Pirelli & C (PC) Pirelli 0.57 (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
Pirelli sale in Borsa, prezzo Ipo Tyres al ribasso?

29/06/2006 10.30



Pirelli sale dello 0,52% a 0,66 euro in Borsa nonostante le indiscrezioni di stampa su una possibile riduzione del prezzo dell'Ipo di Pirelli Tyre. Gli investitori, a due giorni dalla chiusura del collocamento Pirelli Tyre, sembrano intenzionati a chiedere uno sconto per riempire il libro degli ordini. Lo scrive oggi La Repubblica secondo cui il book degli ordini sta stendando a riempirsi e molti ordini sono nella parte bassa della forchetta di prezzo, indicata a 7,4-9 euro per azione, se non addirittura al di sotto.

L'impressione di molti addetti ai lavori è che l'Ipo possa andare a buon fine solo se la società accetterà di abbassare il prezzo o di ridurre il quantitativo dei titoli posti in vendita, pari a 90 milioni di azioni. Alla base dei dubbi degli investitori il calo dei mercati e i due recenti profit warning emessi dai leader del settore pneumatici, Michelin e Bridgstone.
Per questo, scrive anche Il giornale, ieri il gruppo Pirelli ha allargato verso il basso l'intervallo di valore al quale verrà collocata sul mercato Pirelli Tyre, portando il prezzo minimo per azione a 6,6 euro dai 7,4 indicati nel prospetto (9 euro il prezzo massimo). La decisione comporta uno sconto sull'intera società fino a 200 milioni, oltre il 10% del totale.


"Avevamo già evidenziato che le valutazioni di Pirelli Tyres erano a nostro avviso eccessive e a premio sui peers", si legge nella nota di oggi di Intermonte raccolta da Mf Online. In particolare, "il nostro fair value era pari a 7,4 euro calcolato come media sulla valutazione sui peers, ovvero 7 euro, e a una valutazione basata sul Roce pari a 7,8 euro".

"Ribadiamo che Pirelli Tyres può essere interessante in sede di Ipo solo a valori inferiori a 7 euro per azione", sostengono gli analisti della sim milanese che su Pirelli & C. hanno un rating di neutral e un prezzo obiettivo a 0,77 euro. "E' comunque importante per Pirelli che l'Ipo venga effettuata a causa dell'elevato indebitamento".

E poi con il ricavato dalla vendita, Pirelli & C. conta di comprare le azioni Olimpia di Hopa e delle due banche Unicredit e Banca Intesa. In ogni caso, se questa indiscrezione risultasse confermata, l'incasso per Pirelli & C. si ridurrebbe a 600 milioni di euro, rispetto agli 810 milioni previsti con il prezzo massimo. Ricordiamo che l'offerta si chiuderà il 30 giugno e entro il 2 luglio verrà comunicato il prezzo definitivo. In questo modo Pirelli Tyre arriverà in Borsa il 5 luglio.

Francesca Gerosa
 

tontolina

Forumer storico
Tronko l'11 settembre 2006 andrà a Londra per un appuntamento con lo Squalo
che si diranno?

forse troky vuole vendere la sua partecipazione in telecom?
oppure altre schifezze?

riporto articolo interessante


http://www.soldionline.it/SOL_Editoriale.nsf/alldocs/BBCB23262594EC64C12571C700532631/


Pirelli & C.: fine della discesa?
di Michele Pezzinga
31 luglio 2006 16.00


Il mese scorso avevamo segnalato Banca Popolare Italiana e Pirelli & C come due storie fino ad allora caratterizzate da scarsa fortuna borsistica, ma le cui prospettive avrebbero potuto iniziare a divergere nettamente.

