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RUSSIA: avvocati dei Testimoni di Geova deportati a causa della difesa di casi di estremismo?







Da Geraldine Fagan, Forum 18 New Service



Quattro avvocati in difesa dei Testimoni di Geova sono stati deportati da Marzo. Forum 18 New Service acquisizione. Le deportazioni di due avvocati americani e due canadesi, ostacolano seriamente i tentativi dei Testimoni di Geova di difendersi in sette casi giudiziari locali che mirano a bandire la loro letteratura come estremista. Inoltre, in un recente fermo di Polizia presumibilmente implicato in torture e in un raid effettuato su un servizio di adorazione domenicale - dopo il quale un’adoratrice ha subito un aborto ed un altro adoratore è stato mandato in un centro per ragazzi - si segnala che le forze dell’ordine continuano a considerare i Testimoni di Geova come estremisti religiosi anche senza un divieto.

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“Le deportazioni di quattro avvocati a Marzo, colpiscono i Testimoni di Geova già pressati dalla difesa contro i tentativi di bandire la loro letteratura come estremista“, ha riferito Mario Moreno, uno dei deportati, al Forum 18 New Service. Gli avvocati - due americani e due canadesi - stavano difendendo quattro dei sette casi contemporanei di estremismo locale contro i Testimoni di Geova.

In un recente fermo di Polizia presumibilmente implicato in torture e in un raid riversato su di un’adunanza domenicale - dopo il quale un’adoratrice ha subito un aborto ed un altro adoratore è stato mandato in un centro per ragazzi - viene riferito che le forze dell’ordine continuano a vedere i Testimoni di Geova come estremisti religiosi anche senza un divieto.

In Russia la religione ed altri casi di estremismo sono spesso usati per criminalizzare il dissenso nel mondo sovietico. Come ha concluso un nuovo servizio di una televisione locale riguardo al raid, “Il fatto è che i Geovisti (termine usato per i Testimoni di Geova dal mondo sovietico), riconoscono soltanto la propria fede come unica verità e cercano di predicarla in ogni modo possibile così da offendere i rappresentanti delle altre confessioni”.


Divieto totale

I Testimoni di Geova ritengono che gli ultimi avvenimenti facciano parte di una nuova campagna di persecuzione contro di loro. “Dal modo in cui si sviluppano gli avvenimenti diventa sempre più evidente che la loro meta finale (delle forze dell‘ordine) è (…) ottenere un divieto totale per l’attività religiosa, trovando un pretesto per un procedimento penale”, sostiene un rapporto speciale di Aprile dell’Organizzazione. A Febbraio, un “colpo di scopa” senza precedenti a livello mondiale sulle Comunità dei Testimoni di Geova - risultanti in almeno 500 sedi - è stato ordinato dall’Ufficio Generale della Procura. Il difensore civico dei Diritti Umani ha scritto al Procuratore Generale Yum Chaika criticando le dichiarazioni del suo Ufficio in quanto miranti a sviluppare un’attitudine deliberatamente negativa verso l’Organizzazione religiosa dei Testimoni di Geova” e incoraggiare ispettori “che possano effettuare una caccia intenzionale con la finalità di trovare motivi per reprimere o vietare la loro attività“. “I Testimoni di Geova operano legalmente in Russia”, aggiunge Vladimir Lukin nella sua lettera del 16 Aprile. Il Forum 18 sottopose domande scritte all’Ufficio della Procura generale prima dell’inizio della giornata lavorativa del 17 Luglio richiedendo risposta alla lettera datata 16 Aprile del difensore civico Lukin. Non c’è stata alcuna risposta fino al termine della giornata lavorativa del 22 Luglio.


Deportazioni

Per continuare la sua difesa di un caso di estremismo religioso locale dei Testimoni di Geova, il cittadino statunitense Mario Moreno è stato mandato indietro dall’aeroporto di S. Petesburg. Egli ha riferito al Forum 18 il 15 Luglio da New York: “Tutto ciò che posso pensare è a causa della mia comparizione in Tribunale; non hanno mai spiegato il perché”. Regolarmente valido fino al Marzo 2010 e visionato dal Forum 18, il suo permesso di entrata per attività professionali in Russia, è stato annullato dalle guardie regionali di confine a Leningrado (S. Petesburg) il 30 Giugno.

A James Andrik, collega di Moreno presso l’Ufficio del Collegio di difesa dei Testimoni di Geova e anche cittadino statunitense, è stato rilasciato un ordine di deportazione da parte del Giudice Distrettuale di Salsk (Rostov-on-Don Region) il 14 Maggio visionato dal Forum 18. “Egli fu arrestato non appena entrò nel medesimo Palazzo di Giustizia il 7 maggio quando aveva dovuto presentare la difesa dei Testimoni di Geova locali in un caso di estremismo religioso in corso“, disse Moreno al Forum 18. Invece Andrik fu accusato di esercitare la professione senza licenza locale e di essere illecitamente occupato per conto della sede dei Testimoni di Geova di S.Petesburg. Fintanto che la sua deportazione non fu definita, nessun timbro di espulsione fu apposto sul suo passaporto.

Il 10 Giugno, la decisione del Tribunale di Rostov-on-Don Region, visionata dal Forum 18, invertì l’ordine di deportazione di Andrik. Convenne che - come gli altri deportati - era apparso nel caso di Salsk non come un avvocato, ma come un rappresentante designato ad una procura e un volontario non retribuito. Munito di una copia di questo documento, Andrik tentò di ritornare in Russia il 2 Luglio, ma fu trattenuto per 24 ore all’aeroporto moscovita di Domodedovo prima di essere rimandato a Bruxelles; ha riferito Moreno al Forum 18: “Non gli è mai stata fornita una ragione ufficiale”.

Nell’ “Atto di rientro”, timbrato il 3 Luglio secondo il controllo di frontiera a Domodedovo, visto dal Forum 18, si dichiara che Andrik “non aveva motivi per entrare nella Federazione Sovietica” secondo l’articolo 27 della legge federale del 1996 sulle entrate e sulle uscite dalla Russia. Con il rispetto per coloro che sono già in possesso di un Visto russo, questa disposizione blocca i cittadini stranieri che rappresentano una minaccia alla sicurezza dello stato e che sono stati recentemente banditi dall’entrare nel paese se hanno commesso un grave crimine in Russia.

