PER CAPIRE CHI VI COMANDA, BASTA SCOPRIRE CHI NON VI E' PERMESSO CRITICARE

È stato un problema tecnico ai sistemi cloud di Fastly la ragione dell’inaccessibilità di migliaia di siti internet in tutto il mondo.


Fastly, una delle aziende più utilizzate al mondo per i servizi di Content Delivery Management,
ovvero la rete di server che consente la consultazione dei contenuti, ha spiegato che sta ancora indagando sulla ragione del disservizio.


Numerosi siti Web popolari in tutto il mondo tra cui Reddit, Spotify, Twitch, Stack Overflow, GitHub,
gov.uk, Hulu, HBO Max, Quora, PayPal, Vimeo, Shopify, Stripe e i siti d’informazione Cnn,
The Guardian, The New York Times, BBC e Financial Times
sono risultati irraggiungibili.


In Italia, interessati il Corriere della Sera, Repubblica e La Gazzetta dello Sport.


Il guasto ai Content Delivery Networks che ha reso inaccessibili per un’ora migliaia di siti internet in tutto il mondo ha riguardato solo la rete di server Fastly.


Lo ha chiarito una nota dell’azienda della Silicon Valley,
la quale spiega che i servizi di Amazon Web Services hanno continuato a operare normalmente.

Il guasto, ha comunicato Fastly, è stato risolto.

Smentito quindi l’attacco hacker.

I Content Delivery Network (Cdn) sono una delle parti fondamentali dell’infrastruttura internet mondiale.


Fastly in particolare è molto popolare tra i siti web dei media.

La società è quotata alla Borsa di New York dal 2019,
con una capitalizzazione di mercato di poco meno di 6 miliardi di dollari.
Le azioni hanno subito un calo dell’1,7% nel trading pre-mercato martedì.


Tutti i dettagli.

IL PROBLEMA TECNICO DELLA COMPAGNIA FASTLY

La compagnia di Content Delivery Networks (Cdn) Fastly
ha annunciato di aver risolto il problema tecnico che aveva reso irraggiungibili migliaia di siti internet in tutto il mondo.


“Abbiamo identificato una configurazione del servizio che ha innescato interruzioni nei nostri POP [punti di presenza]
a livello globale e abbiamo disabilitato tale configurazione. La nostra rete globale sta tornando online”, ha affermato Fastly.


La maggior parte dei siti interessati, che comprendevano alcune delle principali testate giornalistiche mondiali,
è tornata a funzionare normalmente, sebbene si segnali qualche lentezza nel caricamento di alcune homepage.


Erano stati segnalati crash anche da diversi clienti di Amazon Web Services,
che opera un’altra rete di Cdn ma si appoggia su Fastly per alcuni servizi di cloud.
Il blackout, allargato a tutto il mondo e non ristretto a una specifica rete di server, è durato circa un’ora.


COSA SONO LE CDN

Come spiega TechCrunch, le reti di distribuzione dei contenuti (Cdn) sono una parte fondamentale dell’infrastruttura Internet.
Queste aziende gestiscono reti globali di server per migliorare le prestazioni e la disponibilità dei servizi web.
I Cdn fungono da server proxy e memorizzano nella cache alcuni dati il più vicino possibile all’utente finale.


Compito dei Cdn è velocizzare il tempo di risposta alla richiesta di click di un utente verso un sito,
usando il concetto di cache, così da visualizzarlo nel minor tempo possibile.


TRA I CDN PIÙ DIFFUSI

Altre Cdn indispensabili per il corretto funzionamento della rete sono quelle di Akamai,
Cloudflare e cloud Front su Amazon Web Services, assieme alle strutture di Google e Microsoft.


COSA FA FASTLY

L’azienda con sede a San Francisco è stata fondata nel 2011 da Artur Bergman.

Tra i servizi offerti da Fastly, c’è la protezione dagli attacchi informatici denial-of-service e la gestione dei picchi di traffico.


COSA È SUCCESSO

Il problema non si limita a un data center in particolare.
L'”interruzione globale della Cdn” sembra stia influenzando la rete dell’azienda americana a livello globale.


IL COMMENTO DELL’OSSERVATORIO CYBERSECURITY & DATA PROTECTION

“Di fatto questo tipo di incidente pone maggiormente l’attenzione sull’importanza di progettare le reti con sistemi di ridondanza.
In un momento in cui si pensa di spostare tanti servizi sul cloud, anche quelli della PA,
il tema deve focalizzarsi sulla sensibilità e la stabilità di internet.
Eventi del genere, che possono sicuramente succedere, devono essere limitati sia dal punto di vista della portata che della durata”,
ha detto all’Ansa Alessandro Piva, direttore dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano.
 
