Per cortesia ripristinate il 3d di mototopo

ciao duca , salute ! moto , buondì .. fa caldo e non arrivo a prendere sonno così andando a guardare il costo dello stampo della banconota , sviluppo , la mente è strana , ma col silenzio della notte lavora meglio .. qui > " h!!p://www.lamoneta.it/topic/94289-costo-di-emissione-di-una-banconota-per-lo-stato/ " ; senza mancare di rispetto alla ricerca delle molte persone che preferiscono cercarsi le cose per capire , la banconota sia essa da 5 o 500 euro cotonata .. non costa solo 3 centesimi cadauna , i macchinari per stamparle hanno un costo , le tecniche antifalsario portano certamente dai 10 ai 20 massimo 25 centesimi ogni singola banconota a salire dai 5 euro su fino verso i 500 euro tutti in cotonata carta , tagli superiori , vedi 1000 franchi svizzeri attuali validi , oppure 5000 .. 10000 .. 100000 dollari americani in banconota stampati negli anni 1934 " h!!ps://it.wikipedia.org/wiki/Banconote_del_dollaro_statunitense " fanno si che , almeno per quanto concerne la fruizione , siano poco utili ..
dal punto di vista valorizzativo fittizio 5000 dollari stanno nei 4 mesi lavorativi .. i 10000 e i 100000 non li prendo nemmeno in esame .. scusi le prendo un caffè , mi cambia 10.000 , avrei anche il taglio più grande se arriva a cambiarmi da 100.000 euro che non ho spicci ? Dove vai se la monetina .. non ce l'hai ? .. :) ? Ora a prescindere dal sarcasmo , ho fatto uno sviluppo monetario di cui aggiungerò il link qui .. vedi cazzeggiando per il web di blackstar ... che ho da completare ! ora per quanto concerne questo cavolo di signoraggio , le cose sembrano molto complesse invece sono di una semplicità inaudita , capiamo perchè ... esempio classico : andate in banca , mutuo per comprare casa , banca verifica le vostre garanzie , l'affidabilità , se avete lavoro fisso , se avete o avete avuto debiti passati e il vostro grado di onorabilità nel saldarli , la base di capitale che disponete , quello di cui necessitate , e dopo iter completo , approvano o meno la vostra richiesta di mutuo per l'acquisto casa .. supponiamo che vada bene , ve lo approvano .. erogazione di euro 100.000 .. 30.000 li avevate da parte , così , dopo l'accredito numerale sul vostro conto bancario , da 30.000 passate ad averne 130.000 , beninteso , adibito all'acquisto dell'immobile ! Tenuto conto del fatto che la banca crea digitalmente i numeri artificialmente con un click del computer , dopo aver ordinato le banconote presso bankitalia arriva la disponibilità delle banconote atte a formalizzare l'acquisto della casa . Il venditore ha assolutamente richiesto pagamento cash , ciò significa che voi presso il notaio consegnerete , oppure meglio ancora , vi recherete alla banca assieme al notaio e al venditore , e consegnando al venditore l'assegno non trasferibile al nominativo del venditore , esso incasserà l'importo per dar modo al notaio di procedere con la completa scritturazione di vendita .. il venditore ha ricevuto ciò che gli spettava , ora , fino all'estinzione del mutuo voi siete il nuovo proprietario della casa sulla carta , e con la relativa proprietà vi ci speculavano l'ici - imu - tasi .. [ nota , rimossa , almeno sulla prima casa da questo anno dall'attuale signor renzi ] .. ora la banca ha verso di voi un credito monetario e voi un debito verso la banca stessa .. di chi è bankitalia ? bankitalia spa è una conglomerata composta da varie banche .. mettiamo il caso che la vostra banca sia , unicredit ... la stessa unicredit proprietaria nell'spa di bankitalia .. ma guarda che coincidenza .. così vi è stato concesso il mutuo per l'acquisto casa con dei soldi creati con costi irrisori , non proprio nulli , ma irrisori .. in questo caso non sono stati sufficienti i numeri a video perchè il venditore , ha preteso l'intero importo cash e non un semplice trasferimento numerico da un conto ad un altro .. abbiamo prima visto che 1 singola banconota ha di costi dai 10 ai 20 centesimi al singolo pezzo .. considerato che il venditore dell'immobile si sia fatto pagare in pezzi da 50 euro , per praticità , la unicredit banca avrà uno scoperto di costi nudi di stampaggio banconotale di 130.000 / 50 euro = 2.600 banconote da 50 euro ossia 26 mazzette , se non sbaglio , considerando che escono dalla stamperia in confezioni da 100 pezzi cadauna .. e considerando che al prezzo di 15 centesimi al pezzo comportano una spesa viva della banca unicredit la quale è coproprietaria con quota di bankitalia di euro 390 , stanno scoperti di 390 euro e ne incasseranno i 100.000 nudi del mutuo e altri 25.000 - 30.000 di interessi nell'arco dei 20 anni di tempo per il saldo del mutuo .. e se , per caso , a titolo di esempio , la ditta dove lavorate chiude e voi vi ritrovate senza lavoro .. [ può capitare e capita , non siate sciocchi a pensare che io cerchi il lato negativo delle cose , io guardo solamente in profondità cercando il nesso nella ragione e nella verità ] .. dopo una decina di rate saltate la banca vi pappa la casa .. ora ditemi voi chi glielo spiega ai debitori mutuatari che , per assurdo , coprendo le prime tre rate del mutuo , essi hanno già coperto l'intero importo per produrre nell'atto dello stampo delle 2.600 banconote da 50 euro atte ad acquistare l'intera casa nei 130.000 euro di costi vivi iniziali che la banca ha sostenuto ? ora lo capite un pò meglio il signoraggio ?
 