Moreno e due colleghi canadesi di Andrik, John Burns e Shane Brady, sono stati deportati il 5 Aprile per conto della decisione del giudice distrettuale di Kirov a Vladikavkaz ( Repubblica del nord Ossezia). “Burns aveva difeso i Testimoni di Geova in un caso di estremismo religioso, che Brady aveva seguito dopo la difesa di un caso analogo a Samara“, ha riferito Moreno al Forum 18.

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Raid

Persistono altre forme di pressioni dello Stato sui Testimoni di Geova. “La Polizia e l’FSB, nella piccola città di Asbest (Sverdlovsk Region), dotata di miniere di amianto, irruppero nei locali dei Testimoni di Geova il 24 Maggio durante un servizio domenicale“, disse al Forum 18 il portavoce Sergei Tantsura dal Centro Regionale di Yekaterinburg, il 14 Luglio. “Disturbando il culto nei locali dati in affitto da un parrucchiere, i rappresentanti di Stato sostenevano di avere risposto a richieste di censura da parte dei vicini, ma non furono in grado di provvedere ulteriori dettagli“, egli riferì. Mentre chiedevano ai Testimoni di Geova se era stato dato loro il permesso di tenere il servizio di culto - non secondo richiesta formale - copiavano i dettagli dei passaporti della maggior parte dei circa 50 adoratori presenti. Tantsura ritiene che ciò fosse il reale scopo del Raid, così i Testimoni di Geova di Asbest si rifiutarono ripetutamente di provvedere dettagli sulla loro adorazione agli investigatori di Stato che lavoravano ad un caso di estremismo religioso contro di loro.

Il Raid ebbe serie conseguenze. Secondo Tantsura, una adoratrice, Aleksandra Mastyugina, di 37 anni, subì un aborto spontaneo dopo che la Polizia la trattenne assieme ad altri due che avevano contestato le loro intenzioni di invio presso un centro di disintossicazione e dopo che un investigatore la convocò per un interrogatorio il 31 Maggio. “La Polizia inviò un altro adoratore di 15 anni, Mikhail Zhilko, presso un centro per ragazzi per tre settimane contro la sua volontà poiché i suoi genitori - anch’essi Testimoni di Geova - non erano presenti ad Asbest al momento del Raid“, riferì il difensore locale Egiazar Chernikov al Forum 18 il 14 Luglio da Yekaterinburg.

Il responsabile del Dipartimento di polizia di Asbest, Oman Bunkov disse al Forum 18 il 21 Luglio che la Polizia aveva controllato ciò che accadeva nei locali del parrucchiere a causa delle lamentale dei vicini che consideravano tali luoghi inappropriati per il culto religioso: “Non ci fu niente di terribile”. Venne domandato loro quali leggi degli Stati Russi stabilissero la tipologia dei luoghi in cui poter realizzare raduni di culto; Bunkov sottolineò che nei locali del parrucchiere si fornisce un servizio nazionale pubblico. “La gente vi si reca per attuare un taglio di capelli e non per pregare i loro dei, per dirla chiaramente” rimarcò. Mentre riconosceva che nessun perseguimento aveva preso luogo, egli raccontò al Forum 18 che la Polizia aveva autorizzato il parrucchiere a permettere soltanto il servizio nazionale e non religioso nei suoi locali. Chiese se i Testimoni di Geova potessero incontrarsi in altri luoghi ad Asbest - che al tempo della visita del Forum 18 nel 2004 non avevano né un Bar né un Hotel - Bunkov assicurò che i Testimoni di Geova avrebbero trovato idonei locali se si fossero appellati all’amministrazione comunale.

Bunkov disse al Forum 18 che non poteva commentare l’aborto di Aleksandra Mastyugina dovuto alle subite minacce poiché non ne sapeva niente; il suo dipartimento non aveva ricevuto alcuna contestazione. Confermò che un ragazzo di 15 anni era stato mandato in un centro per ragazzi perché i suoi genitori vivevano in un’altra città e nessuno era formalmente responsabile per lui.

“Non è chiaro come il ragazzo potesse essere arrivato al servizio religioso”. Bunkov espresse anche il sospetto che il Forum 18 avesse risposto alla richiesta dei Testimoni di Geova: “Essi hanno dei collegamenti con l’Olanda, la Norvegia - luoghi da dove arriva il loro denaro”.

La stazione televisiva locale di Asbest aveva filmato il Raid. Nei suoi nuovi servizi del 28 Maggio, l’ufficiale di Polizia locale Eduard Latypov dichiarò che la Polizia aveva scoperto che i Testimoni di Geova “non erano in possesso della idonea documentazione per autorizzare l’incontro”.

Secondo i nuovi rapporti degli autori, la Polizia effettuò il Raid “dopo una telefonata di cittadini vigilanti” e fermò diversi Testimoni di Geova per interrogarli, ma “come se fossero ipnotizzati, continuarono a ripetere le stesse cose richiedendo l’avvocato”. La trasmissione mostra una adoratrice, Victoria Golovka, intervistata da un investigatore fuori camera: “Tu hai dichiarato di essere una Testimone di Geova. Scusami, ma è questa una setta o cosa?” Golovka replica che risponderà alle domande solo in presenza di un avvocato. Ricordando ai telespettatori che l’FSB aveva sequestrato la letteratura ritenuta estremista dal gruppo di Asbest nel 2008, la trasmissione conclude dicendo che “i Testimoni di Geova riconoscono la loro propria fede come unica verità e cercano di predicarla in ogni modo possibile, di conseguenza questo offende la sensibilità dei rappresentanti delle altre confessioni”.


Torture

I Testimoni di Geova dichiarano inoltre che il loro membro Yuri Panov è stato trattenuto per diverse ore il 23 Aprile dopo la predicazione di casa in casa nella città di Ramon (Voronezh Region). Accusato di aver commesso furto con scasso nel vicinato, gli fu negata la cauzione e a quanto si dice, fu ammanettato, picchiato e costretto ad indossare una maschera per il gas senza ossigeno supplementare e minacciato con elettro-shocks e violenze sessuali. Fu intimidito affinché confessasse i crimini, ma la Polizia poi “improvvisamente interruppe la tortura e dichiarò di aver fatto uno sbaglio”, raccontano i Testimoni di Geova.

Dopo aver richiesto maggiori chiarimenti circa l’incidente e controllato gli schedari della polizia, uno sconosciuto al Dipartimento di Polizia del Distretto di Ramon, il 22 Luglio assicurava al Forum 18 che il Dipartimento non aveva alcuna informazione circa Panov.