Entrambe le realtà avevano infatti in comune passati errori di gestione, principalmente legati ad acquisizioni troppo dispendiose, che nel caso della prima, con la tentata scalata ad Antonveneta si stava addirittura ponendo a rischio la tenuta finanziaria dell’istituto: a quel punto il mercato (meglio sarebbe riconoscere, però, la magistratura…) è corso ai ripari, imponendo nuovi vertici, un drastico cambiamento di rotta nelle strategie ed un piano di rilancio imperniato sulla robusta ricapitalizzazione appena conclusa. Nonostante ciò, rimane il dubbio che la banca sia in grado di potersi mantenere autonoma: ed è sul passaggio del controllo, con i relativi benefici per gli azionisti coinvolti, che ora si sta finalmente scommettendo. Nel caso di Pirelli & C, invece, al grave errore strategico iniziale – l’ingresso a prezzi assolutamente spropositati in un settore, le telecomunicazioni, che stava già perdendo appeal sull’onda della maggiore concorrenza e dei cambiamenti tecnologi in atto, soprattutto nel comparto degli ex-monopolisti, e si preparava a subire gli effetti di un ulteriore re-rating da parte del mercato – hanno fatto seguito ulteriori acquisti di azioni Telecom in una continua media al ribasso che tuttavia ha solo potuto ridurre gli elevati prezzi di carico iniziali, senza produrre alcun cambiamento di rotta.

Si è così così avuta una progressiva e continua perdita di valore del titolo, le cui quotazioni in questi ultimi 5 anni, dopo l’operazione Olivetti-Telecom, si sono più che dimezzate, laddove gli indici di mercato hanno alla fine messo a segno un +4%. I minimi del 2003 di Pirelli & C, nell’area €0,50, non sono in prospettiva così lontani, a giudicare dalla caduta del 15% registrata solo in questi ultimi sette mesi; sempre in termini comparativi, dai minimi di tre anni fa gli indici di mercato sono oramai quasi raddoppiati. Attraverso Olimpia, che dopo la concordata uscita di Hopa e delle due banche azioniste sarà controllata all’80%, Pirelli & C detiene il 18% del capitale ordinario di Telecom, percentuale che sfiora il 20% aggiungendo le azioni direttamente in mano alla holding; e dopo un’altra svalutazione di quaranta centesimi effettuata nel 2005, il prezzo di carico di quel 18% in mano ad Olimpia è ancora posizionato a quota €4,63, il 120% in più rispetto alle attuali quotazioni di mercato. Purtroppo la discesa delle azioni Telecom non sembra essersi arrestata e continua ad erodere il valore di Pirelli & C, rendendo vani gli ulteriori acquisti a prezzi cedenti; a giudicare dal difficile momento attraversato da tutti gli operatori ex monopolistici europei, sarebbe già un buon risultato immaginare che il valore di Telecom si stabilizzi attorno a questi livelli, per tentare un qualche recupero, anziché continuare a scendere sull’onda di una crescita più stentata e di una sempre maggiore concorrenza da parte dei nuovi entranti. La vera speranza per gli azionisti della holding finanziaria a questo punto è che il pacchetto strategico di Telecom venga ceduto, e con un congruo premio rispetto alle sue depresse quotazioni di mercato. Difficile però che ciò avvenga ai €4,23 euro di carico; un premio del 50% sulle quotazioni correnti (dunque intorno a €3,20) sarebbe più ragionevole, e avrebbe comunque un impatto significativo sul Net Asset Value della holding, facendolo rimbalzare di quasi il 60% rispetto al suo livello attuale, calcolato sulla base dei valori di mercato di Telecom. A causa dell’effetto leva, infatti, le variazioni di prezzo di Telecom hanno un impatto maggiore (intorno a 1,2 volte in questa situazione) sul valore implicito della holding.

