Macroeconomia Quale Futuro per le banche?

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mala tempora currunt

le banche italiane stanno pensando di sganciarsi dalle filiali o controllate in svizzera

per evitare coinvolgimenti

dresdner ha fatto cosi

generali, con bsi, lo sta prendendo in forte considerazione

motivi facilmente intuibili, con le modiiche normative in fieri
 
La crisi degli stati sovrani: ho imparato a mie spese

Non avevo mai vissuto una crisi. Sono sui mercati OBB da 4 mesi. E direi che oggi ci sono in mezzo. Dopo le banche questa è la crisi (forse preannunciata) degli stati sovrani.

Mi ero ripromesso in caso di crisi di vendere tutti i miei titoli speculativi alle prime avvisaglie ed entrare in titoli difensivi. Purtroppo ho fatto tutto questo solo in parte.

Credo (è solo un mio pensiero) che le giornate odierne mi abbiano insegnanto che in momenti di crisi la gente esce dai titoli speculativi e azionario per riversarsi sui titoli difensivi e solidi (es BEI, RABOBANK ecc....) che ovviamente tengono meglio o addirittura salgono, cmq non perdono mai troppo. QUesto è quello ce dovrebbe fare un investitore accorto: alle prime avvisaglie di crisi uscire senza indugio dai titoli speculativi e attendere sui titoli difensivi una nuova entrata.

Ho sbagliato , incasso il loss e imparo.

Mi sembra di aver letto da qualche parte de Fly to QUality e lo trovo assolutamente sensato.
 
Ultima modifica di un moderatore:
LUGANO - Brutte notizie in ambito occupazionale arrivano oggi da UBS. L'istituto bancario elvetico ha deciso di tagliare 25 posti di lavoro.
Come riferisce la radio Rsi, infatti, 25 dei 1.150 dipendenti di Ubs Ticino perderanno il loro posto di lavoro. Ad essere toccate saranno le filiali di Chiasso e Lugano.
Il taglio riguarda l'ambito della gestione patrimoniale. Sono 15 i consulenti e 10 gli assistenti toccati dalla misura in cui è previsto un piano sociale garantito dall'istituto di credito.
Come ha spiegato Giovanni Crameri, direttore di UBS Ticino, i prepensionamenti saranno 15, mentre per gli altri 10 collaboratori "entreranno in vigore dei piani sociali".
Sulla decisione ha pesato lo scudo fiscale italiano che, come ha sottolineato Crameri ai microfoni della Rsi, "non ha fatto danni particolari, anche se il contraccolpo si è fatto sentire". In tutti i casi, ha rassicurato il direttore, "la decisione è unica e riguarda esclusivamente il terzo scudo fiscale".
Foto Ti-Press Tatiana Scolari
 
Evasione fiscale,Gdf: 14 denunciati,anche funzionari Banco Desio

giovedì 1 aprile 2010 09:02




MILANO, 1 aprile (Reuters) - Quattordici persone, tra cui cinque funzionari del Banco Desio (DESI.MI: Quotazione) accusati di aver organizzato un sistema per aiutare i clienti a trasferire all'estero somme guadagnate in nero, sono state denunciate per riciclaggio ed evasione fiscale internazionale.
Ne dà notizia la Guardia di Finanza, mentre non è stato al momento possibile ottenere un commento dall'istituto di credito.
Gli ideatori del sistema, secondo le Fiamme Gialle veri e propri "esperti dell'alta finanza", si sarebbero mossi personalmente per raccogliere contanti in tutta Italia -- soprattutto a Roma, Milano, Firenze e Modena -- e portarli in una filiale a Lugano dove venivano depositati su conti "cifrati".
"Quasi quattro milioni di euro è l'ammontare complessivo delle transazioni che sono state veicolate in territorio elvetico dall'Italia", spiega a Reuters al telefono il tenente colonnello Roberto Piccinini, del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma.
"Complessivamente, nella struttura estera del Banco Desio (che conta di una fiduciaria, alcune società costituite ad hoc e la filiale vera e propria) sono stati ritrovati più di 26 milioni di euro".
La posizione dei denunciati, spiegano le Fiamme Gialle, è ora al vaglio dell'autorità giudiziaria.
Variegato il ventaglio delle persone che affidavano loro i guadagni non denunciati al fisco italiano: imprenditori della sanità privata e del settore edile, antiquari, agenzie di viaggio ed anche un sacerdote.
Per lui, spiega una nota della Gdf, vi era il progetto di creare nelle isole Cayman una società off-shore sui cui conti far transitare gli importi dei suoi libretti al portatore. Trattandosi di cifre consistenti, il compenso richiesto sarebbe stato molto più alto del normale.
Il trucco usato, spiega la nota, era quello di far girare meno contante possibile per evitare di essere fermati al confine e di vedersi sequestrare il "bottino": chi voleva trasferire le somme le consegnava infatti personalmente al funzionario di banca che, a sua volta, le metteva a disposizione di altri clienti bisognosi di liquidi da spendere in Italia.
Qualche giorno dopo, le operazioni venivano registrate presso la banca estera, a credito e a debito a seconda dei casi e per i contanti movimentati. In cambio, i correntisti dovevano pagare una percentuale sulle somme e compilare una ricevuta.