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Nuovi casi di estremismo religioso

Sette Tribunali locali cercano ora di mettere al bando la letteratura dei Testimoni di Geova come estremista, a Gorno-Altaisk (Altai Republic), Krasnodar, Rostov-on-Don, Salsk, Samara Vladikavkaz e Yekaterinburg. Nei due nuovi casi, a Krasnodar e Samara, le udienze sono iniziate in Aprile. In otto casi hanno cercato di sciogliere l’Organizzazione religiosa dei Testimoni di Geova locali a Tolyatti (Samara Region) in quanto promotrice di obiezione di coscienza e divisione delle famiglie piuttosto che di estremismo religioso, in accordo con le sentenze emesse il 27 Febbraio e il 2 Aprile dall’Ufficio del Ministero Regionale di Samara. Mentre il Tribunale Regionale aveva deciso in favore dei Testimoni di Geova di Tolyatti, un appello è in corso.

Non c’è stata una decisione definitiva nemmeno negli altri sette casi. Poiché il primo ad essere aperto era stato trasferito da Asbest all’Ufficio di investigazione del Ministero di Yekaterinburg circa quattro mesi prima, “la situazione era stata più favorevole”, riferì al Forum 18 Egiazar Chernicov, il difensore locale. “Una nuova analisi peritale del 13 maggio sulla letteratura non ha rilevato alcuna traccia di estremismo“, ha indicato Egiazar; nel frattempo il Tribunale Regionale di Sverdlovsk (Yekaterinburg), il 4 Giugno sosteneva la sentenza del 19 Marzo del Tribunale di Distretto che considerava le originali accuse di estremismo religioso della Procura di Asbest del maggio 2008, del tutto infondate. I casi in questione, comunque non sono stati formalmente chiusi.

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{Note della Redazione Cristiani Testimoni di Geova.net}

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La Federazione Russa, principale successore dell'Unione Sovietica, è uno stato che si estende per oltre 17.000.000 km² tra l'Europa e l'Asia nell'area settentrionale del continente eurasiatico, con più di 140.000.000 abitanti.
La Federazione Russa è una democrazia federativa con un presidente con un notevole potere esecutivo, che risiede al Cremlino e nomina le più alte cariche ufficiali dello stato e può far passare dei decreti, senza il consenso del parlamento. Il parlamento Russo è un parlamento bicamerale.
La religione principale, è il cristianesimo ortodosso rappresentato dalla Chiesa ortodossa russa. A seguire per diffusione vi è l'Islam e altre significative minoranze di protestanti, cattolici, buddhisti, induisti. Per via dell'ateismo di stato del passato regime comunista sono diffusi ateismo e agnosticismo.
 
La Sala del Regno è 'a costruzione rapida'







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Volontari Testimoni di Geova provenienti da varie parti dello stato,
costruiscono una nuova Sala del Regno ad Eagle River,
durante 10 giorni di progetto a “costruzione rapida” nel Settembre 2008.



Cosa: La Sala del Regno dei Testimoni di Geova della congregazione di Eagle River è una struttura di 4.100 piedi-quadri che include un auditorium di 160 posti, una sala supplementare con schermi di proiezione video ed audio, ed una biblioteca. Ralph Tittle, un coordinatore per la progettazione durante questo impegno volontario di “costruzione rapida” (10 giorni), ha detto che manovali specializzati hanno viaggiato fin dalla parte opposta del paese e da altre zone per essere d’aiuto. “Quando abbiamo una di queste costruzioni da realizzare, le persone si raccolgono insieme, e tutti sono felici del risultato che ha luogo in un tempo molto breve”, ha detto Tittle.

Dove: 19126 Darby Road a Eagle River.

Costo: Circa 700.000 $.

Architetto: Rohde & Associates Inc., Eagle River.

Perché: Tittle ha detto che la congregazione di Eagle River era cresciuta a circa 125 membri e necessitava di una struttura più capiente per fronteggiare un tale aumento. Lo scopo principale è l’opera di istruzione biblica, ha aggiunto, e l’edificio convenevole delle Sale del Regno, agevola questa missione. “Ci rendiamo conto che se non le costruiamo velocemente, finiremmo per distoglierci dal farlo.” Tittle, un anziano della congregazione di Sand Lake in Anchorage, si associa alla Sala del Regno dei Testimoni di Geova da più di 50 anni. Ha partecipato alla costruzione di 18 sale del regno “a costruzione rapida” in varie parti dello stato fin dal 1984. La precedente Sala del Regno di Eagle River, era situata lungo la Old Glenn Highway, vicino al nuovo sito. “Lo stato doveva allargare la strada in quel punto, così dovevamo trasferirci,” ha detto Tittle. Rob Thomson, uno dei 10 anziani della congregazione di Eagle River, ne è membro da quando aveva 35 anni. Ha preso parte alle fasi dello sviluppo preliminare, incluse la vendita della vecchia proprietà e l’acquisto del nuovo terreno. Thomson ha partecipato anche alla progettazione dell’edificio, del piano delle colorazioni e di altri aspetti della nuova struttura. Ha detto che il Comitato di Costruzione Regionale dell’Alaska assicura che il progetto è fatto secondo un criterio che soddisfa le norme legislative della zona e la “modestia” insita nella comunità. “Noi non costruiamo queste strutture riccamente elaborate, piuttosto cerchiamo di ottenere un bell’edificio funzionale, quando il progetto sarà terminato,” ha detto Thomson. “In parte, il motivo per cui noi non costruiamo strutture da miliardi di dollari è che così il denaro può essere di utilità altrove in ogni parte del mondo.”

Quando: L’ultimazione di questo progetto è fissata per Sabato.





