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Crisi: Germania, oltre 60% tedeschi rivuole il suo marco
Sondaggio Bild, dopo crisi finanziaria si teme calo tenore vita

(ANSA) - BERLINO, 29 MAG -Oltre il 60% degli elettori tedeschi rivuole il Marco dopo l'indebolimento dell'euro provocato dalla crisi. Cosi' un sondaggio della Bild.L'indebolimento dell' euro e la crisi degli ultimi mesi hanno privato i cittadini di molte illusioni.Un altro sondaggio della Infratest-Dimap, indica che piu' della meta' degli elettori teme un calo del tenore di vita nei prossimi anni e i 2/3 teme per i propri risparmi. Per il 75% degli intervistati il peggio deve ancora venire.
 
Alert: CDS Italia ai nuovi massimi: il paese e' sotto attacco
Il credit default swap sulla Repubblica Italiana subisce i blitz della speculazione e sale al nuovo top storico. E' la mancanza di fiducia dei mercati nel governo Berlusconi, dopo le tensioni tra premier e il ministro dell'Economia Tremonti sulla manovra (che non affronta i problemi strutturali del paese). La bocciatura non e' politica, "it's the economy, stupid".







Il credit default swap sulla Repubblica Italiana sta subendo gli attacchi della speculazione mondiale ed e' salito a un nuovo record assoluto. Secondo gli operatori, e' segno della mancanza di fiducia dei mercati nel governo Berlusconi, sopratutto alla luce delle tensioni tra il premier e il ministro dell'Economia Tremonti seguite la settimana scorsa al varo della manovra.
Per gli aggiornamenti sui prezzi dei CDS Italia CLICCA QUI. Ai prezzi attuali del CDS Italia cio' significa che per assicurare $10 milioni di debito italiano contro un eventuale default del nostro paese (e' come un'assicurazione) gli investitori istituzionali sono disposti a pagare una cifra molto piu' alta rispetto a ieri.

La speculazione ha preso di mira l'Italia perche' e' uno degli anelli deboli del sistema euro. Che si tratti in modo specifico di un blitz concertato lo dimostra il fatto che gli hedge funds e le grandi banche internazionali stanno colpendo solo i paesi facenti parte del gruppo PIIGS/"Club Med", di cui noi purtroppo siamo soci onorari, lasciando tranquilli gli altri. La conferma: mentre il CDS Italia ha toccato in queste ore il nuovo top storico, i CDS di Germania e Francia sono assolutamente invariati e quello della Spagna viaggia solo di pochi punti sopra al CDS Italia.

Ci sono segni che la speculazione internazionale stia attaccando a livello globale altri paesi gravati da crisi fiscali. Oggi sono in forte rialzo anche i CDS di alcune nazioni asiatiche, con in prima linea la Corea. Nel frattempo nella tenaglia c'e' come sempre l'euro, i cui futures a Chicago sono al centro di un'attivita' frenetica di scambi, con alta volatilita' e sbalzi, ma tendenza al ribasso.
 
be' adesso ho la prova definitiva del perche' attaccano l ' euro :


CRISI: IRAN, BANCA CENTRALE VENDERA' 45 MILIARDI DI EURO

(AGI) - Teheran - La banca centrale dell'Iran vendera' 45 miliardi delle sue riserve valutarie in euro. Lo rende noto la tv di stato Press Tv, la quale aggiunge che l'istituto al posto della valuta in euro acquistera' dollari e oro. .
 
Borsa, S&P 500: «In arrivo un capitombolo da -57% a quota 450 ai livelli dell' 82»



Altro che paragone con la crisi giapponese. Gli Stati Uniti versano in acque ben peggiori. La riprova avverra' tra qualche mese, quando l'ISM manifatturiero scendera' sotto i 50 punti, segno di recessione. L'analisi di Albert Edwards (Société Générale). Si consiglia ad un pubblico maturo.