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MA LA RUSSIA DI PUTIN NON DOVEVA FALLIRE CAUSA PETROLIO E SANZIONI UE?

Per la serie io ve lo avevo detto, dopo il post L’ELOGIO DEL MAMMALUCCO (dedicato alla Turchia del furbissimo Erdogan), oggi vi ripropongo un altro mito della storia dell’umanità: PUTIN IL SOLONE!



Di lui ho scritto anche in passato ma, sia ben chiaro, non sono innamorato del tizio, forse delle donne di quel paese al massimo, bensì della capacità predittiva dei modelli economici essenzialmente basati sui numeri e, quindi, difficilmente ingannabili dagli spin-off diabolici manipolatori di mente:



Oggi vi mostrerò che tali modelli NON PERDONANO MAI….neanche i cartalisti pieni di cash nei forzieri che pretendono quindi, in funzione di tali foglietti di carta privi di valore alcuno, schiacciare i popoli.

Dunque, la situazione è la seguente. Da un po’ di tempo è in atto l’estremo tentativo di far fuori Putin e la Russia. Per questo motivo partirono un attacco alla produzione petrolifera e le sanzioni con conseguente embargo.

Peccato che in questo modo, comunque, non si può fermare il mercato interno. La vita continua. Certo, non si avranno più crescite spaventose come quando il petrolio tira e tutti te lo chiedono. Adesso ti devi accontentare di quanto ti danno per ogni barile che ti chiedono (se te ne chiedono)!

Ecco spiegata la recessione Russa:



Beh….direi che se questo è tutto quello che i mercati dei capitali finanziari sono stati in grado di fare, è stato molto più dirompente Monti da solo con l’Italia.



Nel frattempo, con la massima tranquillità, il paese ha continuato a vivere di vita propria, interna, intrecciando rapporti con altri paesi liberi di trattare, e ha continuato ad incrementare il proprio livello dei capitali fissi lordi. Si prega notare la linea che indica il trend del quinquennio.



Ma soprattutto, visto l’embargo di prodotti (prevalentemente agroalimentari italiani), Putin ha detto STOP e IMPORT SUBSTITUTION:



Parmigiano russo!



Mozzarella russa.

In pratica, chi desiderava vendere ai russi O si è trasferito a produrre in Russia O rimaneva a terra! Ed ecco spiegata l’attuale ripresa produttiva che si traduce in una ripresa dell’utilizzo degli impianti esistenti.



a cui si associa un netto calo delle importazioni dall’estero (Italia):



Ah!

E la pizzadefango RUBLO?

Prima doveva fare la fine del Marco ai tempi di Weimar, poi piano piano recupera e tutti i trader e i giornalisti venduti/incompetenti se ne stanno in religioso silenzio!