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UZBEKISTAN: A quanti credenti religiosi è vietato viaggiare?







di Felix Corley, Forum 18 Servizio News



Natalya Kadyrova è una dei vari Cristiani Protestanti noti a Forum 18 Servizio News ai quali è stato vietato, apparentemente come punizione per la loro attività religiosa, il visto di uscita di cui i cittadini Uzbeki necessitano per poter lasciare il loro stesso paese. La moglie di un pastore di una chiesa Protestante di Tashkent, Kadyrova, è già stata multata per il coinvolgimento nella sua chiesa. Mussulmani e Testimoni di Geova hanno riferito a Forum 18 che di recente i loro aderenti hanno avuto a che fare con dinieghi del visto di uscita. I difensori dei diritti umani sono tra gli altri che hanno a che fare con simili problemi. Tuttavia, Saken Kojahmetov, capo del Dipartimento di Ingresso e Uscita presso il Dipartimento di Entrata, Uscita e Legalizzazione della Cittadinanza di Tashkent, del Ministero degli Interni, lo ha negato a Forum 18. “Noi non ostacoliamo i cittadini Uzbeki a viaggiare liberamente,” ha dichiarato. Avendogli chiesto come mai un certo numero di credenti religiosi non ha potuto ottenere i visti di uscita, lui ha risposto: “Se qualcuno afferma questo, fatelo venire da me e considereremo il suo caso e lo risolveremo.


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Mussulmani e Testimoni di Geova si sono lamentati che nel recente passato i loro aderenti hanno dovuto far fronte a problemi simili, sebbene i referenti di Forum 18 hanno detto di non sapere di attuali dinieghi del visto di uscita riguardanti i loro aderenti. Un Testimone di Geova – che ha chiesto di non essere identificato – ha detto che loro non hanno avuto episodi negli ultimi sei mesi.

A negare che non esiste alcun ostacolo per i credenti religiosi di ottenere il visto di uscita, è Saken Kojahmetov, capo del Dipartimento di Ingresso e Uscita presso il Dipartimento delle Entrate, Uscite e Legalizzazione della Cittadinanza nel Tashkent, del Ministero degli Interni. “Noi non ostacoliamo i cittadini Uzbeki a viaggiare liberamente,” ha dichiarato il 4 Marzo a Forum 18. Ha insistito che il permesso di espatriare viene rifiutato ai cittadini solo se hanno commesso reati nelle loro precedenti visite all’estero. Si è rifiutato di dire come mai i visti di uscita sono ancora necessari sebbene essi siano stati aboliti in ogni altra precedente repubblica Sovietica.

Avendogli chiesto di spiegare perché ad un numero imprecisato di credenti religiosi sono stati rifiutati i visti di uscita in anni recenti – tra cui ad alcuni in questo momento – o perché hanno difficoltà nell’ottenerli, Kojahmetov si è ancora rifiutato. “Se qualcuno afferma questo, fatelo venire da me e considereremo il suo caso e lo risolveremo,” ha detto a Forum 18. Si è rifiutato di spiegare perché tali individui avrebbero bisogno di raggiungere il suo officio in Tashkent per risolvere il problema.

[…]

Inoltre, le autorità hanno usato a lungo i rifiuti dei visti di uscita in modo da punire i credenti religiosi. Tra le prime vittime ci fu Erkin Khabibov, un Testimone di Geova di Bukhara [Bukhoro]. Gli venne rifiutato un visto di uscita circa nel 2002, dopo che fu dichiarato colpevole, in base al codice amministrativo, di predicare le credenze religiose dei Testimoni di Geova.

Parecchi credenti religiosi provenienti da diverse parti dell’Uzbekistan hanno detto a Forum 18 che se ad un cittadino viene rifiutato un visto di uscita, in alcuni casi è possibile fare pressione sui funzionari per farli cedere. “Se tu insisti e minacci di fare storie, alla fine potresti ottenere il cambiamento della decisione,” ha detto a Forum 18 un abitante di una città sita lungo la strada proveniente da Tashkent. “So di alcuni compagni di fede che alla fine ce l’hanno fatta ad ottenere i loro visti di uscita, in questo modo.”
 
1.200 volontari per aiutare a costruire la nuova Sala







Uno sbalorditivo gruppo di 1.200 volontari ha fornito il suo supporto durante due fine settimana per aiutare a costruire una nuova sala di culto per i Testimoni di Geova di Barton Upon Humber. Ora la sala, che è quasi completata, necessita solo di alcuni ritocchi finali prima di essere ufficialmente inaugurata per il pubblico, il mese prossimo.

Gary Eastwood, segretario della congregazione dei Testimoni di Geova di Barton, ha detto che grazie agli sforzi dei volontari, ci sono voluti solo due fine settimana per costruire la nuova Sala del Regno in Dam Road.

Egli ha detto: “Dobbiamo aver avuto più di 1.200 volontari durante i due fine settimana. "Un giorno abbiamo raggiunto il picco massimo e abbiamo avuto circa 300 volontari sul posto per aiutare nel lavoro di muratura e di controsoffittatura, cosa che è stata semplicemente sorprendente". "Molti dei volontari sono giunti da ogni parte della nazione". "E’ toccante che alcuni dei volontari che non beneficeranno della Sala, sono solo venuti ad aiutare ed hanno preso un giorno di permesso dal lavoro per farlo".




Immagini collegate Gary Eastwood sul sito del nuovo edificio, dove centinaia di volontari stanno lavorando. La volontaria Rachel Claughton al lavoro.





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I Testimoni di Geova propagandano Dio anziché le elezioni







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James Brooks, 67 anni, Testimone di Geova di Portsmouth, parla al suo cellulare
mentre sta facendo propaganda nei paraggi di Harbour View, di Mercoledì


Mentre il Giorno delle Elezioni si avvicina, James Brooks sta dedicando 70 ore di questo mese per fare propaganda nei quartieri, distribuendo letteratura e conversando con sconosciuti.

Se tu glielo chiedi, lui te lo dirà: Non voterà per nessuno.

In qualità di Testimone di Geova che regolarmente fa proseliti di casa in casa con pubblicazioni basate sulla fede, Brooks non ha più votato in nessuna elezione, dal ballottaggio decisivo di Richard Nixon 40 anni fa.

A quel tempo, pensava che votare fosse il suo dovere di Americano. “Mi ricordo che dicevo ai parenti che se non votavano, non avevano alcun diritto di lamentarsi.”

Dalla sua conversione religiosa avvenuta all’età di 30 anni, Brooks sostiene il punto di vista del Testimone – che non votando imita l’esempio di Gesù Cristo di evitare il coinvolgimento politico.

Non si tratta di una politica di isolazionismo. “Io seguo gli avvenimenti della politica,” ha detto. “Considera la memoria di guerra di John McCain: Quest’uomo è sincero. E come puoi fare a meno di benvolere Obama? Penso che sono entrambi sinceri.”

