Politiche e tecniche agrarie-forestali, andamento delle strong commodity

Qua intanto c'e' una tabella :: INAPICOLTURA :: che e' la stessa che trovo su un testo universitario ripubblicato nel 2010 con aggiornamenti (quindi dovrebbe essere aggiornata); qua si parla di fitofarmaci in generale e relativa pericolosita'. Mi studio bene il capitolo del libro, chiedo informazioni a persone sicuramente preparate, poi ti faccio sapere.

titti, mi dici che la tabella è su di un libro 2010.

L'acefate è già diversi anni che come principio attivo non esisite più in italia. Ma forse in altre parti del mondo si usa ancora e quindi la ricerca ha un senso.

Aneddoto: un tale mi chiede di trovargli notizie riguardo "l'alcefate" che a dire di suo padre era un prodotto inarrivabile. Lui stesso mi dice che è stato revocato e io gli chiedo a cosa serve una ricerca di una cosa che non c'è più ma mi sovviene il dubbio che forse voleva mettermi alla prova.
Niente, ma quando mi davo per arreso in un dispensario di prodotti revocati comparve per l'appunto l'acefate, lui aveva sbagliato pronuncia, sgrunt!
Detto così capisco che non faccia ridere, son però storie di vita vissuta da ricordare col sorriso.
per diritto di cronaca era un PF impiegato in orticoltura.

Della tabella mi ha colpito che l'imidacloprid sia classificato come medio. Il seme di mais era trattato con "gaucho TM" un PF a base di imidacloprid al 30.7%. Ricorodo che i PF per uso fogliare anzichè conciante in commercio hanno un tenore del 16.5, vado a memoria perdonate qualche leggera inesattezza

Non ho visto il thiametoxan che ha le stesse caratteristiche ma che sta soppiantando l'imidacloprid, ma a me pare la stessa minestra anche se non ho raffrontato le schede di sicurezza.

continua....

Il libro e' del 2004, ripubblicato nel 2010 con aggiornamenti, non ero affatto sicura che quella dabella fosse aggiornata, infatti ho detto dovrebbe. Ti faro' sapere.... intanto grazie per l'opportunita' di approfondire :)- ... per i neonicotinoidi.... non e' mica detto che applichino la moratoria anche il prossimo anno. C'e' la proroga della sospensione cautelativa fino a ...dicembre 2011 :-?:-? Ma tu ... li usi? (nel senso: li useresti? ti servirebbero?) o e' solo per sapere? :):)
 
Api & Seminatrici Mais

In effetti sia parlando della leonardite sia parlando della concia del mais ho dimenticao di dire la concausa del problema dei neonicotinoidi.

In effetti i più accorti si saranno chiesti: Ma come fanno le api ad entrare in contatto col veleno del seme se questo sta sotto terra?

In una seminatrice tradizionale il seme dalla tramoggia cadrebbe in un disco calibrato e poi nella calcola che postcede lo staffone aprisolco e quindi ricoperto.
Si otterrebbe una distribuzione del seme alquanto imprecisa e per questo le seminatrici son diventate pneumatiche prima per il mais ormai da decenni poi per le altre colture, perfino nel grano che di precisione ne richiede poca, ovviamente riferita a quella di altri semi.

Il seme in tramoggia non cade più nel disco, la funzione non è più assecondata dalla forza di gravità, ma coatta dalla depressione esercitata da un aspiratore.
I semi stanno perfettamente attaccati al disco risucchiati dai fori e staccati da un dente al momento opportuno ovviando al problema di un eventuale doppio seme o assenza dello stesso ottenendo precisione e regolarità di posa.

Voi capite che un aspiratore che tira aria da una tramoggia giocoforza da qualche altra parte deve soffiarla e questo avviene in atmosfera, aria mista particelle di concia che per quanto incollate al seme ci stanno fino ad un certo punto.
A parte le ultime due primavere che son state ventose, e da acquilonista lo so bene, a peggiorar le cose sia aggiunge anche il fatto che qui in pianura l'aria può ristagnare. Ecco perchè le api, ma anche noi, siamo soggetti a questi agenti inquinanti non desiderati.

