatività se non le proprie dichiarazioni, non solo condizionano il governo ma giungono persino ad affermare la bontà di una manovra rispetto alla quale sottolineano "lunedì esamineremo il testo della proposta". E allora tutta questa gioia da che cosa è determinata? Dalla pura invidia e dalla volontà di essere in grado con i compagni al governo che condividono la medesima ideologia di danneggiare una parte della collettività, quella più produttiva.
Max Weber è intramontabile: l'ideologia di sinistra è sostanzialmente fondata sull'invidia di chi non essendo in grado di intraprendere un percorso professionale autonomo deve ottenere un reddito rivendicando attraverso il feticcio dell'equità sociale una ricchezza che non è stato in grado di creare con le proprie capacità.
Ma non dovrebbero essere, secondo le loro parole, i discepoli di questa ideologia comunista la parte più avanzata e culturalmente progredita di una comunità?
Perchè allora hanno bisogno sempre di rivolgersi alla quota di lavoratori autonomi, di imprenditori e di professionisti per reperire le risorse? Non dovrebbero essere in grado di produrle da se medesimi?
E perchè dato che gli evasori fiscali sono sempre gli elettori dell'altra compagine e gli elettori e i seguaci dell'ideologia comunista sono leali cittadini per natura, perchè non si procede alla eliminazione della ritenuta alla fonte e si permette a tutti i lavoratori di presentare una dichiarazione dei propri redditi?
Saluti
Epifani si è detto "''colpito" soprattutto dalle "reazione del centrodestra, dai toni e dall'arroganza delle parole" sollevate dalla Finanziaria. Così la stilettata del leader della Cgil alla Casa delle Libertà non si è fatta attendere: "Tutto è legittimo, meno dimenticarsi di quello che hanno fatto e come hanno lasciato il Paese. Non è solo ingeneroso, ma scorretto pensare che gli altri possano fare, dai guai che hai lasciato - ha detto -. Perché se lasci senza finanziamenti la scuola, le ferrovie, le poste, il mezzogiorno, la ricerca universitaria, gli ammortizzatori sociali, le strade, le università, i porti e gli aeroporti, il contratto pubblico, la condizione dei pensionati delle famiglie" peggiora.
L' intervento di Epifani sulla Finanziaria è parso scaldare ancor più, se possibile, gli animi dei quadri e degli iscritti alla Cgil riuniti al teatro Arcimboldi di Milano per il Centenario dell'organizzazione sindacale. Così, il discorso di Epifani, che chiudeva i festeggiamenti per il compleanno della Cgil, ha raccolto una salva di applausi, con tanto di standing ovation cui hanno preso parte anche un presidente del Consiglio, Romano Prodi, visibilmente soddisfatto, e i diversi ministri presenti all'appuntamento.
"Lunedì esamineremo il testo della proposta", ha precisato comunque Epifani chiedendo al Governo di non abbandonare la lotta all'evasione fiscale, in modo che non resti "la giusta iniziativa di un giorno". "Chi evade le tasse non è un tartassato - ha detto -, il vero tartassato è colui che le paga". Pronta la risposta di Prodi: "Se non si pone fine all'evasione fiscale - ha detto - non ci può essere una convivenza civile nel Paese".
Dalla Cisl, Bonanni ha precisato che con questa manovra, "non hanno vinto i sindacati ma i lavoratori che erano in difficoltà e che negli ultimi anni hanno sopportato molte e molte ingiustizie". Maggior cautela sul Tfr, sul quale il segretario della Cisl si è riservato di "capire bene cosa è successo". Il Governo, ha ricordato, "aveva promesso di dare la possibilità di spostare i tempi in avanti e, se così non fosse, faremo sentire la nostra voce".
Quindi questi gruppi, senza alcuna reale reappresentatività se non le proprie dichiarazioni, non solo condizionano il governo ma giungono persino ad affermare la bontà di una manovra rispetto alla quale sottolineano "lunedì esamineremo il testo della proposta". E allora tutta questa gioia da che cosa è determinata? Dalla pura invidia e dalla volontà di essere in grado con i compagni al governo che condividono la medesima ideologia di danneggiare una parte della collettività, quella più produttiva.
Max Weber è intramontabile: l'ideologia di sinistra è sostanzialmente fondata sull'invidia di chi non essendo in grado di intraprendere un percorso professionale autonomo deve ottenere un reddito rivendicando attraverso il feticcio dell'equità sociale una ricchezza che non è stato in grado di creare con le proprie capacità.
Ma non dovrebbero essere, secondo le loro parole, i discepoli di questa ideologia comunista la parte più avanzata e culturalmente progredita di una comunità?
Perchè allora hanno bisogno sempre di rivolgersi alla quota di lavoratori autonomi, di imprenditori e di professionisti per reperire le risorse? Non dovrebbero essere in grado di produrle da se medesimi?
E perchè dato che gli evasori fiscali sono sempre gli elettori dell'altra compagine e gli elettori e i seguaci dell'ideologia comunista sono leali cittadini per natura, perchè non si procede alla eliminazione della ritenuta alla fonte e si permette a tutti i lavoratori di presentare una dichiarazione dei propri redditi?
Saluti