Pirelli colloca Tyre per valorizzarla e si mette in mostra sul listino
16/06/2006 20.30
Illustrata alla comunità milanese da Marco Tronchetti Provera l'Ipo di Pirelli Tyre, il cui debutto in Borsa è previsto per il 5 luglio.
L'operazione, che porterà 800 milioni di euro nelle casse di Pirelli e C., ha anche come scopo evidente l'estrazione di valore. L'offerta delle azioni della controllata dei pneumatici inizierà il
21 giugno per concludersi il 30 dello stesso mese e prevede il collocamento di massimo 90 milioni di azioni, pari al 35,04% del capitale.
L'intervallo di valorizzazione indicativa del capitale della società è compreso tra 1,9 miliardi e 2,31 miliardi di euro, pari a
un range di prezzo compreso tra 7,4 e 9 euro per azione. L'incasso per Pirelli dovrebbe essere così nell'ordine degli 800 milioni di euro. Il 25% dell'offerta globale è destinata al pubblico retail che beneficerà anche di una bonus share pari a una azione gratuita ogni 20 assegnate. Il collocamento istituzionale prevede un numero massimo di 67,5 milioni di azioni destinate sia all'estero sia all'Italia.
"I multipli impliciti sono i seguenti:
range tra 0,7 e 0,8 volte le vendite 2006, 0,6 e 0,7 volte le vendite 2007,
4,7 e 5,4 volte l'Ebitda 2006,
4,5 e 5,2 volte l'Ebitda 2007",
ha osservato un analista di una primaria sim milanese che su Pirelli ha un rating di neutral e un target a 0,90 euro. "
Le valutazioni, nella parte bassa del range, sono sostanzialmente allineate ai principali competitor europei".
La quotazione di Pirelli Tyre dovrebbe avvenire il 5 luglio: "l'azienda ha prospettive interessanti, ha un brand particolarmente forte, ha fabbriche nuove in Paesi strategici. Non c'è nessuna ragione di valutare in base al trend di una settimana per decidere se quotarsi", ha detto il numero uno di Pirelli, secondo cui gli azionisti avranno possibilità di valutare con serenità che è un'azienda che guarda al futuro e ha una forte componente aciclica sia grazie alla struttura geografica sia grazie al suo mix di prodotti.
Tale operazione permetterà a Pirelli di avere sì più cassa, ma, secondo il presidente, ha anche come scopo evidente l'estrazione di valore: consente infatti maggiore valorizzazione per gli azionisti e maggiori incentivi per il management e non allunga la catena societaria.
La liquidità che Pirelli incasserà dalla quotazione della controllata verrà utilizzata per rilevare azioni Olimpia da Hopa e poi, a ottobre prossimo, dalle banche. Tronchetti ha comunque ribadito, come già in passato, che l'acquisto di tali partecipazioni, dossier sul quale "tutto procede", può avvenire "anche senza cessioni, non è una necessità, ma un'opportunità".
Infatti non c'è l'intenzione, tra l'altro, di rafforzare la presenza di Olimpia in Telecom. Nessun progetto, poi, di ingresso di nuovi soci in Olimpia. Tronchetti ha anche chiaramente menifestato l'intenzione di non investire le risorse dell'Ipo per crescere direttamente in
Telecom, di cui ha confermato l'interesse per le attività di Aol in Germania e Francia. Recentemente l'amministratore delegato, Riccardo Ruggiero, aveva già indicato l'intenzione del gruppo di rafforzarsi in Germania dove opera nella banda larga grazie all'avvenuta acquisizione di Hansenet.
Altra liquidità per il gruppo dovrebbe poi arrivare dalla dismissione di partecipazioni finanziarie non strategiche, tra cui quella in Mediobanca e in Capitalia, sia attraverso Telecom sia attraverso Pirelli, per un controvalore di 400 milioni di euro. Sulla possibilità che un ridimensionamento in Mediobanca possa corrispondere a un'uscita dal patto di Piazzetta Cuccia, Tronchetti si è limitato a replicare che: "dipende da quando venderemo". Le dismissioni, in generale, saranno infatti effettuate in proporzioni varie, massimizzando i ricavi in funzione delle condizioni di mercato.
Il titolo di Pirelli oggi è stato i riflettori proprio per il via libera di ieri all'Ipo di Tyre da parte della Consob. Infatti ha segnato una delle poche performance positive dell'S&P/Mib, con un progresso dello 0,64% a 0,689 euro. Un'altra notizia che il mercato oggi ha apprezzato è stata la cessione del 15,26% di Fc Internazionale SpA (Inter) all'attuale azionista di maggioranza (famiglia Moratti) per un corrispettivo di 13,5 milioni di euro, conservando una quota del 4,2% nel club. Anche questa operazione è rientrata nel programma di Pirelli di concentrarsi nel core business attraverso la dismissione di partecipazioni finanziarie non strategiche.
Antonella Marseglia
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