Quando guardiamo un manufatto considerandolo e valutandolo come opera d'arte,
automaticamente sottendiamo che vi sia un'identità, un io che l'ha creata. Infatti tale azione è proprio sottintesa nella definizione di opera artistica. Persino il religioso, quando afferma che il creato è una grande opera d'arte, intende in tal modo evidenziare l'identità del dio che l'ha composta.
Ma non sempre noi possiamo sapere chi o che cosa vi è dietro all'opera. Anzi, al limite non vogliamo nemmeno saperlo: dobbiamo percepirlo dall'opera stessa.
In tal modo possiamo osservare qualunque oggetto, anche una pietra, e valutarne l'artisticità. Normalmente però la pietra non ci apparirà come oggetto artistico (bello sì, ma è altra cosa), perché non percepiamo l'uomo che vi starebbe dietro. Viceversa, anche manufatti creati dall'uomo, in difetto di "immissione dell'io" (non so ora come chiamare la cosa) si porranno, dal punto di vista dell'arte, a un certo punto della scala, per cui lo schermo del computer è bello e lievemente artistico, un Tiziano è altamente artistico e un muro titnteggiato di bianco sarà a livello quasi zero, non è che l'imbianchino ci abbia impegnato la sua identità per creare un prodotto
artistico bensì solo un prodotto
adeguato alla richiesta, artigianale, in questo caso.
Certo che il livello dipenderà [anche] dall'intenzione dell'autore, dal suo volere fare arte [se ci riesce]. Ma io non ho proprio bisogno di sapere tutto ciò: posso bellamente ignorare le intenzioni del creatore e vedere solo se il risultato mi sconfinfera. Se sento la presenza di quell'io, se apprezzo sul piano artistico come lui abbia creato ecc.
Da questo punto di vista la tua domanda ha come risposta solo teorica "no", come situazione reale "probabilmente no", come corretto giudizio "non me ne cale, come non me ne cale se l'autore sia uomo o donna, anziano o giovane"
Perché lo stesso problema si porrebbe per un dipinto prodotto da un bambino di tre anni. Sì, carino il marmocchio, quanta buona volontà, uh, sarà un genio ecc, però intanto il suo pastrocchio ad olio io lo vedo e lo giudico con il metro dell'arte, e allora ben difficilmente sarà soddisfacente, se non altro perché a tre anni l'io è ancora a livello quasi zero.
E' quello che io chiamo guardare dall'alto [cioè valutare dal punto di vista dell'arte, criticare confrontando con i massimi autori, poi magari scendendo ...] ovvero guardare dal basso [cioè valutare in positivo la strada percorsa, apprezzare lo sforzo, porsi come un educatore].
Se ci pensi, infine, il problema è simile a quello del giudizio sul quadro creato da una scimmia.