beh, come si dice, "a grande richiesta" ecco la massaia di Voghera
prima di postare l'aggiornamento, però, permettetemi di riportare quello che avevo scritto "di là" anche "di qua" per permettere ai nuovi utenti di capire lo spirito di questa iniziativa.
Ecco dunque il testo originale di presentazione, al quale seguiranno le due immagini di come è variato il portafoglio della massaia nel corso di questi anni.
Il risultato di quest'anno, dopo qualche anno di sofferenze, è tutto sommato lusinghiero per una massaia : +6,5%
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Succede spesso di dover rispondere alla domanda "Che portafoglio mi consigliate?"
Di solito questa domanda arriva da persone che hanno avuto esperienze diverse, ma che comunque non amano il rischio e che tuttavia vogliono proteggere il proprio capitale (spesso frutto di una vita di risparmi) cercando anzi di farlo fruttare almeno "più dei Bot o dell'inflazione".
Di solito si danno risposte molto articolate con una diversificazione molto complessa, che sovente non risulta di facile comprensione al richiedente, e che comunque implicano un certo grado di "destrezza" nel muoversi all'interno dei mercati finanziari.
Ebbene, vorrei cercare di dare una risposta (la più semplice possibile) a questo quesito, immaginando di avere di fronte una persona che non vuole perdere il proprio tempo a studiare o a seguire le vicende legate a parametri economico-finanziari, che possono risultare per lui astrusi.
Vi prego di seguire il mio ragionamento, per una eventuale discussione in merito.
Prima di tutto occorre stabilire la ripartizione tra parte azionaria e parte obbligazionaria.
Per un portafoglio con rischio basso, io direi 10% azionaria e 90% obbligazionaria
All'interno della componente azionaria, occorre adesso scegliere lo strumento ideale, quello che implica meno competenze e che diversifichi meglio il rischio. Penso che un buon fondo azionario internazionale possa rispondere ai requisiti.
Con questo strumento non si frammenta troppo il capitale, e lo stesso risulta diversificato nelle diverse aree geografiche.
All'interno della componente obbligazionaria, occorre fare una distribuzione sulla base della durata.
Io proporrei :
- 20% in durata lunga : esempio 20 anni o più (che serva per bilanciare la parte azionaria del 10%)
- 15% in durata breve - diciamo 1 anno (es Bot) per poter avere un certo grado di liquidità e comunque per poter avere una rotazione del portafoglio sufficiente da poter essere reinvestita ogni anno sulla base delle nuove condizioni di mercato
- 30% in durata media-breve : esempio 5 anni
- 25% in durata media-lunga : esempio 10 anni
Una volta stabilito questa ripartizione, occorre scegliere gli strumenti più adatti.
Per un investitore con scarse conoscenze, bisogna affidarsi ai titoli di stato : sono liquidi e danno più sicurezza.
Ho immaginato di avere a disposizione un capitale di partenza di 100.000 euro e di iniziare questo investimento verso la fine del 2000, diciamo al 31/12/2000, e per questo gli strumenti scelti sono stati
Fondo azionario internazionale - Anima Az Int
Obbligazione di breve durata : Bot 1 anno
Obbligazione di durata medio-breve : Btp 1/11/2006
Obbligazione di durata medio-lunga : Btp 1/11/2010
Obbligazione di durata lunga : Btp 1/11/2023
Dopo di che ho iniziato una simulazione, per vedere quale rendimento avrebbe dato un portafoglio simile al passare degli anni.
Ho preso in esame tutti gli anni che vanno , appunto, dal 2001 fino al 2005.
I rendimenti ottenuti non sono del tutto disdicevoli, anzi possiamo dire di aver centrato il target di una resa maggiore del Bot in ogni annata, pur senza particolari operazioni di vendita/acquisto o esposizione ad un rischio non sopportabile.
Unica operazione eseguita è l'acquisto del Bot alla sua scadenza includendo anche le cedole maturate nell'annata, aumentando così il suo valore nominale.
La "strategia" che sta dietro a questo portafoglio è la seguente:
Parte azionaria e parte obbligazionaria lunga devono essere presenti , in rapporto di 1 a 2 in modo che eventuali annate disgraziate dell'uno possano essere assorbite dall'altro (di solito sono in controfase, anche se non sempre)
Le cedole maturate nel corso dell'anno vengono reinvestite in liquidità (bot) nell'anno successivo.
Nell'annata in cui è prevista nell'anno successivo la scadenza del primo btp (quello di durata medio-breve) non si reinveste nel Bot ma in un titolo decennale, in modo che il portafoglio abbia sempre una certa ripartizione nelle durate.
Caratteristiche del portafoglio: pochi strumenti, di facile comprensione e di facile valorizzazione.
Ho inserito tutti i valori fino al 31/12/2005, adesso attendiamo la fine del 2006 per vedere come si comporterà anche quest'anno, ma comunque io direi che, per un investitore dalla caratteristiche sopra citate, possano essere dei rendimenti più che buoni.
Voi che ne pensate?
Saluti
maino
ps: i valori usati nella simulazione, sono valori "circa" nel senso che a volte non sono riuscito a trovare i valori dei titoli esattamente di quel giorno, ma di qualche giorno prima o dopo. Non sono state incluse le commissioni. I valori dei btp del 31/12/2004 sono stati ricavati da una estrapolazione, perchè non recuperabili dirattemente dal sito della borsa italiana. Al di là di certe possibili ed eventuali inesattezze nei valori, quello che è più importante è discutere il risultato macro.