Portogallo vara altre misure anti deficit, euro sotto 1,26
13/05/2010
Euro ancora in netta difficoltà a causa dei rinnovati timori circa lo stato dell'economia e la crisi dei conti pubblici che sta interessando i membri dell'Eurozona. Un quadro che sta spingendo gli investitori verso la valuta rifugio per eccellenza, il dollaro. Al momento la divisa unica europea è scambiata 1,255 dollari, dopo essere però scivolata fino a 1,254 e aver toccato la scorsa settimana il minimo da 14 mesi in area 1,2500.
Una reazione all'annuncio di un piano di austerity anche da parte del Portogallo dopo i drastici tagli illustrati ieri dal Governo spagnolo. Aumento straordinario delle tasse fino all'1,5%, aumento di un punto dell'Iva e tassa aggiuntiva del 2,5% sugli utili di grandi imprese e banche. In questo modo, il governo conta di accrescere i tagli e abbassare già da quest'anno il rapporto deficit/pil al 7,3%, secondo quanto ha spiegato il ministro portoghese, Jose Socrates.
La nuova manovra di austerità dovrebbe consentire per il 2011 un'ulteriore riduzione del deficit/pil al 4,6% contro il 6,6% inizialmente previsto. "Queste misure", ha detto Socrates, "sono cruciali per ristabilire la fiducia e la sicurezza finanziaria per l'economia". Tagli del 5% sono poi in arrivo per gli stipendi dei top manager del settore pubblico e per i politici.
Il mercato avverte in pratica che il pericolo di un contagio della crisi che ha travolto la Grecia per il momento è solo stato stemperato, grazie al piano Ue-Fmi messo a punto lo scorso week end, e gli investitori faticano a ritornare su valute rischiose come è appunto percepito l'euro in questa fase.
Il recupero dell'euro sarà quindi probabilmente limitato, spiegano gli operatori, in quanto ogni apprezzamento della valuta verrà sfruttato per vendere e realizzare qualche profitto. Per il direttore del centro studi di Confindustria, Luca Paolazzi, l'attuale livello della moneta unica non è lontano dal punto di equilibrio.
Comunque l'esperto non pensa che l'Italia dovrà mettere in campo un piano di austerity come quello annunciato ieri dalla Spagna per scoraggiare attacchi del mercato contro il suo debito sovrano ma avverte che la strada da percorrere è comunque impegnativa: "La situazione dei conti pubblici dell'Italia è migliore. Ma in ogni caso dovremo ridurre il nostro deficit da qui al 2020 di cinque punti di Pil".
Francesca Gerosa
(MFonline)