I titoli di stato tornano a tassi su livelli accettabili (REN DI MEN TI DI MEZ ZA TI)



e debito estero abbattuto in modo considerevole:



a fronte di una esponenziale crescita nelle riserve aurifere.



Cari amici, mi spiace dirlo (e so che per questo qualcuno mi riterrà insopportabile e borioso) ma anche stavolta avevo ragione.

Anzi, LA MATEMATICA DEL MONDO REALE AVEVA RAGIONE…….!

Lui aveva ragione:

 
bisogna prestare molta attenzione , gli accorpamenti monetari servono ad imprimere azzeramento della vecchia valuta e intrinsecamente marchiare la nuova moneta rilasciata con l'egemonia e il pieno controllo da poche persone che hanno piena autorità e proprietà a norme costituite su false leggi create sulla menzogna sulla nuova valuta , 2000 a 1 dalle lire all'euro è sufficientemente significativo per capire quale accorpamento simil dollaresco è stato fatto , non per niente il cambio dollaro / lira ha toccato il cambio di 1 dollaro x 2000 lire ed è per questo che i controllori , chiunque essi siano , perderanno su tutta la linea , i valori da me esposti nel tabellario si riferiscono ai prezzi attuali , col costo del pane attuale , ma anche a quelli futuri , e la base principale esposta , da 5000 a 200 per capirsi non può in nessun modo essere soggetta ad alterazione o accorpamento ulteriore perchè la taratura precisa è ormai stata fatta , tutti con la propria valuta nuovamente , grecia con la sua dracma , pesetas per la spagna , bolivares per il venezuela e lire per la nostra italia .. niente nemmeno nuovo fiorino in ratio 1 a 10000 da euro o dollaro o altra valuta per imporre nuovamente altro marchio a nuova ipotetica moneta esposto dal borghi in questo video > " h!!ps://www.youtube.com/watch?v=fhzwE1oNA30 " e pronunciato anche nel seguente pdf " h!!p://www.panorama-numismatico.com/wp-content/uploads/Il-segreto-delle-500-lire-caravelle.pdf " una curiosità , magari solo una stramba combinazione .. 11-9-2001 .. ossia 11 nel peso della caravellina nel lordo e 9 .. anzi , lo sapete che sono preciso , 9,185 , nel puro , nella mescolanza della durezza e suono per comporre il totale , poi 2001 .. 1 unità di conto danno 2000 di valore , sarebbe mai possibile che hanno mandato un segnale tanto anticipato causando una strage ? sapete cosa ? ora vado a fare un paragone impossibile , tanto per capire .. scrivo in tempo reale e quindi per comporre , un pò , ce ne metto ! quindi abbiamo .. 11 nei 9,185 , quindi rimanente , 1,815 .. continuo .. 2,5 > 6,25 , dime e quarter nei 900% .. 12,5 nei 900% il mezzo .. quindi abbiamo > 11,25 nel puro dai 12,5 e rimanente 1,25 .. cosa mai vado cercando , non so , quanto valore pesale è nei 9,185 e negli 11,25 ? Ossia quando si incontrano ? proviamo .. 11,25 x 9,185 = 103,33125 / 11 .. 9,39375 _ = 103,33125 / 9 .. 11,48125 .. non ci siamo .. col puro non ottengo niente , continuo nella ricerca ... 11 x 12,5 = 137,5 > 137,5 / 11 = 12,5 .. > 137,5 / 9 = 15,27 .. ancora non ci siamo .. proviamo così dove incontriamo il baricentro interscambiabile tra 12,5 e 11 ? fuochino .. 11 x 12,5 x 2 = ed otteniamo 275 .. 275 fa baricentro .. vediamolo .. 275 / 11 = 25 pezzi .. 275 / 12,5 = 22 .. ci servono 22 pezzi mezzodollareschi da 12,5 per ricavare la stessa quantità di peso nei 25 pezzi delle caravelline .. lasciate perdere la titolatura , nei vari messaggi rilasciati è ininfluente se il titolo sia di 800 millesimi o 925 millesimi , ciò che importa è il suono e la durezza nella monetazione nella circolazione effettiva avvenuta nel passato ... veramente mi perdo quando ho numeri davanti , cosa arrivo a estrapolare con 2 semplici quozienti ...
 
