genesta
Forumer attivo
Immaginate un ragazzo agonizzante da anni su un letto di un ospedale.
Immaginate il suo viso turbato dalla sofferenza, distorto dal male che lo opprime in ogni istante.
Immaginatelo con tutta la forza di cui disponete, per favore.
Immaginate che questo ragazzo non possa muovere niente del proprio corpo, tranne le labbra.
Immaginate che egli vi stia implorando di porre fine alla sua sofferenza.
Lasciami morire, per favore, lasciami morire. Non ne posso più.
Immaginate i suoi occhi spenti, perché non potrebbero essere altrimenti.
Occhi senza vita, mancanti di sensazioni, di gioia ma anche di dolore fisico.
Immaginatelo bene, mi raccomando, con le tempie che gli pulsano e che sembrano voler esplodergli da un momento all'altro.
Immaginate, come se fosse li accanto a voi, questo essere che ancora v'implora.
Perché non riesce più a pensare ad altro che alla morte liberatrice.
Immaginate i suoi occhi perplessi nel sentirsi dire che la vita vale la pena viverla comunque.
Immaginate il ragazzo rivolgersi a Dio e non ricevere risposta.
Immaginatelo, vi prego, ancora una volta.
Lo avete immaginato?
Lo avete innanzi?
Bene, ora immaginate che sia vostro figlio.
Immaginate il suo viso turbato dalla sofferenza, distorto dal male che lo opprime in ogni istante.
Immaginatelo con tutta la forza di cui disponete, per favore.
Immaginate che questo ragazzo non possa muovere niente del proprio corpo, tranne le labbra.
Immaginate che egli vi stia implorando di porre fine alla sua sofferenza.
Lasciami morire, per favore, lasciami morire. Non ne posso più.
Immaginate i suoi occhi spenti, perché non potrebbero essere altrimenti.
Occhi senza vita, mancanti di sensazioni, di gioia ma anche di dolore fisico.
Immaginatelo bene, mi raccomando, con le tempie che gli pulsano e che sembrano voler esplodergli da un momento all'altro.
Immaginate, come se fosse li accanto a voi, questo essere che ancora v'implora.
Perché non riesce più a pensare ad altro che alla morte liberatrice.
Immaginate i suoi occhi perplessi nel sentirsi dire che la vita vale la pena viverla comunque.
Immaginate il ragazzo rivolgersi a Dio e non ricevere risposta.
Immaginatelo, vi prego, ancora una volta.
Lo avete immaginato?
Lo avete innanzi?
Bene, ora immaginate che sia vostro figlio.