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Telecom Italia, Telefonica avrà 66% di Telco, da gennaio potrà salire al 100%
con un'analisi di Vittorio Carlini 23 settembre 2013
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(Ansa)
Telefonica sale dal 46 al 66% di Telco dopo l'aumento di capitale da 323 milioni e realizzerà un secondo aumento di capitale da 117 milioni,
dopo l'ok dell'Antitrust in Brasile e Argentina, per arrivare al 70% della holding. Lo si legge nella nota della compagnia spagnola. Ieri il titolo Telecom ha chiuso in rialzo del 3,4% a 0,59 euro.
Oggi è cima al Ftse Mib.
Telefonica manterrà i diritti di voto in Telco spa all'attuale 46,1% anche dopo i due aumenti di capitale (che porteranno la sua quota al 70% della holding). Lo si legge nella nota della compagnia spagnola secondo cui dal 1 gennaio 2014,
dopo l'ok dell'Antitrust di Brasile a Argentina, i diritti di voto potrebbero salire al 64,9% di Telco. (Telco è la società che ha in pancia il 22,45% di Telecom )
I dettagli dell'accordo
Telefonica, a seguito dell'aumento di capitale sottoscritto oggi, riceverà azioni prive del diritto di voto (di Classe C), convertibili in titoli con diritto di voto a partire dall'1 gennaio 2014, subordinatamente all'ottenimento di tutte le autorizzazioni regolamentari e antitrust, incluse Brasile e Argentina, anche in più tranche fino al raggiungimento di una quota massima del 64,9% del capitale con diritti di voto.
Da gennaio 2014 il gruppo spagnolo avrà infatti la facoltà di acquistare per cassa tutte le azioni dei soci italiani in Telco, a un prezzo determinato valorizzando la partecipazione di Telco in Telecom Italia al maggiore tra 1,1 euro e il prezzo di mercato delle azioni al momento dell'esercizio dell'opzione. Nel caso in cui Telefonica superi, grazie alla conversione, la soglia del 50% dei diritti di voto, il cda Telco continuerà a essere composto da 10 membri, i soci italiani nomineranno 5 amministratori e Telefonica i restanti 5 e i quorum assembleari di cui allo statuto vigente rimarranno invariati.
Per quanto riguarda le modalità di presentazione della lista per la nomina degli amministratori di Telecom Italia, le parti hanno concordato che il numero degli amministratori da eleggere non sarà inferiore a 13 e che, al netto degli amministratori da riservare alle liste di minoranza, i soci italiani avranno la possibilità di indicare i primi due nominativi della lista, mentre i restanti nominativi saranno indicati per metà dai soci italiani e per metà da Telefonica.
I commenti
"Siamo soddisfatti di aver concluso questo accordo che è in linea con i nostri obiettivi di rafforzamento patrimoniale e che
ci permette di guardare con ottimismo alla distribuzione di un dividendo soddisfacente a fine anno". Questo il commento del ceo di
Generali, Mario Greco, all'accordo con Telefonica per il riassetto di Telco che controlla Telecom. Generali rende inoltre noto che la svalutazione netta della quota Telco sarà di circa 65 milioni e sarà registrata nel terzo trimestre del 2013.
L'accordo definisce infine in modo chiaro i possibili periodi di uscita da Telco - il primo a giugno 2014; il secondo a febbraio 2015 - e riduce i rischi patrimoniali derivanti dall'eventuale futura cessione a Telefonica.