Ma perchè non si ritorna alle seminatrici meccaniche per il mais? Credo sia la vostra domanda successiva.

Per i motivi di cui sopra, per il fatto che pur adottando nuovi sistemi progettuali per ottenere risultati soddifacenti i costi raddoppierebbero, perchè i pesi delle seminatrici aumenterebbero, perchè e molto importante una seminatrice meccanica semina neanche la metà di superficie di quello che semina una pneumatica e perchè molto ma molto importante gli agricoltori ed i terzisti dovrebbero sostituire le seminatrici e quindi ancora una volta una scelta che favorisce la comunità si sommerebbe ai costi di produzione e si scaricherebbe sui singoli.
 
Pratiche per contenimento della tossicità e attuabilità nel contesto economico

Ci sono un insieme di accorgimenti da adottare quando si usa un prodotto fitosanitario:

-per abbattere le emissioni e le contaminazioni indesiderate, con particolare riferimento alle acque permanenti dovute all'effetto deriva del vento.
-per ottenere maggiore efficacia d'azione.

L'attenzione, non certo quella degli addetti ai lavori che quando devono combattere un'avversità vorrebbero sempre il 110%, quella mediatica e quindi anche quella delle autorità si concentra prevalentemente sul primo punto.
E' assurdo come gli ambienti acquatici per certi aspetti siano (giustamente) in bocca a tutti ma per altri siano alla deriva, scusate l'inciso.
Detto ciò facciamo alcuni esempi riguardo l'efficacia.

Un esempio può essere che determinati insetticidi vanno applicati quando l'insetto è più attivo, come riportato in etichetta, quindi nelle primissime ore della giornata.
Un altro esempio è che i diserbanti fanno maggior effetto applicati con terra umida, prime ore del di o dopo deboli piogge.
Sottolineo che efficacia si traduce in meno prodotto in rapporto alla superficie.

Considerazione finale: ora, pur riconoscendo ai grandi produttori il pregio di ottimizzare e di avere un minore impatto energetico rapportato alla superficie, possono questi essere in grado di adottare massicciamente anche l'efficacia quando devono trattare svariati ettari al giorno e per più di un di?

Ecco, vi lascio con questo quesito. Se avete seguito sempre il thread avrete capito che purtroppo una verità oggettiva e forse manco condivisa non esiste a differenza dell'insindacabile successo di questo thread tecnico e fuoriluogo che è prossimo a...

...festeggiare le 6000 visite. Un sentito grazie a tutti.

ossequi
 
Ciao Zucchino! Prima di farti un sunto del cap sull'inquinamento x le api, pensavo, se il problema è come dici tu (e grazie x avermelo spiegato), non si può risolvere con dei filtri? Immagino che le particelle siano molto fini, magari si possono usare altri sistemi, magari una coppa ad una certa distanza dal punto di espulsione in modo che la dispersione venga limitata? Minchiata? :):D (perdonatenla sboccataggine)
 
Ciao Zucchino! Prima di farti un sunto del cap sull'inquinamento x le api, pensavo, se il problema è come dici tu (e grazie x avermelo spiegato), non si può risolvere con dei filtri? Immagino che le particelle siano molto fini, magari si possono usare altri sistemi, magari una coppa ad una certa distanza dal punto di espulsione in modo che la dispersione venga limitata? Minchiata? :):D (perdonatenla sboccataggine)

Non è possibile sia per come dicevi la microdimensione delle particelle sia per i problemi aeraulici del sistema.

L'aspiratore, che descrivevo in precedenza è più propriamente un depressore e se concettualmente la cosa può sembrare simile costruttivamente non lo è.
Siccome a tal proposito non ho letto niente ma non escludo vi siano studi in tal senso sarebbe opportuno rivolgere la domanda ad un espero di ingegneria meccanica agraria.
 