Ultima modifica:
ottimo.........impeccabile.........possiamo dire il perché ,entrando nell'euro,hammo tenuto un cambio alto a 1935,27........un cambio inferiore,avrebbe fatto aumentare i risparmi delle persone,avendo più euro in cc, ma avremmo avuto in termini monetari ,un debito pubblico espresso in euro, più ' alto.....(per quanto possa valere, in quanto mai ripagabile).....quindi fu deciso il cambio alto determinando un 'abbassamento del debito pubblico in termini di conversione,ma con la conseguenza di generale impoverimento dei risparmi privati
 
Perfino i somari ed i gestori di osterie capiscono ormai che si va a rotoli.
L' unica possibile ancora di salvezza è il ritorno agli ideali di un tempo perduto.
Seguiamo l' opera omnia dell' illustre Prof. Giacinto Auriti ed in poco tempo ci
ritroveremo in un mondo migliore e senza più debiti.
 
duca un caro saluto,,, ciao aquila,,giorno....nn fa una piega

La fa la piega, e come se la fa.

Le monete vengono coniate credo nella quantità stabilita dalle Banche Nazionali.
Le banconote vengono stampate dalle Banche Nazionali o da stampatori privati autorizzati, ma di sicuro nella quantità stabilita dalla BCE. Il numero di nuove banconote può solo sostituire quelle usurate, che devono essere distrutte.
La banca non dà sempre banconote nuove, normalmente fornisce mazzette di banconote usate.
Il circolante è considerato in 5 volte il numero di banconote presenti sul mercato e non è che dopo averle usate 5 volte si buttino via.
E mi fermo qui.
Aquilareale non si offenda, ma quando ha fatto i conti dei 390 euro, probabilmente stava già addormentandosi.:):)

andgui.
 
La fa la piega, e come se la fa.

Le monete vengono coniate credo nella quantità stabilita dalle Banche Nazionali.
Le banconote vengono stampate dalle Banche Nazionali o da stampatori privati autorizzati, ma di sicuro nella quantità stabilita dalla BCE. Il numero di nuove banconote può solo sostituire quelle usurate, che devono essere distrutte.
La banca non dà sempre banconote nuove, normalmente fornisce mazzette di banconote usate.
Il circolante è considerato in 5 volte il numero di banconote presenti sul mercato e non è che dopo averle usate 5 volte si buttino via.
E mi fermo qui.
andgui.

Bravo Andgui, non tutti hanno il lardo agli occhi.
:)
 
