rikirix
Raddrizzatore di banane
La sensazione è che le circostanze abbiano creato quello che la letteratura scientifica definisce come "groupthink". Ormai lo si vede ovunque, in tv, nella politica, nei forum e spesso, purtroppo, anche chiacchierando con gli amici. Ma cos'è il groupthink? Ecco la definizione di wikipedia:
"Il groupthink si manifesta quando un gruppo omogeneo e altamente coeso è così impegnato a preservare l'unanimità da non valutare le possibili opzioni e alternative. I membri del groupthink vedono se stessi come parte di un in-group che opera contro un altro gruppo (out-group) che si oppone ai loro scopi.
Si può dire che un gruppo è affetto da groupthink se:
-sopravvaluta la propria invulnerabilità o il livello del proprio atteggiamento morale;
-razionalizza collettivamente le decisioni che assume;
-demonizza o valuta con stereotipi i gruppi esterni e i loro leader;
-ha una cultura ispirata dall'uniformità, in cui gli individui censurano sé stessi o gli altri, in modo da salvaguardare l'apparenza esteriore di unanimità del gruppo;
-annovera membri che si assumono la responsabilità di proteggere il leader, nascondendogli alcune informazioni da essi possedute, o detenute da altri membri del gruppo"
Paro paro quanto vedo accadere intorno a me e che qualcuno definiva anche come la miseria psicologica della massa. In questo senso vi suggerisco questa veloce lettura: “La miseria psicologica della massa”. Conformità sociale e Pensiero di Gruppo
Nella cornice attuale, quella del covid, tutto ciò acquisisce una nitidezza senza precedenti dove è chiarissimo che un gruppo non fa altro che denigrare, a tutti i livelli, quanto affermato da chi la pensa diversamente, senza nemmeno porsi (ovviamente) il quesito del "e se sbagliamo noi?"; il Mossad in questo senso aveva formulato la "legge del decimo uomo".....ma oggi il decimo uomo, anche se addetto ai lavori o che fino a poco prima era considerato un'eccellenza, viene denigrato e fatto passare per un matto. E generalmente fatto tacere. Ed ognuno usa gli strumenti che può, e così il politico azzarda affermazioni gravi che non gli spettano (Draghi: ti ammali e muori), i media usando una propaganda e delle accuse senza fine, e pian piano scendendo fino ai social networks con le loro censure e perfino i forum, dove la gente fatica a ragionare fuori dal proprio schema o dal loro "in-group" forse per paura di essere esclusi o messi sotto accusa.
Opinioni?
PS: a scanso di equivoci, prima che qualcuno intervenga polemizzando,il ragionamento vale in tutti i sensi.
"Il groupthink si manifesta quando un gruppo omogeneo e altamente coeso è così impegnato a preservare l'unanimità da non valutare le possibili opzioni e alternative. I membri del groupthink vedono se stessi come parte di un in-group che opera contro un altro gruppo (out-group) che si oppone ai loro scopi.
Si può dire che un gruppo è affetto da groupthink se:
-sopravvaluta la propria invulnerabilità o il livello del proprio atteggiamento morale;
-razionalizza collettivamente le decisioni che assume;
-demonizza o valuta con stereotipi i gruppi esterni e i loro leader;
-ha una cultura ispirata dall'uniformità, in cui gli individui censurano sé stessi o gli altri, in modo da salvaguardare l'apparenza esteriore di unanimità del gruppo;
-annovera membri che si assumono la responsabilità di proteggere il leader, nascondendogli alcune informazioni da essi possedute, o detenute da altri membri del gruppo"
Paro paro quanto vedo accadere intorno a me e che qualcuno definiva anche come la miseria psicologica della massa. In questo senso vi suggerisco questa veloce lettura: “La miseria psicologica della massa”. Conformità sociale e Pensiero di Gruppo
Nella cornice attuale, quella del covid, tutto ciò acquisisce una nitidezza senza precedenti dove è chiarissimo che un gruppo non fa altro che denigrare, a tutti i livelli, quanto affermato da chi la pensa diversamente, senza nemmeno porsi (ovviamente) il quesito del "e se sbagliamo noi?"; il Mossad in questo senso aveva formulato la "legge del decimo uomo".....ma oggi il decimo uomo, anche se addetto ai lavori o che fino a poco prima era considerato un'eccellenza, viene denigrato e fatto passare per un matto. E generalmente fatto tacere. Ed ognuno usa gli strumenti che può, e così il politico azzarda affermazioni gravi che non gli spettano (Draghi: ti ammali e muori), i media usando una propaganda e delle accuse senza fine, e pian piano scendendo fino ai social networks con le loro censure e perfino i forum, dove la gente fatica a ragionare fuori dal proprio schema o dal loro "in-group" forse per paura di essere esclusi o messi sotto accusa.
Opinioni?
PS: a scanso di equivoci, prima che qualcuno intervenga polemizzando,il ragionamento vale in tutti i sensi.