Lettera aperta al Capo del Governo On. Prof. Mario Monti
Lo sa che le PMI, ovvero Piccole – Medie Aziende non riescono ad ottenere crediti dalle banche, il che impedisce loro la ripresa produttiva? Non solo, la maggior parte di loro si trova sovente a implorare crediti, liquidità per pagare le tasse, gli oneri sociali o fare le paghe. E trova soltanto dinieghi. Un dramma e alcuni ricorrono al suicidio, mentre a voi interessa solo la poltrona. Ed è questo che ci ha portato alla paralisi. Quindi, invece della ripresa, assistiamo alle chiusure a catena. Il dramma è nazionale, semplicemente spaventoso per chi lo vive. E voi tutti, agglomerato governativo inerte, incapace e inaffidabile non vi vergognate! Attenzione! E’ accaduto recentemente che la BCE, Banca Centrale Europea abbia dato 200 miliardi alle banche italiane e il governo non ha mosso un dito per distribuire almeno 100 di quei miliardi alle PMI, per farle finalmente ripartire, facilitando in tal maniera, la ripresa produttiva industriale in tutto il Paese. Ma Lei, presidente, amico delle banche, invece che risollevare le PMI, ha indotto le banche stesse, gratificate dalla BCE, e da uomini come Lei, ad acquistare i 200 miliardi di Bot, consentendo alle stesse, un immediato profitto, e mandando a remengo quelle aziende che, dalle banche non hanno avuto più alcun credito da oltre un anno e chiudono a decine di migliaia, una dopo l’altra con casi drammatici. La richiesta attesa porterà soltanto molti alla disperazione, altri alla conclusione dell’esistenza . Il guaio del nostro Paese è anche il fatto che ora si trova davanti ad un risultato elettorale in cui nessuno riesce da solo a formare un governo e la possibilità di unirsi, che dovrebbe prevalere sugli interessi di bottega, diventa remota e suscita titubanze incomprensibili per il bene di tutti i cittadini. Significa che anche i nuovi eletti, tra i quali l’esercito dei contestatori grillini, a fronte della decisione attesa, invece che unirsi e formare un governo forte per il bene dell’Italia, al di sopra delle solite diatribe, i protagonisti restano nel limbo tirando in ballo questioni di lana caprina, ovvero il nulla fatto verbo. Cosicchè andremo ad una nuova conta elettorale (ma il Paese non può aspettare !) che fra l’altro ci costerà altri 600 milioni, che non abbiamo. Il Paese non può aspettare, i parlamentari che si gingillano, e non si vergognano. Ecco perchè noi invochiamo una bella rivoluzione per mandarli tutti a lavorare, a pedate nel di dietro!
Italo Tassinari