1. Da La Stampa, traiamo alcuni chiarimenti sul quadro operativo entro cui si stanno muovendo le "trattative" tra governo italiano e Commissione UE sulla cruciale questione "Monte di Paschi di Siena":
"Da ieri il Monte dei Paschi di Siena, la banca più antica al mondo, in Borsa vale meno di un miliardo di euro. Per comprare un caffè a Piazza del Campo ci vogliono ben tre azioni. L’utile dell’ultimo trimestre - 93 milioni di euro - non basta a far dimenticare 27 miliardi di sofferenze...
...L’ora X è prevista per il 29 luglio, il giorno in cui verranno pubblicati gli stress test della Banca centrale europea e dell’Eba sui 51 principali istituti europei. Mps non è l’unica banca del Continente che trema, e questa potrebbe essere perfino una buona notizia. I risultati degli ultimi test della Federal Reserve hanno bocciato sia Deutsche Bank che la spagnola Santander.
...I contatti fra Tesoro, Palazzo Chigi e Commissione europea sono costanti, e servono a trovare la soluzione utile a scongiurare il rischio di un effetto domino europeo. Per rimanere nelle regole, una strada c’è: la contempla l’articolo 32, quarto comma, punto tre della direttiva sulle risoluzioni bancarie.
Quella norma dice chiaramente che nell’ipotesi di un’imminente bocciatura allo stress test, lo Stato può intervenire in via preventiva con un aumento di capitale, purché «cautelativo», «temporaneo» e «proporzionato per rimediare alle conseguenze della grave perturbazione» che si sta per abbattere sulla banca. Il linguaggio è più adatto a un meteorologo ma il senso è chiaro. La banca deve essere «solvente» e l’aiuto non può essere utilizzato «per compensare le perdite che ha accusato o rischia di accusare».
Lo schema che circola al Tesoro rispetta tutte queste condizioni: prevede il lancio di nuove obbligazioni convertibili - chiamiamoli Padoan bond - non dissimili a quelle emesse nel 2012 dal governo Monti; ad esse si dovrebbe accompagnare un intervento di sostegno del Fondo Atlante per un ammontare non inferiore ai tre miliardi di euro. «Atlante due» si occuperà nel frattempo di comprare -parte delle sofferenze di Mps, ma i tempi non sono compatibili con quelli che i mercati impongono in momenti come questi.
C’è una condizione che in queste ore complica non poco la trattativa. Bruxelles sostiene che questo tipo di intervento imponga l’applicazione del principio del «burden sharing» che costringerebbe azionisti ed obbligazionisti a farsi carico - almeno in parte - del salvataggio statale. Il pressing del governo sulla Bce e sulla Commissione europea per non far passare questa interpretazione punitiva della norma è arrivato al punto di minacciare una decsione unilaterale da parte dell’Italia.
Si dice spesso che due indizi non fanno una prova, ma ci si avvicinano.
Il primo è la risposta del portavoce del Commissario alla Concorrenza Vestager all’articolo (in parte smentito) del Financial Times sulle intenzioni di Renzi intorno al destino di Mps: «Esistono soluzioni senza effetti contrari sugli investitori al dettaglio». L’altro indizio sono le parole pronunciate da Ignazio Angeloni, membro italiano della vigilanza di Francoforte: «Il sostegno pubblico è componente fondamentale di un buon quadro di regole». Le norme dell’Unione bancaria «dovrebbero essere usate non più del necessario, ma neanche meno».
L’ultima parola spetta dunque a Jean-Claude Juncker e a Mario Draghi. Molto dipenderà ovviamente dall’atteggiamento di Berlino e da quanto Merkel e Schäueble temano un nuovo terremoto in tutto e per tutto simile a quello che nel 2008 partì dagli Stati Uniti e spazzò via decine di banche. L’Europa post-Brexit è al redde rationem: o esce dalla crisi più unita, o rischia di soccombere".

2. Questo era il quadro un paio di giorni fa.
Ma ad oggi, sempre dalla stessa fonte mediatica, la situazione, lungi dal perseguire la "soluzione di mercato" che, solo a parole, si agita come una bandiera ormai logora, pare intraprendere il seguente percorso tortuoso:
"A meno di colpi di scena, oggi il consiglio di amministrazione straordinario del Monte lancerà un aumento di capitale fra i due e i tre miliardi di euro. Una proposta che alle attuali condizioni della banca (circa 24 miliardi di crediti deteriorati) il mercato dovrebbe snobbare.
A quel punto il governo - grazie all’ormai noto articolo 32 della direttiva sulle risoluzioni bancarie - sarebbe pronto a lanciare la sua ciambella di salvataggio sottoscrivendo (potrebbe essere con un bond) ciò che il mercato rifiuterà. Il problema è che in quel caso le regole impongono di sacrificare, oltre agli azionisti - che verrebbero comunque diluiti - anche gli obbligazionisti subordinati. Per evitare questo scenario Renzi è pronto a tutto, fino al coinvolgimento nell’operazione di ricapitalizzazione della Cassa depositi e prestiti, soggetto pubblico ma formalmente privato".