Non e' la prima volta che alcuni economisti dicono di intravedere per gli Stati Uniti lo spettro della crisi con cui ancora il Giappone si trova a dover fare i conti dopo due decenni. Ma forse mai nessuno si era spinto oltre dicendo che quanto toccato a Tokyo e dintorni non e' stato nulla rispetto a quanto accadra' agli Usa.

A tracciare questo quadro tutt'altro che entusiasmante e' Albert Edwards, global strategist della divisione Corporate & Investment Banking di Société Générale, che previde agli atti ha la corretta previsione della crisi asiatica del 1998. Dal suo ufficio di Londra, dove lavora, Edwards ha lanciato una previsione che sfida quella dei money manager piu' ribassisti di Wall Street: "L'S&P 500 potrebbe capitombolare fino a quota 450 punti, cioe' al livello del 1982". Rispetto ai valori attuali significa un ritracciamento del 57% circa. Perche? "Gli Stati Uniti si trovano in una situazione molto molto peggiore di quella verificatasi in Giappone".

"Il mercato orso non ha ancora raggiunto la fine. E' da tempo che sosteniamo che il processo di sgonfiamento di bolle (de-bubbling) giungera' a conclusione solo quando i prezzi sull'azionario saranno di nuovo economici", ha spiegato lo strategist.

Secondo Edwards, "fino a quando prevale il mantra "Bond a ogni prezzo" su quello "Azioni nel lungo periodo", non arriveremo "alla fine del nostro viaggio nell'Era Glaciale".

Secondo l'analista di Société Générale, i rendimenti dei Titoli di Stato americani a 10 anni potrebbero scivolare nell'intervallo 1.5-2%. Quello del Bund tedesco e' previsto scenda sotto l'1.5% mentre l'equivalente inglese sotto il 2%.

"L'azionario continua a soffrire dell'abbondante tornata di dati macroeconomici deludenti. Ci aspettiamo che i listini possano cadere come farebbe una casa di carta e cio' accadra' nei prossimi mesi quando l'ISM manifatturiero si portera' sotto il livello di 50, rotto il quale si entra in territorio di recessione", ha concluso Edwards. L'ultimo dato disponibile, quello di luglio, si e' attestato a 55.
 
ASCA-AFP) - Bruxelles, 5 ott - L'Unione Europea ha chiesto al premier cinese Wen Jiabao di agire e rivalutare lo yuan. Lo hanno annunciato il presidente dell'Ue, Herman Van Rompuy, ed il capo della Commissione, Jose Manuel Barroso, in una nota congiunta diffusa al termine di un vertice a Bruxelles di circa tre ore che ha vissuto anche momenti di tensione. ''Abbiamo sottolineato - spiegano - che sono essenziali riforme strutturali sia in Europa che in Cina rilevando in questo ambito il ruolo di tassi di cambio appropropriati''. ''Abbiamo sottolineato anche l'importanza di bilanciare la crescita globale e ridurre gli squilibri'' hanno aggiunto i due leader europei. Una fonte dell'Unione ha riferito all'AFP che gli sforzi compiuti per cercare di allentare la politica di indebolimento dello yuan nei confronti del dollaro, mentre l'euro tocca nuovi massimi, sono stati vani. ''Abbiamo messo le nostre carte sul tavolo - riferisce la fonte - ci siamo ascoltati e abbiamo cercato di stabilire un qualche dialogo nella sfera economica. Ma non e' stato un vertice facile''. Poche ore prima lo stesso premier cinese aveva ammonito i leader europei ''a non prendere parte al coro che fa pressioni sulla Cina per rivalutare lo yuan''. Un suo apprezzamento, secondo Wen Jiabao ''causerebbe il fallimento di molte aziende cinesi, facendo perdere posti di lavoro e causando disordini sociali''. I risultati del summit sono stati chiari quando Wen Jiabao ha lasciato l'incontro senza fare dichiarazioni e quando e' stata cancellata la prevista conferenza stampa di chiusura.
 

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