Nondimeno la fede di Brooks gli impone di tenere la politica ad una certa distanza. “Noi ci manteniamo neutrali negli affari del mondo,” ha detto Brooks, un ex Metodista ed agente assicurativo in pensione che è il Testimone sorvegliante di Portsmouth.



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Il Testimone di Geova James e Judi Brooks conversano con Jacobs Floyd,
residente di Harbor View , a sinistra, nel portico della sua casa, di Mercoledì



I candidati politici più che mai ricercano “elettori validi” e persone di fede, alla stregua di importanti blocchi elettorali.

Alcuni gruppi di fede considerano se stessi in termini simili. I bianchi evangelici hanno un passato storico di supporto ai Repubblicani, mentre i praticanti neri e gli Ebrei di solito propendono verso i Democratici.

Quest’anno, molte chiese di Hampton Roads sono state particolarmente attive nel promuovere l’iscrizione elettorale e nel ricordare ai congreganti che votare è dovere civico ed anche religioso.

In contrasto, i Testimoni al solito non votano, non si precipitano negli uffici elettorali, non collaborano nelle campagne elettorali né come volontari alle urne.

La denominazione conta 1 milione di membri negli Stati Uniti, inclusi i circa 25.000 della Virginia. Ci sono 31 congregazioni dei Testimoni di Geova nel Sud Hampton Roads.

“Noi non siamo contro il governo mondiale e certamente non contro il governo Americano o contro la sua democrazia,” ha detto Jerrold Housner, un ingegnere in pensione e Testimone convertito. Egli ha votato nel 1964 – “per Lyndon Johnson, mi pare.”

Housner, come molti Testimoni, pensa che l’unico governo perfetto sia il Regno di Dio, che infine regnerà sull’umanità, egli ha detto.

L’approssimarsi del Regno sarà preannunciato da segnali che il mondo è nei suoi ultimi giorni, ha detto Derrick McCraw, un manager di beni patrimoniali e Testimone di Norfolk.

“Le notizie in prima pagina dei giornali collimano con ciò che dice la Bibbia riguardo il nostro tempo: penuria di cibo, guerre, malattie,” ha detto.

Rivolgendosi alla attuale crisi finanziaria globale, McCraw ha detto, “Negli ultimi giorni, le persone saranno amanti del denaro.”

Tuttavia, “Dio permette ai governi di agire nel frattempo, prima che il suo Regno arrivi,” Housner ha detto. “Noi abbiamo bisogno di avere qualche forma di governo – altrimenti, ci sarebbe l’anarchia.”

Evitando la politica, i Testimoni evitano una fonte di divisione interna e sfuggono dall’essere obbligati verso qualche politico, ha detto. Nel globale, la comunità di 7 milioni di membri Testimoni evita anche attriti causati dal nazionalismo.

“Noi non siamo divisi da barriere politiche,” ha detto Housner.

Neppure è tentato di intromettersi in un una gara che molti opinionisti ed elettori chiamano storica, con un uomo di colore come candidato presidenziale ed una donna che concorre per la vice presidenza.

Difatti, evangelizzando le persone nelle loro case, “anche molte, molte di loro non hanno fiducia in nemmeno uno dei candidati,” specialmente in un momento di ansietà nazionale, ha detto.

Il loro atteggiamento ad Housner ricorda sé stesso quando era ancora un elettore.

“Quando votavo, voleva dire scegliere il minore di due mali,” ha detto.





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Il tribunale di Rostov mette al bando i Testimoni di Geova: estremisti religiosi



Il tribunale ha stabilito lo scioglimento dell’organizzazione, la confisca dei beni e il divieto di ogni attività nelle città di Taganrog, Neklinov e Matveevo-Kurgan. Il movimento religioso accusa i giudici di violazione della libertà religiosa e si appella alla Corte europea per i diritti umani.



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Mosca (AsiaNews/Agenzie) – Per la corte provinciale di Rostov i Testimoni di Geova della città di Taganrog sono estremisti religiosi che vanno banditi dalla regione. Il tribunale ha stabilito lo scioglimento dell’organizzazione, la confisca dei beni e il divieto di ogni attività a Taganrog, Neklinov e Matveevo-Kurgan.

Nelle motivazioni della sentenza, resa pubblica l’11 settembre, la corte di Rostov punta l’indice contro 34 differenti pubblicazioni, riviste, pamphlet e libri, contenenti “materiale estremistico”. I Testimoni di Geova, che in Russia affermano di raccogliere oltre 200mila fedeli, da decenni vengono accusati di promuovere uno stile di vita settario e ostile alla Federazione.

Le critiche, come anche i procedimenti giudiziari, prendono spunto dai motivi più disparati. Il movimento religioso, presente in Russia dall’inizio del ‘900, sostiene pratiche come l’obiezione di coscienza verso il servizio militare, il rifiuto all’uso delle armi, la rinuncia alle trasfusioni di sangue e chiede ai suoi aderenti una dedizione totale alla vita della comunità.

Secondo la corte di Rostov i testi incriminati contengono esortazioni a perseguire uno stile di vita ispirato a principi di “estremismo religioso”, quegli stessi principi che, all’inizio dell’anno, la Procura generale della Federazione ha bollato come “incitamento all’isolamento sociale” e a comportamenti che “suscitano un atteggiamento negativo in parte della popolazione e verso le confessioni tradizionali della Russia”.

La sentenza del tribunale diventerà operativa il 21 settembre ed è l’epilogo di una vicenda iniziata l’11 luglio del 2008. Non si tratta tuttavia dell’unico caso che vede i Testimoni Geova come imputati in tribunali della Federazione con l’accusa di diffondere letteratura dal contenuto estremistico.

Oltre alla corte di Rostov anche altri tribunali locali hanno in corso procedimenti che rischiano di portare al bando delle comunità in diversi territori della Federazione. Processi contro i testimoni di Geova sono in corso a Salsk (provincia di Rostov), Gorno-Altaisk (Repubblica dell’Altai), Krasnodar (provincia di Krasnodar), Samara (provincia di Samara), Vladikavkaz (Repubblica dell'Ossezia Settentrionale-Alania) ed Yekaterinburg (provincia di Sverdlovsk).

