Lunedì ci sarà lo stacco dei diritti dalle azioni possedute alla chiusura di venerdì. Le nuove azioni costituiranno il 20% di quelle esistenti, quindi lo stacco si farà sentire sulle quotazioni in maniera marcata.
Verrà, come ovvio, applicato un fattore di rettifica (comunicato dopo la chiusura di venerdì), ma è fin troppo evidente che la rettifica sarà sostanziosa, visto che sarà emessa una nuova azione per ogni cinque esistenti.
Tra ieri ed oggi si sono viste vendite, a tratti riguardanti pacchetti abbastanza corposi: sono soggetti che, disponendo di molte azioni, preferiscono non subire passivamente lo stacco dei diritti, con l'incertezza sui prezzi futuri di azione e diritti, vendendo le azioni adesso e riservandosi di rientrare (magari tramite i diritti, se ne vale la pena) durante il periodo dell'aumento di capitale.
Chi vuole stare tranquillo può fare la stessa cosa.
Per chi desidera speculare sui diritti: se ne parla a partire lunedì prossimo, ovviamente, dopo lo stacco. Non crediate, e possiamo esserne certi sin da ora, che ci sia una replica di quanto accaduto sui diritti Reti Bancarie Holding, caso a sé che accade molto di rado.