Il 64% della gente diffida delle mele e della frutta troppo bella e regolare

perchè li presumono troppo trattati con pesticidi (mio Dio ho scritto pesticidi!)
La conoscenza del consumatore e la sua voglia di aprofondire su un prodotto è direttamente proporzionale alla sua complessità. Nel campo alimentare maggior attenzione viene quindi posta per i prodotti trasformati e lavorati mentre per la mela che è sempicd si ritiengono nozioni antiche ed assodate. In verità è dimostrato che le risposte vacillano quando si parla di stagionalità o oligominerali o effetti probiotici.

dopo che ho letto quanto vi ho sunto m'è venuto: E' come quando cominciarono ad andar di moda fra le donne le acconciature more capello liscio. Le prime donne che si fecero quel taglio cuccavano, quelle che arrivarono dopo passarono per allineate, le ultime quando ormai la capigliatura fu diffusissima non se le filò nessuno col pregiudizio che fossero prive di personalità.
 
Il 64% della gente diffida delle mele e della frutta troppo bella e regolare

perchè li presumono troppo trattati con pesticidi (mio Dio ho scritto pesticidi!)
La conoscenza del consumatore e la sua voglia di aprofondire su un prodotto è direttamente proporzionale alla sua complessità. Nel campo alimentare maggior attenzione viene quindi posta per i prodotti trasformati e lavorati mentre per la mela che è sempicd si ritiengono nozioni antiche ed assodate. In verità è dimostrato che le risposte vacillano quando si parla di stagionalità o oligominerali o effetti probiotici.

dopo che ho letto quanto vi ho sunto m'è venuto: E' come quando cominciarono ad andar di moda fra le donne le acconciature more capello liscio. Le prime donne che si fecero quel taglio cuccavano, quelle che arrivarono dopo passarono per allineate, le ultime quando ormai la capigliatura fu diffusissima non se le filò nessuno col pregiudizio che fossero prive di personalità.

Dimenticavo di dire che le mele sono una commodity semplice e non una strong. Il volume di mercato è di 680 mil di euro secondo solo a quello di banane.
 
Quando si decise di arare l'ovest

Sarebbe capitato a chi negl'anni dieci avesse avuto modo di passare per le smisurate praterie americane del west, d'imbattersi in batterie di trattori che trainavano aratri multivomeri che per la primavolta facevano vedere la luce a quel suolo.
Non erano come le altre macchine del periodo dei mezzi per metà caldaia per metà locomotiva, macchinosi e pachidermici ma mezzi specifici per l'agricoltura e non adattati da altre applicazioni.
Erano degli Hartt & Parr dal nome dei due fratelli che nel 1907 ebbero la straordinaria idea imprenditoriale di realizzare queste macchine di 38 litri di cilindrata, di due cilindri orrizzontali raffreddati ad olio, cambio a 3 marce più retro per una stazza di 10 tonnellate e 60 cavalli erogati, caratteristiche che insiemi alle doti di idustribbilità li resero leggendari. Se non v'è certezza su chi abbia inventato il primo trattore in assoluto ad Hartt e Parr va attribuità la paternità del termine tractor, per l'appunto come ancora oggi è inteso.
Tuttavia l'incapacità di evolversi in tempi brevi al rapido susseguirsi innovativo tecnologico decretò un rapido declino della loro industria che li portò alla chiusura.
Forse questo aggiunge ancor più blasone alla leggenda ma sta di fatto che furono protagonisti senza rivali di qualcosa di unico e irripetibile qualcosa di abberrante se vogliamo di molto discutibile ma dal fascino incommensurabile.
Relegate le popolazioni autoctone, sterminati i bisonti, allevato l'allevabile quelle terre non aspettavano che il loro destino diessere arate.

Chissà se gli uomini che pilotavano quei trattori si rendevano conto di tutto ciò, se si rendevano conto che stavano dando una svolta al mondo, una conquista nella conquista, che sensazioni avranno provato? Di onnipotenza, di progresso, di profitti? Era il 1907 da noi la zappa e poco più. Anche volendo simularle non sarebbe possibile.
 

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Chissà se gli uomini che pilotavano quei trattori si rendevano conto di tutto ciò, se si rendevano conto che stavano dando una svolta al mondo, una conquista nella conquista, che sensazioni avranno provato? Di onnipotenza, di progresso, di profitti?

O forse erano solo dei mezzi più adatti al fine, ovvero alla coltivazione. Come al giorno d'oggi, quando uno cambia la macchina e ne prende una con i vetri elettrici, ma il fine è sempre quello di andare a trovare la morosa.
 

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