Recentemente hanno comunque pesato su Pirelli & C anche l’incidente di percorso che ha colpito le società immobiliari, e tra queste anche la controllata Pirelli RE, che sulla contestata proposta del Governo ha ceduto quasi un quinto del suo valore, e il non facile momento del settore pneumatici, che, complici condizioni di mercato non più così favorevoli, ha impedito la quotazione in Borsa della controllata Tyre. Un pacchetto del 38,9% del suo capitale è stato comunque ceduto ad un pool di banche, che punteranno ad un suo collocamento in tempi migliori, ma i prezzi della transazione sono apparsi sacrificati – in linea con i minimi del range ipotizzato per l’IPO - e corrispondono a €1,9 mld di valutazione complessiva per Pirelli Tyre, contro stime preliminari inizialmente posizionate intorno ai €3 mld. Non c’è pertanto da stupirsi se, anche a causa di quest’altro evento sfavorevole, attualmente l’intera Pirelli & C capitalizzi poco più di €3,5 mld soltanto, peraltro a premio rispetto ad un Valore Netto dell’Attivo molto conservativo calcolato attribuendo all’intera Tyre un valore in linea con quello espresso dalla recente transazione e a Telecom i prezzi di mercato.
Quanto al debito, includendo anche l’effetto del riacquisto delle quote di Olimpia, dovrebbe alla fine collocarsi tra gli attuali €1,6 ed i €2 mld, a seguito dell’introito della quota di Pirelli Tyre e della cessione di buona parte del portafoglio partecipazioni non strategiche (tra cui spiccano principalmente quelle in Mediobanca e Capitalia). Nulla di allarmante, ma occorre ricordarsi che un altro eventuale 10% di perdita di valore per Telecom avrebbe un impatto di circa €450 mln sul NAV di Pirelli, e presumibilmente anche sulla sua capitalizzazione di Borsa.

Gli azionisti di minoranza non sono certo soddisfatti dell’andamento del titolo dopo l’operazione Olivetti-Telecom. Ma al contrario che nel caso di una BPI, qui il controllo del gruppo è relativamente blindato (salvo immaginare un’improbabile rottura del patto che unisce Camfin ad una serie di alleati, tra cui Mediobanca, Generali e Fondiaria, oltre ai Benetton di Edizione già presenti nell’azionariato di Olimpia, nell’assicurarsi il controllo su Pirelli & C.). Non resta loro quindi che rassegnarsi, sperando che prima o poi maturino i tempi e le modalità di uscita da Telecom, e possano così recuperare parte delle perdite. Una simile operazione non è però così agevole: una cessione ad operatori esteri incontrerà seri ostacoli di natura politica, mentre il momento non favorevole del comparto potrebbe limitare le pretese di Pirelli & C. Una richiesta troppo onerosa per il pacchetto in mano a Olimpia, magari a prezzi più che doppi rispetto a quelli correnti, seppur in linea con quelli di carico già svalutati, aumenterebbe infatti l’incentivo ad aggirare tale quota, per puntare direttamente alla maggioranza in Telecom attraverso un’offerta sul mercato sul 60% del suo capitale. Olimpia a quel punto potrebbe non essere in grado di contrastare una simile offerta e il valore del suo pacchetto di maggioranza relativa in larga misura sfumerebbe. In attesa di possibili sviluppi su questo fronte, il titolo Telecom potrebbe però perdere ancora terreno, anche a seguito degli arbitraggi che puntano ad un riposizionamento proprio nella holding Pirelli & C, dato il suo maggior valore strategico. La discesa della controllata finirebbe così per riflettersi anche sulla holding, in una rincorsa destinata a prolungare nel tempo le sofferenze per gli azionisti. Anche perché qui, al contrario delle public companies, al limite anche nel caso delle stesse banche popolari cooperative, non può essere di sicuro il mercato ad intervenire, accelerando un auspicato, radicale cambiamento di rotta.




http://blog.soldionline.it/
 
DEVO RINGRAZIARE UN AMICO DEL FORUM CHE MI HA APERTO GLI OCCHI E MI HA DETTO DI CAMBIARE TELECOM CON PIRELLI E LO RINGRAZIO, PRIMA PARTE IL CONTROLLORE E POI FORSE TELECOM,ANZI PENSO CHE QUESTO FINCHè C'è TRONCHETTI NON SUPERA CERTAMENTE I 2,28
 

Fernando'S

Forumer storico
Fernando'S ha scritto:
pirelli raggiunge un bel ritracciamento profondo

solitamente è un'area target per i compratori che amano anticipare :)

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eccellente reazione di pirelli nell'area indicata :D

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Fernando'S

Forumer storico
ipman ha scritto:
dove potrebbero arrivare secondo i grafici e secondo te ...io ne ho 5000
se il max fatto è una 1 o A il minimo fatto è una onda 2 o B la prox onda amaranto sarà una 3 o C
vedi target possibili sul grafico

X gastone: ..ti ci metti pure TU ? :)

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