Pierrel (PRL) Pierrel Pharma: vendite Orabloc +85% in Nord America nel I semestre (22 lettori)

ANALISI FONDAMENTALE: PIERREL 27/05/2015 08:47 - WS

Pierrel (PRL.MI), è un fornitore globale nell'industria farmaceutica, biofarmaceutica e nel life science.

La società è specializzato nella scoperta di MPCs (Medicinal Product Candidates) e nel repositioning di farmaci pre-esistenti in nuove indicazioni terapeutiche e nella ricerca clinica (Divisione TCRDO), nella produzione farmaceutica (Divisione Contract Manufacturing), e nello sviluppo, registrazione e licensing di nuovi farmaci e dispositivi medici (Divisione Pharma).

Quotato sul mercato MTA di Borsa Italiana, Pierrel è uno dei principali produttori europei di anestetici locali e dentali. Detiene uno stabilimento produttivo a Capua, nei pressi di Napoli (Italia), che ha ricevuto l'autorizzazione da parte dell'EMA (European Medicines Agency) e della FDA (Food and Drug Administration) per la produzione in asepsi di farmaci ad uso iniettabile. La controllata Pierrel Pharma ha registrato e distribuisce l'anestetico dentale Orabloc® in Canada, USA, Russia ed Europa.

La società è controllata dalla Fin Posillipo con il 39% del capitale che fa riferimento a Raffaele Petrone, alle sue spalle Canio Mazzaro con il 6,7%, Rosario Bifulco con il 6% e The Tommaso Berger Trust con il 3,6%. Il 48% circa del capitale è flottante sul mercato.

Nel 2014 crescita a doppia cifra del fatturato, cala il debito. Pierrel ha riportato i risultati del 2014 che hanno mostrato:

1) ricavi netti consolidati pari a 32,6 milioni di euro, in aumento di circa il 10% rispetto al 31 dicembre 2013 quando erano pari a 29,6 milioni;

2) EBITDA negativo per 5,9 milioni di euro, di cui circa 0,6 milioni riconducibili a poste di natura non ricorrente (in significativo miglioramento di circa il 38% rispetto al 31 dicembre 2013, quando era negativo per 9,4 milioni e risultava influenzato da poste di natura non ricorrente per circa Euro 0,8 milioni);

3) EBIT negativo per 14,8 milioni, di cui 5,0 milioni per svalutazioni non ricorrenti ed 3,9 milioni per ammortamenti;

4) Risultato netto negativo per 18,1 milioni (in aumento di circa il 14% rispetto al 31 dicembre 2013 quando era negativo per 15,8 milioni);

5) Indebitamento Finanziario Netto Consolidato pari ad 27,4 milioni (in miglioramento di circa il 14,8% rispetto al 31 dicembre 2013, quando era pari ad 32,2 milioni);

6) Portafoglio ordini a livello consolidato pari a 131,0 milioni di euro (era pari a circa 142,7 milioni al 31 dicembre 2013).

Concluso con successo l'aumento di capitale. Lo scorso 17 aprile 2015 si è concluso con successo l'aumento di capitale deliberato dal Consiglio di Amministrazione della Società in parziale esercizio della delega conferita ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile dall'Assemblea Straordinaria del 12 novembre 2011, a seguito dell'integrale sottoscrizione delle n. 4.916.279 azioni Pierrel offerte, per un controvalore complessivo di Euro 3.441.395,30.

In particolare, si segnale che l'aumento di capitale è stato sottoscritto anche dagli azionisti rilevanti della Società per una quota complessivamente pari a circa il 44,2% dell'aumento e, precisamente (a) Fin Posillipo S.p.A. ha sottoscritto una quota pari al 36,5% dell'aumento di capitale, (b) Bootes S.r.l. ha sottoscritto una quota pari al 5,7% dell'aumento di capitale, e (c) Berger Trust S.r.l. ha sottoscritto una quota pari al 2,0% dell'aumento di capitale.

Piano Industriale 2015-2017. Lo scorso 13 marzo la società ha approvato i principali obiettivi economico finanziari relativi al 2015 e i nuovi obiettivi di Piano 2016-2017.

Per quanto riguarda l'anno in corso sono attesi ricavi lordi consolidati per circa 35,2 milioni rispetto agli a 39,2 milioni precedentemente stimati e comunicati al mercato, e un EBITDA consolidato negativo per circa 0,2 milioni, rispetto ad un EBITDA consolidato sostanzialmente in pareggio previsto nel piano industriale precedentemente approvato in data 29 agosto 2014.