"Rischiamo di avere effetti assolutamente imprevedibili, per esempio dei tumori".

Il premio Nobel per la medicina Luc Montagnier,
biologo e virologo francese luminare nella lotta all'Aids,
in una intervista a France Soir si schiera apertamente
contro l'accettazione acritica dei vaccini contro il Coronavirus.


Parole pesantissime che sono già diventate virali in America e in Europa.


A DiMartedì su La7 Giovanni Floris manda in onda uno stralcio di quella intervista:

"Avvelenare è una parola molto forte - precisa Montagnier a proposito della campagna vaccinale -,
ma non possiamo accettare il rischio per i bambini, i ragazzi e le generazioni attuali,
anche per gli anziani come me, che spariscano a causa del vaccino.
Il vaccino è una soluzione, ma non la sola, ci sono trattamenti e terapie che possono avere effetti contro questa infezione".


Montagnier ne fa soprattutto un problema di "metodo":

"Il vaccino è un progetto a lungo termine e stanno chiedendo alle persone di accettarne l'utilizzo immediato".

Il punto, spiega, è che ancora non possiamo sapere quali saranno le conseguenze sull'organismo umano tra qualche anno,
essendo stato di fatto "miniaturizzato" il tempo di sperimentazione dei vaccini per ottenere un siero il più velocemente possibile.


"Rischiamo di avere effetti assolutamente imprevedibili, ad esempio i tumori che continuano a proliferare.

Questo è il pericolo quando si gioca all'apprendista stregone".


Frasi che hanno fatto sobbalzare la comunità scientifica mondiale.
 
Su Seid tutti a gridare a un razzismo che non c’era,

su Saman tutti zitti rispetto al «disprezzo» che alcuni musulmani «nutrono per le donne».

In un editoriale di oggi, Vittorio Feltri si concentra sullo strabismo di certe anime italiane,
sinistra e femministe in testa, avvertendo che «la questione del razzismo sta diventando stucchevole».

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Il direttore editoriale, nel suo articolo intitolato «Non siamo razzisti, accogliamo tutti»,
ha riassunto la vicenda del giovane Seid, ricordando come i genitori siano stati costretti
a smentire la tesi del razzismo come causa del suicidio.

«Si può tentare di indovinare, tuttavia mai conosceremo con certezza
cosa sia scattato nel cervello di un uomo che ha scelto di scomparire.
Ciò che non si può fare – ha avvertito Feltri – è accusare i nostri compatrioti di essere razzisti poiché è falso».

Per Feltri, altrimenti, «non permetterebbero a tutti gli stranieri,
neri o bianchi, di sbarcare in Italia e di stabilirsi qui, facendosi mantenere dallo Stato».


Feltri ha bollato come «di una stupidità senza eguali»

gli articoli letti in questi giorni nei quali

«si afferma che non esistono le razze umane e che siamo tutti fratelli».

«Boiate».


Il fenomeno, ha proseguito il direttore, esiste negli Stati Uniti, ma non da noi,
dove gli episodi di violenza che pure si segnalano sono «rare eccezioni, che notoriamente non costituiscono la regola».


Piuttosto, per Feltri, bisognerebbe focalizzarsi sull’«odio» che «è un’altra faccenda»
e costituisce «un sentimento umano molto diffuso, ma che prescinde dalle etnie».

L’esempio portato è quello della «rabbia sociale» che «non dipende che dall’invidia».

È l’antico conflitto da poveri e ricchi, per Feltri,
che si deve rintracciare alla base degli «scontri che avvengono talvolta nel nostro Paese tra bianchi e neri».

Che, dunque, «non sono prodotti dal razzismo ideologico,
bensì da attriti relativi al desiderio dei primi di mantenere una supremazia economica sui secondi».

«I pigmenti non c’entrano per nulla», ha ribadito il giornalista, soffermandosi poi sul caso di Saman.


«Per concludere il discorso ci corre l’obbligo di sottolineare un fenomeno peggiore del razzismo
importato nella penisola dagli islamici di fede ferrea. Mi riferisco al disprezzo che nutrono i musulmani
(non tutti, per fortuna) nei confronti delle donne».