3. Un percorso tortuoso, ma politicamente ritenuto spendibile, in base alle seguenti prospettazioni ex parte italiana (ho aggiunto alcune enfasi in neretto):
"Ancora ieri, di fronte al premier svedese Renzi ha ribadito che «i risparmiatori devono stare tranquilli» e che il governo «auspica soluzioni di mercato» salvo mandare messaggi duri ai partner europei: «Sono certo che nei prossimi giorni le autorità europee rifletteranno sulla situazione. Chi conosce la realtà sa che la vera questione non sono i nostri crediti deteriorati, ma i derivati di altre banche». Una battuta che si potrebbe tradurre più o meno così: cari amici tedeschi, attenti a non mostrarvi troppo rigidi perché quelli che oggi sono i problemi di Mps domani potrebbero colpire la vostra Deutsche Bank, esposta in derivati per cifre stellari.
Già, perchè i problemi con Bruxelles non si esauriscono con la ricapitalizzazione.
Parallelamente ad essa, il governo sta contribuendo alla creazione di un secondo Fondo Atlante - dovrebbe chiamarsi Giasone - che dovrebbe comprare gran parte dei crediti deteriorati di Mps grazie a ciò che resta nelle casse di Atlante uno (nato per salvare le Popolari venete), più i fondi della Sga, la bad bank del Banco di Napoli oggi in mano al Tesoro e con 500 milioni a disposizione.
Fra Tesoro, Atlante e Cdp si sta cercando di coinvolgere nell’operazione vari soggetti: dai fondi assicurativi e previdenziali fino ad alcuni investitori esteri. Si fanno i nomi di un misterioso fondo cinese, di Deutsche Bank Italia (proprio la società italiana della banca sopracitata), Cariparma, Bnl Paribas.
La questione da risolvere con l’Europa è questa: qual è il prezzo al quale un soggetto partecipato dallo Stato può comprare crediti deteriorati e rivenderli sul mercato? Secondo le stime che circolano in ambienti finanziari quello giusto potrebbe essere attorno al 30 per cento. Ma è abbastanza alto per non configurare l’aiuto di Stato? Il problema con Roma «è l’applicazione delle regole sugli aiuti di Stato», conferma il numero due della Commissione Ue Dombrovskis. Insomma la partita per salvare Mps - e con lei l’intero sistema bancario - si preannuncia lunga".
4. Una prima notazione: la domanda dovrebbe essere, piuttosto, se tale prezzo sia "abbastanza basso", dato che l'aiuto di Stato distorsivo della mitica concorrenza tra istituti bancari in UEM - con buona pace di ogni considerazione dell'art.47 Cost. (su tale aspetto torneremo)- si ha quando denaro considerato di (varia) provenienza pubblica attribuisca un vantaggio/arricchimento non realizzabile nelle normali condizioni di mercato.
Considerato che gli "eventi" del mercato fanno "precedente" e, nel caso dell'Unione bancaria, anche "presunzione legale" (per quanto juris e non de jure, dunque superabile da "altri" analoghi eventi), avevamo infatti visto che la vicenda Etruria aveva portato ad altre valutazioni di prezzo dei NPL:

"I valori di cessione delle sofferenze delle quattro banche salvate a novembre (CariChieti, Banca Etruria, Carife e Banca Marche) sono stati rivisti al rialzo dagli esperti indipendenti a una media del 22,3% del valore nominale.

Lo ha detto il governatore di Bankitalia Ignazio Visco durante un'audizione in Senato.

Il dato è frutto di una media ponderata tra il 31% assegnato alla porzione garantita da ipoteca e il 7,3% di quella chirografaria.

La Commissione Ue aveva individuato un valore economico reale di cessione delle sofferenze delle quattro banche pari al 25% per la parte garantita da ipoteca e all'8,4% per quella chirografaria con una media ponderata del 17,6%.

Sono stati però rilevati ulteriori "rischi" nei portafogli creditizi che hanno generato altre esigenze di svalutazione degli attivi; il maggior fabbisogno patrimoniale che ne è derivato è stato tale da compensare i risparmi derivanti dalle minori percentuali di svalutazione delle sofferenze rispetto alla valutazione provvisoria".
5. Attenzione: la Commissione UE non può permettersi, specialmente con l'Italia, e almeno finché non entri in gioco qualche "figlio prediletto" (leggi: Deutschebank), di contraddire quanto stabilito pochi mesi prima in situazione praticamente identica.

Tra l'altro, un prezzo di acquisto (sostanzialmente pubblico) "attorno al 30 per cento", non sarebbe giustificato neppure allargando la sfera dei crediti in sofferenza che si possano considerare "garantiti da ipoteca", e questo grazie all'introduzione, da maggio, del c.d. Patto Marciano:

Contratto con cui creditore e debitore si accordano in modo che, in caso di inadempimento, il creditore acquisisce un bene di proprietà del debitore, con l’obbligo di versargli la differenza tra importo del credito e valore. Il Dl 59/2016 codifica il patto marciano tra banca finanziatrice e impresa finanziata per trasferire un immobile (dell’impresa o di un terzo, di qualsiasi natura) se c’è inadempimento. La banca (salvo tenerselo, cosa improbabile) lo può vendere direttamente , senza procedura esecutiva. L’immobile non può essere l’abitazione principale del datore di ipoteca, del coniuge o di parenti e affini entro il terzo grado".