Per l'anno 2016 sono previsti ricavi lordi consolidati per circa 44,6 milioni rispetto agli 48,7 milioni precedentemente stimati e comunicati al mercato, e un EBITDA aggregato positivo stimato in circa 5,1 milioni, in diminuzione rispetto agli Euro 5,7 milioni precedentemente previsti.

Per l'anno 2017 sono previsti ricavi lordi consolidati per circa 50,7 milioni e un EBITDA aggregato positivo per circa 7,1 milioni.

Conclusioni. Pierrel nel corso del 2014 ha completato il piano di riorganizzazione interno ed effettuato importanti investimenti di sviluppo commerciale (in gran parte spesati) con l'obiettivo di porre le basi per consolidare una crescita a doppia cifra nel periodo 2015-17 e tornare a una redditività positiva a partire dal 2016.

Ai prezzi attuali la società tratta circa a 2,1 volte le vendite 2015, valore che scende a 1,7 volte nel 2016 valore, quest'ultimo, a sconto del 40% rispetto a quello di un campione di società comparabili del settore farmaceutico che riportiamo nella tabella sottostante. Molto più elevato lo sconto rispetto a Recordati (REC.MI) che tratta rispettivamente 3,7 volte il 2015 e 3,6 volte il 2016.




Lo sconto in termini valutativi può essere solo parzialmente giustificato dal differente posizionamento di mercato e dalla ridotta capitalizzazione della società rispetto ai peers.

Da inizio anno il titolo guadagna il 21% ma rispetto al massimo del 2008 il titolo perde quasi il 90%. Crediamo quindi che esistano ulteriori spazi di rialzo rispetto ai livelli attuali mano a mano che aumenterà la visibilità sul raggiungimento degli obiettivi di Piano.

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Stranamente a chi ha redatto la scheda non è venuto nè in mente di analizzare la valutazione sulla base dei parametri standard comunemente utilizzati dell'EV/Ebitda e dell'EV/EBIT nè di almeno solo ipotizzare che l'apparente sconto rispetto al parametro del multiplo del fatturato possa essere dovuto ad una redditività negativa... :D:D:D

P.S.
Forse a B&T potrebbe venire l'orticaria a leggere del confronto con Recordati (che però ha una marginalità positiva pesantemente a doppia cifra!!)... ;)
 

TonyM

......SEMPRE AVANTI!
Quando un nipote riceve la notizia che suo nonno sta bene, e che la situazione va solo monitorata.......il nodo alla gola e la gioia sono una giusta ricompensa.....
:cinque:
 
Luci (relative) ed ombre, come era logico attendersi, dal comunicato stampa relativo alla PFN a fine aprile... :rolleyes:

La PFN migliora grazie all'aumento di capitale della capogruppo appena concluso e per l'effetto della variazione del cambio del dollaro sul debito vs Dentply, compensato solo parzialmente dalla riduzione della liquidità in cassa di TMX (che però ha ridotto leggermente lo scaduto vs fornitori). :mumble:

La crescita dei debiti tributari e previdenziali scaduti (seppur per sole poche decine di migliaia di euro) sono un chiaro sintomo della situazione permanente di stress finanziario e d'altronde con un EBITDA che continua ad essere negativo è tecnicamente impossibile generare un cash flow operativo positivo e si può dunque al limite solo ricorrere ad operazioni straordinarie (AUC) o raschiare il fondo del barile cedendo qualche asset e limitando il più possibile nuove capex... :rolleyes:

...il che sicuramente non favorisce la crescita sul lungo termine! :bye:
 

vincislato

Forumer attivo
Luci (relative) ed ombre, come era logico attendersi, dal comunicato stampa relativo alla PFN a fine aprile... :rolleyes:

La PFN migliora grazie all'aumento di capitale della capogruppo appena concluso e per l'effetto della variazione del cambio del dollaro sul debito vs Dentply, compensato solo parzialmente dalla riduzione della liquidità in cassa di TMX (che però ha ridotto leggermente lo scaduto vs fornitori). :mumble:

La crescita dei debiti tributari e previdenziali scaduti (seppur per sole poche decine di migliaia di euro) sono un chiaro sintomo della situazione permanente di stress finanziario e d'altronde con un EBITDA che continua ad essere negativo è tecnicamente impossibile generare un cash flow operativo positivo e si può dunque al limite solo ricorrere ad operazioni straordinarie (AUC) o raschiare il fondo del barile cedendo qualche asset e limitando il più possibile nuove capex... :rolleyes:

...il che sicuramente non favorisce la crescita sul lungo termine! :bye:

Vedrai che gli ultras si scatenano a sottolineare le meraviglie della situazione.....

o forse no...generalmente a quest'ora avevano già fatto decine di post...:mumble:
 

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