«Ora mi domando: la comunità musulmana ha emesso una sentenza contro la fanciulla,
probabilmente già defunta, nella quale la si condanna alla pena capitale
in quanto ha disobbedito alle norme coraniche che in Italia valgono meno di zero?
L’ingiustizia è palese.
Eppure nessuno protesta, perfino le nostre femministe del piffero tacciono.
È uno scandalo, l’ennesimo riguardante le donne sfortunatamente nate all’ombra della mezzaluna».
 
La direzione generale dei servizi sanitari dell’India (DGHS)
ha eseguito un’inversione della propria politica medica,
e questo fatto potrebbe avere enormi implicazioni nella la battaglia contro il covid-19,
non solo in India ma in tutto il mondo.

Centinaia di migliaia, se non milioni di vite, sono in gioco.

Non fornendo alcuna spiegazione preventiva,
il DGHS ha revisionato le sue linee guida per il trattamento del COVID-19
e rimosso quasi tutti i farmaci che aveva precedentemente raccomandato
per il trattamento di casi asintomatici e lievi.

Questi medicamenti includono l’antibiotico doxiciclina, zinco idrossiclorochina, ivermectina e persino multivitaminici.


Gli unici farmaci ancora raccomandati per il trattamento precoce sono i farmaci per il raffreddore,
gli antipiretici come il paracetamolo e la budesonide per via inalatoria.


“Non sono necessari altri farmaci specifici per il covid”, affermano le nuove linee guida,
che scoraggiano anche i professionisti dal prescrivere test non necessari come le scansioni TC.


“Si consiglia ai pazienti di richiedere una consulenza telefonica;
e nei casi di Covid-19 devono essere osservati comportamenti appropriati come mascherina,
rigorosa igiene delle mani e distanza fisica… [Si consiglia inoltre ai pazienti di mantenere]
una dieta sana con un’adeguata idratazione… [e] di rimanere in contatto [con la famiglia]
e di impegnarsi in colloqui positivi tramite telefono, videochiamate, ecc.” .


La versione indiana di “Tachipirina e vigile attesa”…


Certo, affermare che i protocolli con impiego di altri farmaci non siano stati efficaci è abbastanza difficile,
visti i risultati ottenuti dal picco di casi del 24 aprile,
quanto la situazione in India sembrava essere sfuggita completamente di controllo.


Esplicativo è il numero dei casi:


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Ancora più esplicativi i grafici sui morti nell’area di Nuova Delhi e del numero di ricoverati


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Eppure, nonostante questo successo, il DGHS ha cambiato idea.

Perché?

Per le pressioni del OMS, che, infatti ha gioito per la decisione.

Nello stesso tempo la scienziata capo dell’OMS, Soumya Swaminathan,
ha ricevuto un mandato di comparizione su una denuncia dell’associazione degli avvocati indiani
per aver diffuso false informazioni sull’efficacia dell’Ivermectin.


Alla fine pare che OMS sia al centro di tutte queste trame legate al Covid-19,

dalla sia nascita a Wuhan alla sua diffusione, alle possibili cure.
 
Concordo pienamente col fatto che da fine estate

ci sarà l’attacco finale alle libertà individuali e collettive

con tecniche di manipolazione sottili e diaboliche

al fine di dividere e bloccare la resistenza che si sta formando

al fine di creare un mondo diverso e più funzionale alle reali esigenze umane.



Questa DITTATURA si è potuta instaurare
solo grazie all’individualismo spinto e pompato dal 68 in poi, quindi la battaglia è innanzi tutto CULTURALE!


Impressionante la mentalità giovanile dopo oltre 50 anni di NEUROTOSSINE sessantottine,
l’assalto agli Hub vaccinali da parte dei giovani fa davvero paura per il livello di “appecorinamento”!

Pur di poter fare delle vacanze e avere un piccolo pezzo di libertà

ti fai iniettare una TERAPIA GENICA SPERIMENTALE con rischi conclamati a breve termine

e ignoti a medio e lungo termine contro un Covid che per loro ha praticamente rischi = a ZERO!



Una totale follia, come portare la mascherina all’aperto, ma….



La mascherina è diventata ormai il simbolo evidente di SOTTOMISSIONE,

simbolo di adesione ad una Dittatura sanitaria, un dogma ridicolo e tragico.



Veder passare macchine con persone da sole a bordo

che indossano la mascherina crea una PENA INFINITA

per la totale demenza raggiunta dalle masse.



Impressionante la falsificazione di massa totale:

assembramenti di giovani pigiati uno sull’altro negli Hub vaccinali SI,

le masse di tifosi che festeggiano a decine di migliaia SI,

le manifestazioni contro questo delirio ASSOLUTAMENTE NO!

