Geller
Banned
G20, sulle banche passa la linea Geithner:
nuove regole per rafforzare il capitale
Ministri uniti anche sulla necessità di nuove norme sui compensi dei manager. Stretta sui paradisi fiscali
LONDRA - Nuove regole per le banche che permettano di evitare gli errori del passato, un impegno a mantenere in vigore le misure di stimolo all'economia varate nei mesi scorsi onde non deragliare il treno della ripresa e stretta sui paradisi fiscali. Sui limiti ai bonus dei banchieri, che per tutti devono essere riformati, una decisione ci sarà solo al vertice di Pittsburgh del 24-25 settembre. Questi i punti fondamentali del documento finale sottoscritto dai ministri delle Finanze riuniti al G20 di Londra.
RAFFORZARE IL CAPITALE DELLE BANCHE - I ministri hanno scelto di sostenere la proposta del segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, che prevede il rafforzamento dei requisiti di capitale delle banche (migliorando, in primo luogo, la qualità del capitale Tier 1) e l'imposizione di limiti al leverage.
BONUS - I ministri sono anche concordi sulla necessità di introdurre nuove norme sulla determinazione dei compensi per i dirigenti anche se per il momento non indicano un tetto massimo di retribuzione. Nel documento finale si chiede tuttavia al Financial Stability Board guidato da Mario Draghi di valutare se servano limiti pecifici ai bonus. Draghi porterà a Pittsburgh la proposta dettagliata sulle retribuzioni nel settore finanziario, nello sforzo di mettere assieme le posizioni di Francia e Germania da un lato e quelle di Usa e Gran Bretagna dall'altro.
«CRESCITA È PARTITA, RESTANO SFIDE» - Le azioni decise dal G20 di Londra in aprile «hanno trattenuto l'economia globale sull'orlo dell'abisso. Il sistema finanziario sta mostrando segni di ripresa. La crescita è partita» ha detto Geithner, al termine della riunione del G20. «In ogni caso ci sono ancora significative sfide di fronte a noi - ha aggiunto il segretario al Tesoro Usa in un comunicato - La disoccupazione è a livelli inaccettabili. Le condizioni per una ripresa guidata dalla domanda privata non sono ancora pronte». Geithner ha sottolineato la necessità di continuare a «fornire sostegno alla crescita e alla riparazione finanziaria finchè non ci saranno forti fondamenta per la ripresa», e l'importanza di creare le basi per «un modello più bilanciato di crescita futura». Ma accanto a questo occorre anche «portare maggiore urgenza all'agenda della riforma finanziaria». Per gli Usa, ha sottolineato, una parte cruciale di questa riforma è la trasformazione delle pratiche di compensazione, e quella delle istituzione finanziarie internazionali come l'Fmi, rendendole più forti nelle risorse e nel ruolo di prevenzione di future crisi.
PARADISI FISCALI - Quanto ai paradisi fiscali, i ministri delle Finanze del G20, nel comunicato finale della riunione di Londra, si dicono «pronti» ad adottare sanzioni a partire dal marzo 2010 contro i paradisi fiscali che non si adegueranno alle norme internazionali.
500 MILIARDI PER FMI - A Londra il Fondo monetario internazionale ha ottenuto i 500 miliardi di dollari già decisi dal G20 in aprile. Il direttore generale dell'Fmi Dominique Strauss-Kahnha annunciato anche che i leader mondiali stanno vedendo «la fine del tunnel». Per Strauss-Kahn ci sono poi «buoni progressi nella risoluzione dei problemi, incluso il bonus ai manager, ma ci vuole ancora del tempo perchè il problema si risolva in modo profondo».
nuove regole per rafforzare il capitale
Ministri uniti anche sulla necessità di nuove norme sui compensi dei manager. Stretta sui paradisi fiscali
LONDRA - Nuove regole per le banche che permettano di evitare gli errori del passato, un impegno a mantenere in vigore le misure di stimolo all'economia varate nei mesi scorsi onde non deragliare il treno della ripresa e stretta sui paradisi fiscali. Sui limiti ai bonus dei banchieri, che per tutti devono essere riformati, una decisione ci sarà solo al vertice di Pittsburgh del 24-25 settembre. Questi i punti fondamentali del documento finale sottoscritto dai ministri delle Finanze riuniti al G20 di Londra.
RAFFORZARE IL CAPITALE DELLE BANCHE - I ministri hanno scelto di sostenere la proposta del segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, che prevede il rafforzamento dei requisiti di capitale delle banche (migliorando, in primo luogo, la qualità del capitale Tier 1) e l'imposizione di limiti al leverage.
BONUS - I ministri sono anche concordi sulla necessità di introdurre nuove norme sulla determinazione dei compensi per i dirigenti anche se per il momento non indicano un tetto massimo di retribuzione. Nel documento finale si chiede tuttavia al Financial Stability Board guidato da Mario Draghi di valutare se servano limiti pecifici ai bonus. Draghi porterà a Pittsburgh la proposta dettagliata sulle retribuzioni nel settore finanziario, nello sforzo di mettere assieme le posizioni di Francia e Germania da un lato e quelle di Usa e Gran Bretagna dall'altro.
«CRESCITA È PARTITA, RESTANO SFIDE» - Le azioni decise dal G20 di Londra in aprile «hanno trattenuto l'economia globale sull'orlo dell'abisso. Il sistema finanziario sta mostrando segni di ripresa. La crescita è partita» ha detto Geithner, al termine della riunione del G20. «In ogni caso ci sono ancora significative sfide di fronte a noi - ha aggiunto il segretario al Tesoro Usa in un comunicato - La disoccupazione è a livelli inaccettabili. Le condizioni per una ripresa guidata dalla domanda privata non sono ancora pronte». Geithner ha sottolineato la necessità di continuare a «fornire sostegno alla crescita e alla riparazione finanziaria finchè non ci saranno forti fondamenta per la ripresa», e l'importanza di creare le basi per «un modello più bilanciato di crescita futura». Ma accanto a questo occorre anche «portare maggiore urgenza all'agenda della riforma finanziaria». Per gli Usa, ha sottolineato, una parte cruciale di questa riforma è la trasformazione delle pratiche di compensazione, e quella delle istituzione finanziarie internazionali come l'Fmi, rendendole più forti nelle risorse e nel ruolo di prevenzione di future crisi.
PARADISI FISCALI - Quanto ai paradisi fiscali, i ministri delle Finanze del G20, nel comunicato finale della riunione di Londra, si dicono «pronti» ad adottare sanzioni a partire dal marzo 2010 contro i paradisi fiscali che non si adegueranno alle norme internazionali.
500 MILIARDI PER FMI - A Londra il Fondo monetario internazionale ha ottenuto i 500 miliardi di dollari già decisi dal G20 in aprile. Il direttore generale dell'Fmi Dominique Strauss-Kahnha annunciato anche che i leader mondiali stanno vedendo «la fine del tunnel». Per Strauss-Kahn ci sono poi «buoni progressi nella risoluzione dei problemi, incluso il bonus ai manager, ma ci vuole ancora del tempo perchè il problema si risolva in modo profondo».