Verm & Solitair
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L'esistenza del pensiero occulto è ben nota, in quanto a nessun essere vivente è allo stato possibile comprendere l'altrui pensiero, se questo non sia espresso.
Poichè l'unico pensiero altrui comprensibile è quello espresso, ciascuno di noi è portato a rendere l'altrui espressione in termini di continuità o non continuità con il proprio pensiero (anche se non espresso). Ciascuno di noi vive nell'aspettativa che l'altrui pensiero sia continuo rispetto al proprio pensiero (anche occulto).
La differenza tra pensiero espresso e pensiero occulto di ciascuno rappresenta una riserva (non una riserva mentale, ma una riserva in senso tecnico).
Infatti, per raggiungere una conclusione, ciascuno esprime le argomentazioni del proprio pensiero occulto più convincenti, trascurando quelle residuali (anche per timore di essere attaccati sulle argomentazioni più deboli). Di conseguenza, il surplus del pensiero occulto sul pensiero espresso può rappresentare un'eccedenza irrilevante, ma talvolta viene espressa in un secondo momento, e quindi al riserva da occulta passa ad essere espressa e perde questa sua natura intrinseca.
Una volta espressa, la riserva di pensiero non può nuovamente essere passata a occulta, pertanto la formazione dell'espressione è in un'unica direzione. Tuttavia, le riserve di pensiero occulto possono dare luogo ad altri pensieri, che se fossero stati subito espressi non avrebbero consentito questa ulteriore formazione.
Si tratta di primi appunti, dopo cena e prima di ricominciare a lavorare.
Poichè l'unico pensiero altrui comprensibile è quello espresso, ciascuno di noi è portato a rendere l'altrui espressione in termini di continuità o non continuità con il proprio pensiero (anche se non espresso). Ciascuno di noi vive nell'aspettativa che l'altrui pensiero sia continuo rispetto al proprio pensiero (anche occulto).
La differenza tra pensiero espresso e pensiero occulto di ciascuno rappresenta una riserva (non una riserva mentale, ma una riserva in senso tecnico).
Infatti, per raggiungere una conclusione, ciascuno esprime le argomentazioni del proprio pensiero occulto più convincenti, trascurando quelle residuali (anche per timore di essere attaccati sulle argomentazioni più deboli). Di conseguenza, il surplus del pensiero occulto sul pensiero espresso può rappresentare un'eccedenza irrilevante, ma talvolta viene espressa in un secondo momento, e quindi al riserva da occulta passa ad essere espressa e perde questa sua natura intrinseca.
Una volta espressa, la riserva di pensiero non può nuovamente essere passata a occulta, pertanto la formazione dell'espressione è in un'unica direzione. Tuttavia, le riserve di pensiero occulto possono dare luogo ad altri pensieri, che se fossero stati subito espressi non avrebbero consentito questa ulteriore formazione.
Si tratta di primi appunti, dopo cena e prima di ricominciare a lavorare.