Cosa non si fa per mettere in cattiva luce un avversario, naturalmente sempre da quella parte.....
Nel Transatlantico di Montecitorio, Renata Polverini, deputata di Forza Italia con un lungo passato nel sindacato,
si interroga su vicende e costumi che hanno un impatto sulla politica.
«Sono perplessa spiega appena ho letto la notizia della tragica morte di Imane Fedil,
ho subito pensato che qualcuno avrebbe strumentalizzato la notizia contro Berlusconi.
Un'enormità che, puntuale, subito è stata ventilata da qualche giornale,
non fosse altro per ipotizzare, per l'ennesima volta, la fine politica del Cav.
Dall'altra parte ho letto la dichiarazione della Maglie contro la ragazzina
nuovo idolo dell'ambientalismo, Greta: uno può esser d'accordo o meno con Greta,
ma non puoi dire la metterei sotto con la macchina.
La verità è che tutto ciò che c'è al centro, nella terra di mezzo, per citare Tolkien,
tra la destra di Salvini e il nuovo Pd ancorato a sinistra di Zingaretti o il grillismo, dà fastidio.
Non vorrebbero che esistessimo: perché Zingaretti vuole uno scontro duro con la destra
capeggiata dal leader della Lega; e viceversa. Vogliono semplificare entrambi il quadro politico».
Poco più in là, Lorenzo Guerini, presidente della Commissione parlamentare per i servizi segreti (Copasir),
si lascia andare a ragionamenti analoghi.
«Ne parlavo con un amico, sono senza parole» osserva: «Collegare, sia pure velatamente,
Berlusconi alla morte della modella, appare incredibile. Mentre quelle parole della Maglie sono folli.
C'è una voglia di spianare tutto ciò che non è rappresentabile dalle estreme.
Tutte quelle 50 sfumature di grigio che pure sono pezzi di Paese. E ciò suscita in me un moto di ribellione intellettuale».
Già, l'Italia a tinte forti. O, almeno, c'è chi vorrebbe che fosse dipinta così.