Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. . Dovresti aggiornarlo oppure usarne uno alternativo, moderno e sicuro.
PRATICARE LA CyCLETTE, E' COME FARE SURF IN UNA JACUZZI (Didier Tronchet)
torino 1936 Syadium
Adesso ci sta il politecnico
Era lo stadio più grande d'italia
Stadium 1911, una follia torinese
zoom
zoom
Il più grande stadio d'Italia, e forse del mondo, fu costruito a Torino nell'area dell'ex piazza d'Armi, dove oggi sorge il Politecnico: l'ingresso principale era posto su corso Vinzaglio, oggi corso Duca degli Abruzzi. Lo si volle più grande addirittura di quello di Atene e di Londra. Fu progettato da Carlo Ceppi e dai suoi collaboratori architetti Vittorio Ballatore di Rosana e Ludovico Gonella. Si chiamava Stadium, occupava un'area di 100.000 metri quadrati, con 40.000 posti a sedere e 30.000 in piedi, venne inaugurato il 30 aprile del 1911 davanti ai Sovrani e a 70.000 spettatori. In stile greco-romano fu costruito in cemento armato dalla ditta Porcheddu. L'ovale misurava 361 metri di lunghezza per 204 di larghezza , circa il doppio dello "Stadio Comunale". Intorno al campo c'erano tre piste: una grande esterna da 730 metri per le gare ciclistiche, una per le corse dei cavalli e una terza di 500 metri per i podisti. Sotto le gradinate c'erano locali per buffet, spogliatoi, dormitori, sale destinate alla scherma, alla ginnastica femminile. L'opera fu totalmente finanziata da fondi privati e fu costruita in meno di un anno. Lo Stadium fu una delle follie dei torinesi durante la "Belle Epoque". Era troppo grande per le partite di calcio,infatti se ne disputarono poche, due di campionato e tre volte ospitò la nazionale. Fu sede di serate pirotecniche e di saggi ginnici, ospitò mostre di cani e di cavalli, concorsi ippici internazionali, corride, gare di pallone elastico, corse di bici, auto e moto, proiezioni cinematografiche estive. Per 30 anni fu sede dei maggiori circhi equestri e di periodiche mostre ed esposizioni. Nel 1923 fu teatro della spettacolare rappresentazione della "Passione di Cristo" che coinvolse oltre 2000 comparse. Sempre nel 1923 ospitò la mostra delle invenzioni e delle industrie, che si sarebbe poi strasformata nel Salone della Meccanica e successivamente, della Tecnica. Il momento più bello forse lo visse nel 1928 ospitando il "Carosello Storico Sabaudo". Un lungo corteo di comparse con costumi medioevali e risorgimentali attraversò la città e si concluse sul prato dell'arena. La Stadium non venne più usato dopo il 1938 e venne demolito nel secondo dopoguerra.