Davanti alle accuse ed ai procedimenti giudiziari, i Testimoni di Geova accusano le autorità locali e centrali della Federazione di attuare una politica discriminatoria nei loro confronti che viola i principi di base della libertà religiosa. Per difendersi dalle accuse e scongiurare lo scioglimento dell’organizzazione nelle diverse province intendono ricorre, come già in passato, alla Corte europea per i diritti umani. Essi affermano che i capi di imputazione sollevati contro di loro non sono ritenuti validi nell’Ue e contraddicono i principi su cui si basa la cooperazione della Russia con Paesi come Stati Uniti e Germani in materia di lotta all’estremismo religioso.





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Cittadini georgiani deportati da Azerbaijan







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TBILISI, Georgia - Due cittadini georgiani, Elguja Khutsishvili e Temur Aliev, sono stati deportati dall' Azerbaijan alla Georgia il 23 luglio 2009, senza ricevere alcun documento che spiegasse la ragione della loro deportazione. Prima della loro espulsione, entrambi gli uomini, che sono testimoni di Geova, avevano subito la confisca della loro letteratura religiosa da parte della Polizia e da agenti di sicurezza dello Stato.

Il 15 luglio, circa otto uomini, - dalla polizia locale, compreso il vice capo, così come gli ufficiali dei Servizi di sicurezza dello Stato - sono arrivati a casa di Elguja Khutsishvili e hanno chiesto la consegna delle “armi." Quando Khutsishvili disse loro che non aveva nessuna arma, gli fu detto di consegnare qualsiasi tipo di letteratura religiosa. Poi la Polizia entrò in casa e sequestrò tutta la letteratura religiosa che potè trovare. La Polizia prese anche il passaporto della moglie di Khutsishvili così come il passaporto del fratello di Khutsishvili, che vive nelle vicinanze, e si rifiutava di restituire i documenti. Elguja Khutsishvili è stato detenuto per otto giorni, durante i quali non gli fu permesso di vedere nè la moglie nè un avvocato; fu poi espulso.

Khutsishvili è di etnia georgiana, nato e cresciuto nella città di Gakh in Azerbaijan. In tale città è andato a scuola e ha terminato il suo periodo di servizio militare prima di diventare un testimone di Geova.

Dopo la sua espulsione, Khutsishvili rimane in Georgia separato dalla sua famiglia, casa e lavoro in Azerbaijgian. Sua moglie, Tarana, è un cittadina di Azeri ed è all'ultimo mese di gravidanza; gli altri due figli sono ora senza il loro padre.

Temur Aliev è di etnia azerbaijani che vive in Georgia e ha il passaporto georgiano. Viaggia spesso per la città di Ganja in Azerbaijgian e vi lavora per un periodo di tempo relativo alla vendita delle angurie. Il 13 luglio, un poliziotto è venuto al suo posto di lavoro e lo ha accusato di fare commercio illegale. Anche se aveva tutti i documenti necessari, lui e il suo collega sono stati portati alla stazione di Polizia dove sono stati detenuti in condizioni terribili, insultati e senza cibo. Nel frattempo, la Polizia ha perquisito le loro abitazioni e confiscato qualsiasi letteratura religiosa che ha potuta trovare. Poi Aliev è stato portato al servizio di immigrazione a Baku e vi è stato detenuto fino alla sua espulsione, il 23 luglio, quando è trasvolato in Georgia con Elguja Khutsishvili.

L'Azerbaijan godeva di notevole libertà religiosa in passato, ma le tendenze più recenti mostrano un declino costante. L'articolo 48 della Costituzione della Repubblica di Azerbaigian sostiene: "Ogni individuo ha il diritto di definire il suo atteggiamento verso la religione, di professare, individualmente o insieme ad altri, qualsiasi religione... credenza riguardante la diffusione della religione." Pertanto, si spera che ad Elguja Khutsishvili sarà permesso di tornare in Azerbaigian per riunirsi alla moglie incinta e ai due figli. Ciò sarebbe in armonia con la promessa dell' Azerbaigian di rispettare la Convenzione Europea, che comprende le garanzie sancite dall'articolo 8 - Diritto al rispetto della vita privata della persona e della famiglia, e all'articolo 9 - Diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione.
 
RUSSIA: Attacco ai Testimoni di Geova su scala nazionale







di Geraldine Fagan, Forum 18 Servizio News




I Pubblici Ministeri, da una parte all’altra della Russia, hanno condotto più di 500 controlli nelle comunità locali dei Testimoni di Geova a partire da metà Febbraio. I Testimoni di Geova hanno detto a Forum 18 Servizio News che credono che i pubblici ministeri stiano “pescando a strascico” notizie per far chiudere la loro filiale di San Pietroburgo e più di 400 congregazioni che fanno capo ad essa. “Nessun altro motivo ha senso,” ha detto a Forum 18 il loro referente Yaroslav Sivulsky. I documenti visionati da Forum 18 mostrano che la retata su scala nazionale venne ordinata dal Primo Assistente del Procuratore Generale della Repubblica Aleksandr Bastrykin. Forum 18 ha chiesto all’Ufficio del Procuratore Generale di Mosca perchè furono ordinate le indagini e a chiesto una copia della direttiva impartita ai pubblici ministeri locali, ma da allora non ha ricevuto risposta. Nella stessa direttiva che ordina i controlli a livello locale, l’Ufficio Regionale del Pubblico Ministero di Mosca accusa che l’attività missionaria dei Testimoni di Geova ed il rifiuto del servizio militare e delle trasfusioni di sangue “provocano un atteggiamento negativo verso la stessa attività da parte della popolazione e delle tradizionali confessioni religiose Russe”. I Pubblici ministeri stanno investigando nella filiale dei Testimoni di Geova di San Pietroburgo fin dal 2004, ma non sono riusciti a trovare nessuna base per farla chiudere.



Nel giro di sole tre settimane, le comunità dei Testimoni di Geova da una parte all’altra della Russia sono state sottoposte a 500 controlli di stato. “Quella è una stima ottimistica – in definitiva stiamo parlando dell’intera nazione,” ha sottolineato Yaroslav Sivulsky il 10 Marzo a Forum 18 servizio News, dalla filiale dei testimoni di Geova di San Pietroburgo. “Qui i nostri telefoni scottano dalla gente che telefona per riferire gli episodi e chiedere perché sta accadendo questo.”

La retata su scala nazionale, ordinata dal Primo Assistente del Procuratore Generale della Repubblica Aleksandr Bastrykin, è mirata ad una indagine sulla filiale dei Testimoni di Geova di San Pietroburgo, come spiega l’Ufficio Regionale del Pubblico Ministero di Mosca nella stessa ordinanza sui controlli, inviata alle divisioni distrettuali il 13 Febbraio.