Due pesi e due misure che anche un bambino capisce che “NON TORNANO


Una regressione totale dell’intelligenza umana spaventosa!


Il male assoluto si è pienamente manifestato con tutti i suoi orrori satanici

perpetrati dalle élites globaliste e imposte in parte come DISVALORI ALLE MASSE

come viene spiegato in questa ottima sintesi:




Uno stellare SANNINO spiega come viviamo in una società satura di DISVALORI

pompati in modo continuo nella collettività che distruggono le FONDAMENTA

di una sana e appagante vita individuale e sociale.



Spettacolare la sintesi di come le élites cercano di tenerci “Bassi” come intelligenza,

senso critico e anche a livello energetico e spirituale.



Una società in cui tutto è monetizzato e in cui tutti siamo infelici e viviamo come criceti nella ruota,

anzi come asini legati al giogo di un mulino gestito da altri, in sostanza siamo schiavi inconsapevoli.




In questo anno ci giochiamo tutto, solo una reazione della parte sana della società

può darci di nuovo la vera LIBERTA’ e una vita realizzata e felice.


Splendida la sintesi sul Narcisismo come difesa e diretta conseguenza dei DISVALORI imposti dalle élites!

E come la continua esaltazione dell’EGO individuale crea una paurosa SOLITUDINE DI MASSA

perfettamente funzionale al “divide et impera” che permette alle élites di schiavizzarci in modo totale.


Il più terribile dei Disvalori imposti è l’IGNORANZA delle masse

che deve essere assoluta soprattutto sulle basi economiche e monetarie e ora anche sanitarie!



L’ignoranza imposta è la base per tenerci in catene nella caverna di Platone,

in cui i singoli NON SANNO DI NON SAPERE, anzi credono di sapere tutto.


L’esempio più evidente di questa spaventosa ignoranza e “creduloneria” che ci viene imposta

è rappresentata dalla corsa smodata a farsi non un vaccino sicuro e sperimentato,

ma al contrario una TERAPIA GENICA SPERIMENTALE mai fatta prima sulle masse

e di cui non si conoscono gli effetti a breve, ma soprattutto a medio e lungo termine.


L’immagine delle PECORE all’inizio rende benissimo il livello di ignoranza in materia che è stato imposto alle masse.


Un ultimo esempio di come ci prendono per il cul…in giro:



Questa è la curva dei casi positivi 2020: notato come da Aprile a giugno i casi crollano?

Ma di Terapie geniche chiamate “vaccini” non ce ne erano!!


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Quindi anche quest’anno non sono i “vaccini” a far crollare i “contagi”

ma il semplice fatto che tutti i Coronavirus, come i raffreddori e le sindromi influenzali

con la bella stagione crollano, ma i TG mentono attribuendo la decrescita alle vaccinazioni massive,

in modo da stimolare le persone a vaccinarsi in maggior numero!!


Tutto questo è un delirio criminale, anche perché fior di scienziati spiegano che in autunno

potremmo avere delle brutte SORPRESE proprio a causa dei vaccini che stimolano lo sviluppo delle varianti ignote!!

 
Questo è quello che succede con i giornalai di oggi.

Paragonate questo articolo a quelli che ci vengono rifilati in altri settori
e poi pensate a quanto siano attendibili.


Primo giornalaio :
"L’incidente delle 19.30 a Bonzeno, frazione di Bellano, non aveva causato gravi feriti.
Tuttavia il conducente di una delle due vetture, un uomo di 31 anni,
ha cercato di compiere un gesto estremo gettandosi dal cavalcavia alto novanta metri. "

Secondo giornalaio:
"Una donna, al volante di una delle vetture coinvolte nel sinistro, a seguito della stesso
ha poi cercato di compiere un gesto estremo cercando di buttarsi dal viadotto, alto ben 90 metri.
Gli operatori, supportati anche dai poliziotti presenti in posto,
hanno fatto desistere la 31enne, affidandola poi alle cure dei sanitari. "
 
Gli open day con AstraZeneca destinato ai giovani
fanno discutere gli esperti che vorrebbero limitare l'uso soltanto agli Over60
per nuovi casi avversi sotti i 40 anni.

"Perché non utilizzare Pfizer o Moderna? Non me lo spiego..."