Il prete con la società offshore nelle Cayman... allora è proprio vero che le vie della provvidenza sono infinite... :-o
 
LUGANO - Brutte notizie in ambito occupazionale arrivano oggi da UBS. L'istituto bancario elvetico ha deciso di tagliare 25 posti di lavoro.
Come riferisce la radio Rsi, infatti, 25 dei 1.150 dipendenti di Ubs Ticino perderanno il loro posto di lavoro. Ad essere toccate saranno le filiali di Chiasso e Lugano.
Il taglio riguarda l'ambito della gestione patrimoniale. Sono 15 i consulenti e 10 gli assistenti toccati dalla misura in cui è previsto un piano sociale garantito dall'istituto di credito.
Come ha spiegato Giovanni Crameri, direttore di UBS Ticino, i prepensionamenti saranno 15, mentre per gli altri 10 collaboratori "entreranno in vigore dei piani sociali".
Sulla decisione ha pesato lo scudo fiscale italiano che, come ha sottolineato Crameri ai microfoni della Rsi, "non ha fatto danni particolari, anche se il contraccolpo si è fatto sentire". In tutti i casi, ha rassicurato il direttore, "la decisione è unica e riguarda esclusivamente il terzo scudo fiscale".
Foto Ti-Press Tatiana Scolari

Ma poi come è andata a finire la vicenda delle trattative fra l'Italia e la Svizzera sulle famose società schermo, le mitiche panamensi della celebre lettera mandata da Tremonti al governo confederale nel marzo del 2009 ?

Non ne ho più sentito nulla dopo la chiusura dell'ultimo scudo fiscale...
 
Ma poi come è andata a finire la vicenda delle trattative fra l'Italia e la Svizzera sulle famose società schermo, le mitiche panamensi della celebre lettera mandata da Tremonti al governo confederale nel marzo del 2009 ?

Non ne ho più sentito nulla dopo la chiusura dell'ultimo scudo fiscale...

società panamensi in svizzera..????????

.non capisco la tua avventata illazione

:eek::eek:
 
nego

il governo ha dichiarato ieri che la svizzera non ha mai aiutato la evasione fiscale

questa spero tu la voglia dedicare a me :D, nella mia infinita presunzione spero tanto tu l'abbia pensata tenendomi ben in considerazione :D:D .... per me è la migliore da anni :D:D

11:54 17 GIU 2010
(AGI) - Zurigo - Il Parlamento svizzero ha approvato in via definitiva l'intesa tra Ubs e governo Usa. Ora il governo elvetico potra' inviare a Washington i nomi dei 4,450 clienti Ubs sospettati di evasione fiscale dalle autorita' statunitensi. Il via libera del Parlamento svizzero e' arrivato dopo un lungo braccio di ferro parlamentare. Salta l'ipotesi di un referendum sull'intesa con gli Usa. Ubs ha accolto con soddisfazione l'esito del voto parlamentare. "Questa decisione - si legge in un comunicato della banca - rappresenta un importante passo in avanti e niente si oppone piu' alla rivelazione dei nomi dei clienti Ubs da parte del governo".
 

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