Avendo fallito nel trovare dei fondamenti per aprire un procedimento legale fin dall’indagine iniziata nel 2004 a San Pietroburgo, ora le autorità stanno “pescando a strascico” notizie per far chiudere la filiale Russa dei Testimoni di Geova e le più di 400 congregazioni che fanno capo ad essa, Sivulsky crede che: “Nessun altro motivo ha senso.”

L’attività missionaria dei Testimoni di Geova, il loro isolamento sociale, il rifiuto di intraprendere il servizio militare, di accettare le trasfusioni di sangue ed altre restrizioni su base religiosa richieste dai membri di questa organizzazione, “provocano un atteggiamento negativo verso la stessa attività da parte della popolazione e delle tradizionali confessioni religiose Russe,” fa notare l’ordine dell’Ufficio Regionale del Pubblico Ministero di Mosca.

Forum 18 ha anche visionato simili direttive recenti di controlli immediati sui Testimoni di Geova emessi dagli Uffici Regionali di Sakhalin, del Pubblico Ministero Municipale di Sarapul dell’ Udmurtia e del Distretto Industriale di Khabarovsk.

Il 12 Marzo Forum 18 chiese via fax all’Ufficio del Procuratore Generale della Repubblica, sia quando e perché era stata emessa l’ordinanza di Bastrykin, sia una copia del documento. Un portavoce del Dipartimento Stampa promise una risposta per il 13 Marzo dopo le 3pm ora di Mosca. Tuttavia, non fu ricevuta alcuna risposta alla fine della giornata lavorativa. Fin dal 13 Marzo, neanche il sito web dell’Ufficio del Procuratore Generale ha fatto menzione dell’ordinanza.

“Stanno controllando ovunque e ogni cosa che può essere controllata,” ha detto Sivulskya Forum 18. Gli Uffici Regionali del Procuratore della Repubblica di Mosca e di Sakhalin hanno raccomandato, nelle loro ordinanze, controlli coordinati che coinvolgono la polizia, la polizia segreta FSB ed i dipartimenti del Ministero di Giustizia.

I dipartimenti dell’istruzione sembrano seguire una specifica linea di indagini. Il 9 Febbraio, una lettera del Dipartimento dell’Edicazione del Distretto di Mostovskoi (Regione del Krasnodar) inviata ai dirigenti scolastici locali richiede, a partire dal 5 Marzo, informazioni sulla “interferenza delle organizzazioni religiose – inclusi i Testimoni di Geova – nel processo di insegnamento nelle istituzioni educative, istigazione dei minori a prendere parte ad attività di organizzazioni religiose senza la consapevolezza dei genitori o dei tutori, casi di rifiuto delle trasfusioni di sangue o di altri trattamenti sui minori, altre violazioni dei diritti dei giovani inferte dai membri e dai partecipanti delle organizzazioni religiose.”

Il 17 febbraio, una lettera dal Dipartimento Municipale dell’Educazione Kholmsk (Regione di Sakhalin) chiede ai dirigenti scolastici di rispondere a tre domande per il giorno seguente: L’organizzazione dei Testimoni di Geova di Kholmst conduce attività nelle istituzioni educative? C’è qualche insegnante che appartiene a questa organizzazione? Che lavoro è stato fatto negli istituti per impedire che i dipendenti vengano attratti in questa organizzazione?

Il 18 Febbraio un telegramma da parte del Dipartimento Municipale dell’Educazione di Stavropol chiede ai dirigenti scolastici informazioni per il giorno seguente riguardo a casi di “isolamento sociale dei seguaci Testimoni di Geova dagli insegnamenti e di rifiuto di studiare in connessione a proibizioni o a restrizioni di questa organizzazione religiosa.” Anche nella Regione di Stavropol, un ragazzo di 17 anni Testimone di Geova della città di Izobilny, il 24 Febbraio riferisce che alla sua insegnante fu chiesto di compilare un rapporto riguardo a lui per il locale Dipartimento dell’Educazione, che includeva dire se egli avesse tendenze suicide.

Nessuna delle ordinanze di controllo parla di estremismo, ha detto a Forum 18 Sivulsky dei Testimoni di Geova. Tuttavia, parallelamente, i tentativi di accusare le singole comunità dei Testimoni di Geova per la distribuzione di, a quanto si dice, letteratura estremista, si susseguono velocemente. Anche la letteratura religiosa di altre confessioni è stata accusata di estremismo. Le traduzioni delle opere del teologo Islamico Turco Said Nursi sono state bandite dalla Russia in seguito a tali dichiarazioni da parte delle autorità.

Il 25 Febbraio l’Ufficio del Pubblico Ministero del Nord Ossetia archiviò la causa con la Corte Suprema locale per l’eliminazione di 4 organizzazioni dei Testimoni di Geova della repubblica, di Alagir, Beslan, Mozdok e di Vladikavkaz. Così come la distribuzione della, a quanto si dice, letteratura estremista, la causa cita un certo numero di motivazioni per la chiusura delle organizzazioni, inclusi il rifiuto delle trasfusioni di sangue da parte dei testimoni di Geova e la loro attività religiosa fuori della zona geografica in cui sono registrati, che a quanto si dice sono incostituzionali. Fa anche notare che quattro Testimoni di Geova hanno rifiutato di prestare il servizio militare alternativo – in un caso risultandone una condanna da parte della Corte di Distretto Sovietica, a 180 ore di lavori forzati – e che il marito di una donna membro dell’organizzazione di Beslan ha stilato le carte di divorzio perché lei è Testimone di Geova.

Un’udienza della Corte Suprema del Nord Ossetia era stata fissata per il 12 Marzo, ma i Testimoni di Geova hanno richiesto una data diversa perché in quello stesso giorno i loro avvocati dovevano già comparire in giudizio per un simile caso di estremismo a Salsk (Rostov-on-Don Region).

Il 12 Marzo, dopo aver preso parte all’udienza di Salsk, James Andrik, l’avvocato dei Testimoni di Geova con sede a New York, ha detto a Forum 18 che la corte finora fa affidamento, come testimonianza, unicamente sul trattato di analisi letteraria delle pubblicazioni dei Testimoni di Geova redatto dal Centro Rostov per gli Studi del Tribunale.