9
AstraZeneca di nuovo nel caos. Sbagliato proporlo ai giovani





Mentre la campagna di vaccinazione procede spedita,
l'unico vaccino che non smette di far discutere è il siero di AstraZeneca
che non trova pace sin dalla sua nascita:

nuovi casi di giovani donne ricoverate fanno discutere gli esperti sull'opportunità o meno di somministrarlo alle fasce al di sotto dei 60 anni.


Mentre il ministro Speranza va per la sua strada continuando a ripetere di avere
"la certezza che funzioni e sia sicuro" dando fiducia ad Ema ed Aifa
nonostante ci siano "rarissimi casi di natura avversa e li stiamo studiando, ma non può essere messo in discussione l'effetto positivo",


molti esperti sono contrari agli Open day che hanno visto migliaia di giovani entusiasti della vaccinazione
che hanno ricevuto prevalentemente AstraZeneca invece dei vaccini ad Rna come Pfizer o Moderna:
in Italia non ci sono divieti ma solo la raccomandazione di "uso preferenziale" sopra i 60 anni.

Gli eventi di rara tromboembolia con carenza di piastrine hanno colpito persone con meno di 55 anni, soprattutto donne.

Gli ultimi due casi avversi riguardano una ragazza di 18 anni ricoverata in Liguria
e, nella stessa regione, una donna di 37 anni ricoverata al Policlinico San Martino di Genova dopo aver ricevuto la prima dose.

"Forte mal di testa e livello basso di piastrine", fanno sapere dal nosocomio ligure.


"Sono felicissima degli open day per vaccinare i giovani,
quello che non mi spiego è perché non utilizzare Pfizer rispetto ad Astrazeneca,
sembra quasi che lo si utilizzi perché si vogliono finire le dosi che si hanno.
I dati sono incontrovertibili, nella fascia di popolazione giovane forse il gioco non vale la candela":

lo ha sottolineato Valeria Poli, Presidente della Società italiana di biofisica e biologia molecolare
e tra i firmatari della lettera inviata dall'associazione Luca Coscioni al Governo
e al commissario Figliuolo contro la somministrazione dei vaccini Astrazeneca e J&J ai giovani.

"L'Aifa consiglia la somministrazione di questi vaccini sopra i 60 anni.
In un momento in cui il virus circola così poco non ha senso sottoporre a questo rischio i giovani,
che rischiano pochissimo dalla Covid".


"È sbagliatissimo proporre questi vaccini ai giovani, specialmente alle donne.
Sono sempre stata convinta che non bisognerebbe darli a persone di età inferiore ai 55 anni",


ripete per l’ennesima volta Antonella Viola, immunologa, docente di patologia generale a Padova
e Direttore scientifico dell’istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza in un'intervista al Corriere.

"Per non aver dubbi basta leggere un lavoro uscito sulla rivista Science
dove si spiega come man mano che si scende con l'età i rischi di ricevere questi vaccini superano ampiamente i benefici.
Nei più giovani il pericolo di avere conseguenze gravi a causa del Covid è invece molto basso.
Ecco perché la Francia ha stabilito di limitare i due vaccini a vettore virale agli Over 55".

Secondo Viola, la raccomandazione dell'Aifa
"dovrebbe essere più chiara e perentoria.
Tanto più che, rispetto a quando è stata diffusa, la situazione epidemica in Italia è molto cambiata.
Il virus circola meno, abbiamo dosi di vaccino a volontà. Quindi non c'è motivo di affrettarsi a vaccinare".


Errare è umano, perseverare però è diabolico:
l'ostinazione di continuare a vaccinare una larga fetta della popolazione con AstraZeneca
nasce certamente dall'esigenza di non "buttare" vaccini già acquistati con fior di quattrini
e non rallentare la campagna vaccinale come ha detto chiaramente la stessa Poli.

Con una circolazione del virus così bassa, però,
non è certamente la strategia giusta quella adottata da Figliuolo ma anche dalla stessa Aifa:
senza tentennamenti bisognerebbe destinare ai giovani soltanto Pfizer e Moderna, su questo ci sono pochi dubbi.

"sotto i 30 anni i rischi covid sono inferiori ai benefici".
 
Ma va. Ma lo sai che non ci potevo credere quando ho letto questo articolo.
Aspetta. Quando arriva l'influenza ? Ma sì, dai, mi sembra proprio verso settembre.
Lì si studia la variante e si prevede il ceppo che arriverà.


Il virologo Frabrizio Pregliasco fa previsioni sull'andamento della pandemia:

"Non escludo l'ipotesi di un picco dei contagi a settembre"
 

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