Telecom War/
Passa il piano di Rossi e Buora. Pirelli a picco in borsa
Venerdí 09.03.2007 11:38
http://canali.libero.it/affaritaliani/economia/pianotelecom0903.html
Tronchetti Provera e Rossi
La spaccatura tra Tronchetti Provera e Guido Rossi, ovvero tra il primo azionista (Pirelli & C.) e il presidente di Telecom Italia, è ormai completa e, salvo clamorosi e improbabili colpi di scena, insanabile. Ma se questa novità era nell’aria, l’esito del lungo e burrascoso Cda di ieri ha per certi versi del clamoroso. A difendere la strategia di Tronchetti Provera, infatti, sono rimasti solo i due “pretoriani” di Pirelli in consiglio,
Carlo Puri Negri e Massimo Moratti, oltre a Pasquale Pistorio, ex numero uno di Stmicroelectronics ed eletto come consigliere “indipendente” ma da sempre vicino a Tronchetti,
che si sono astenuti al momento della votazione sul piano industriale, che oggi verrà presentato ufficialmente alla comunità finanziaria riunita a Milano.
LEGGI IL PIANO TELECOM INTERGRALE:
http://canali.libero.it/affaritaliani/upload/CS/CSPiano.pdf
I colloqui tra Telecom e Telefonica sono stati momentaneamente interrotti, ma riprenderanno tra un paio di settimane. Lo ha affermato il presidente di Telecom, Guido Rossi, secondo cui l'interruzione dei colloqui tra Telefonica e Olimpia "non ha a che vedere con Telecom". Nei mesi scorsi, ha detto Rossi, "abbiamo iniziato un giro di consultazioni preliminari con Telefonica, visto il profilo complementare dei nostri gruppi.
Hanno invece approvato il piano di Rossi, che prevede 1,5 miliardi di investimenti nel triennio 2007-2009, cessioni di attività “non strategiche” per 1 miliardo di euro, una crescita del fatturato almeno dell’1%-2% annuo e un lieve calo dei margini, e che pare prefigurare una public company delle telecomunicazioni (operazione che godrebbe dell’appoggio di Palazzo Chigi), anzitutto Carlo Buora, che dopo trent’anni di carriera in Pirelli pochi mesi fa fece “l’ardua scelta” di lasciare il Cda della società di Tronchetti per restare vicepresidente di Telecom Italia, non senza suscitare qualche dietrologia (si disse che Buora avrebbe continuato a rappresentare Pirelli anche dopo che ogni legame formale era stato reciso).
Con Buora si è inoltre schierato Gilberto Benetton, oltre a tutti gli altri consiglieri. E visto che i Benetton sono soci al 20% in Olimpia (che di Telecom Italia controlla il 18% e in cui pare per ora congelato l’ingresso di Telefonica) non sono da escludere ulteriori sviluppi. Ad esempio, come si sussurra, l’ingresso in Olimpia di una cordata di operatori finanziari italiani (si parla di Mediobanca, Fondo Clessidra, Capitalia, Unicredit e Generali e da alcune Fondazioni). Una manovra che ridurrebbe gli spazi per un’alleanza Telecom-Telefonica, anche se su questo punto i contendenti paiono aver raggiunto un armistizio rinviando ogni decisione definitiva.
In attesa di capirne di più, il mercato non sembra entusiasta dei numeri presentati ieri da Telecom Italia:
il 2006 si è chiuso infatti con un fatturato in crescita del 4,5% a 31,3 miliardi di euro, grazie in particolare al contributo delle attività brasiliane.
L’Ebitda è salito del 2,7% a 12,9 miliardi di euro, risultando tuttavia inferiore al consensus,
mentre l’utile netto è calato del 6,3% a 3 miliardi
e l’indebitamento netto si è ridotto a fine anno a 37,3 miliardi di euro.
Fermo sui livelli dell’anno precedente il dividendo: 14 centesimi per le azioni ordinarie e 15,1 centesimi per le azioni di risparmio.
Numeri come detto che non entusiasmano, tanto che dopo la prima mezzora di scambi il titolo cede attorno all’1,5% scivolando sui 2,125 euro.
Peggio fa Pirelli. Il titolo scende del 3,33% a 0,753. Due i motivi del ribasso: il primo legato al ribasso di Telecom di cui Pirelli è azionista indiretto, il secondo motivo riguarda l'annunciata riduzione del pay-out della società guidata da Rossi all'80%/85% dall'attuale 90%. Nei fatti Olimpia che ieri ha svalutato la partecipazione in Telecom Italia a 3 euro, rischia di ricevere un minore flusso di dividendi con cui ripagare il proprio debito.
Luca Spoldi
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