In una deposizione alla Corte Municipale di Salks, Andrick ha fatto notare che nell’ Unione Sovietica “migliaia di Testimoni di Geova furono imprigionati o sottoposti ad altre sofferenze e restrizioni dei loro diritti come risultato della loro attività religiosa, della loro letteratura e delle loro convinzioni.” Mentre furono assolte come vittime dell’ “infondata repressione” del 1996, tuttavia, gli esponenti del governo Russo ora sono “sul punto di ripetere il sacrificio dei Testimoni di Geova,” ha asserito.

Il 19 Gennaio, lontane migliaia di chilometri, i tribunali municipali del Salsk e di Gorno-Altaisk (Repubblica di Altai) hanno cominciato entrambi a determinare se le pubblicazioni dei Testimoni di Geova siano estremiste. Il tribunale di Gorno-Altaisk ha incaricato un perito di analisi letteraria tra i linguisti dell’Università di Stato di Kemerovo. Sivulsky ha detto a Forum 18 che le analisi delle pubblicazioni dei Testimoni di Geova da parte del perito di Tribunale sono ancora in corso in casi giudiziari analoghi a Rostov-on-Don e a Yekaterinburg.

In base alla Legge sull’Estremismo del 2002, anche una corte di basso livello può decretare una letteratura estremista. Così questa viene automaticamente aggiunta alla Lista Federale del Materiale Estremistico ed è bandita dall’intera Russia. I 325 titoli della lista a partire dal 13 Marzo suggeriscono come al solito un contenuto di nazionalismo estremo o anti-Semitico. Molte registrazioni teologiche – l’inserimento delle quali è pure controverso – sono Islamiche.

Malgrado nel 2004 per altri motivi la Corte del Distretto di Glovinsky della capitale Russa sia riuscita a bandire l’organizzazione religiosa locale dei Testimoni di Geova da Mosca, non è riuscita ad imputarla colpevole di estremismo.

La scorsa estate, gli ufficiali si sono attivati in dozzine di città della Russia, per impedire il congresso regionale dei Testimoni di Geova.

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Risultati dell’intervento chirurgico a cuore aperto in pazienti Testimoni di Geova







Juraszek A, Dziodzio T, Roedler S, Kral A, Hutschala D, Wolner E, Grimm M, Czerny M.
Dipartimento di Chirurgia Cardiotoracica, Università di Medicina di Vienna, Vienna, Austria martin.czerny@meduniwien.ac.at.



Obiettivo: L’obiettivo di questo studio era valutare i risultati nei pazienti appartenenti alla comunità religiosa dei Testimoni di Geova (TdG) che si sottoponevano ad un intervento chirurgico a cuore aperto.

Metodo: Tra Gennaio 1998 e Novembre 2007, 35 pazienti con formazione religiosa della chiesa TdG, subirono un intervento chirurgico a cuore aperto presso il Dipartimento di Chirurgia Cardiotoracica dell’ Università di Medicina di Vienna (Austria). Diciotto pazienti subirono l’innesto di un bypass nell’arteria coronaria (CABG), 11 pazienti subirono un intervento alla valvola e 5 pazienti subirono entrambe le procedure combinate. Un paziente subì l’isolata sostituzione dell’aorta ascendente. Cinque pazienti sottoposti a CABG furono operati senza bypass cardiopolmonare (CPB).

Risultati: I livelli sierici medi di riferimento dell’ematocrito erano 35.8+/-6.3%. Dopo l’intervento l’abbassamento medio dei livelli sierici dell’ematocrito era 20.0+/-21.1%. L’abbassamento medio dei livelli sierici dell’ematocrito nei pazienti sottoposti a CABG senza CPB era 12.5+/-5.4% e 12.0+/-20.0% nei pazienti dopo la sostituzione della valvola separata. Un paziente è morto durante l’intervento. Quattro pazienti sono morti nel periodo post-operatorio a causa di anemia. Durante il periodo seguente, essendo trascorsi 34.6+/-34.8 mesi fino ad oggi, non è stato osservato nessun effetto collaterale cardiovascolare correlato.

Conclusioni: L’abbassamento dei livelli sierici di ematocrito caratterizza in modo significativo il periodo post-operatorio dell’operazione chirurgica a cuore aperto nei TdG. Nei pazienti sottoposti a CABG senza CPB e nei pazienti sottoposti alla sostituzione della valvola isolata, l’abbassamento dei livelli sierici dell’ematocrito era minore. Pertanto, queste tecniche dovrebbero essere considerate come prima scelta quando è appropriato. Inoltre, il punto cardine nel trattamento di questi pazienti rimangono gli alti livelli medi sierici dell’ematocrito in preparazione di un intervento, e la tecnica chirurgica meticolosa.





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Negata la Registrazione ai Testimoni di Geova nel Nagorno-Karabakh.







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Le autorità della regione etnica di Nagorno-Karabakh sotto il dominio Armeno, si sono rifiutate di consentire ai Testimoni di Geova e ad altri gruppi religiosi non tradizionali, di operare legalmente nella repubblica auto-proclamata, riferisce il Servizio Armeno dell’ RFE/RL.

Una nuova legge adottata dal parlamento di Karabakh obbligò tutte le confessioni religiose a registrarsi nell’elenco del dipartimento governativo per gli affari religiosi, entro un periodo di tempo di sei mesi.

Ashot Sargsian, capo del dipartimento, il 31 Giugno ha detto a RFE/RL che i Testimoni di Geova ed un altro gruppo religioso, i Rinati dal Fuoco, sono stati effettivamente messi al bando sulla base di una “conclusione negativa del perito” che cita il proselitismo e i “metodi di influenza psicologica” tra quei gruppi che sono in violazione della legge nel Nagorno Karabakh.

Asur Ispirian, un avvocato con sede a Yerevan che difende i Testimoni di Geova, concluse la dichiarazione, dicendo che la legge del Karabakh non definisce il proselitismo.

Levon Sardarian, un leader del Fuoco della Rinascita, ha denunciato le dichiarazioni del governo come “infondate” e “ridicole.”

Sia Ispirian che Sardarian hanno detto che impugneranno la decisione del tribunale. Sardarian ha detto a RFE/RL “noi certamente continueremo ad operare…siamo pronti per ogni persecuzione.”

Tutte le altre organizzazioni religiose attive nella regione sono state ufficialmente registrate. Nagorno-Karabakh venne preso all’ Azerbaijan dalle forze armate Armene nella guerra che terminò nel 1994.





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