Esistono infatti margini di "persuasione", per i debitori, imprese e mutuatari ipotecari, per indurli a rinnovare le condizioni delle linee di credito già concesse, laddove gli arretrati li pongano in condizione di avere poca scelta al riguardo.


5.1. Risultato pratico (abbastanza evidente e di cui non si parla, sull sfondo della contingenza della vicenda MPS):
"E’ intervenuto il decreto legge 59 per accelerare il recupero crediti, ma non essendo retroattivo in borsa stanno ancora perdendo capitalizzazione.

In ogni caso, con il Patto Marciano, che può essere sottoscritto tra creditori e debitore, lo spossessamento di chi non è in regola con i pagamenti sarebbe immediato. Data la continua situazione di stress economico della struttura industriale (si è recuperato appena l’1% di quanto precedentemente perso e la chiamano ripresa), per cui alcuni parlano di un euro che sta asfissiando il sistema economico (si veda Gianfelice Rocca della Technint sul Financial Times di marzo), non si esclude affatto una vendita massiccia di proprietà industriali al miglior compratore.
Insomma, l’Unione Europea impone misure draconiane all’Italia che provocano la più grave recessione della storia contemporanea, il sistema economico va in tilt, il sistema bancario viene investito da una mole impressionante di crediti deteriorati e a questo punto interviene nuovamente l’Unione Europea per chiedere la risoluzione del problema delle sofferenze bancarie.
Il sistema bancario è sotto pressione via Vigilanza Europea, il sistema industriale è sotto pressione via sistema bancario italiano, e i salariati sono massacrati dal sistema economico".


5.2. Tornando al prezzo di cessione dei crediti in sofferenza, (in senso di "stima...secondo il mercato"), il miglior prezzo ammesso dalla Commissione è dunque del 25%: anche ammettendo una generalizzata, e praticamente impossibile, garanzia "marciana" di tutti i NPL del Monte dei Paschi, rispetto al prezzo di 30, balla "almeno" un 5% di differenza. Non poco su 24 miliardi.
Dunque, l'operazione immaginata dal nostro governo si presenta non solo tortuosa - com'era inevitabile una volta accettato di "stare in €uropa" a qualsiasi costo- ma anche "in salita" e molto.
Ma quello che più conta, è che il sottostante dell'operazione ("marcianizzata"), come abbiamo appena visto, è lo spossessamento da parte degli imprenditori (naturalmente medi e piccoli, in prevalenza), dei complessi aziendali e la distruzione di struttura produttiva, aggiuntiva rispetto a quella già indotta dalla recessione, a sua volta indotta dalle politiche fiscali che servono a salvare l'euro.

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Questo è il "prezzo" di MPS, intesa come metafora della distruzione euristica, di cui non si parla.

E le PMI, a quanto risulta ad oggi, continuano a "non svegliarsi"...
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E magari a pensare che tutto si possa risolvere tagliando la spesa pubblica-brutta, quando, invece, è esattamente il contrario: ma proprio il contrario (parola di Stiglitz)
 
b giorno andgui.... la moneta di ferro .nei tagli da 1-2-5-10-2.50 cent ,1 euro 2 euro , la conia la zecca di ogni singolo stato.... il quantitativo ,viene imposto dalla e.c.b......il costo di produzione della moneta metallca e' in carico ai singoli, stati , mentre ,se la nomativa in tal senso nn e' stata cambiata, il reddito da signoraggio sulla moneta di ferro, meta', verrebbe erogata alla citta del vaticano,come da accordi.....l rimanente 50% rimane a favore dello stato,,......fino alla produzione della moneta da 20 cent ,lo stato nn trae nessun vantaggio, un quanto il costo di produzione arriva a 20 cent,per ogni tipo di conio ,mentre dai 50 cent in su,il valore facciale della moneta,supera il costo di produzione ,trasformandosi in reddito da signoraggio,a fv dello stato
 

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