la verità
Forumer storico
Run the Park ha scritto:Forse si, ma in caso di ampi rivolgimenti sociali non è detto che TU saresti salvo...
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cioè.............
Run the Park ha scritto:Forse si, ma in caso di ampi rivolgimenti sociali non è detto che TU saresti salvo...
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giuseppe.d'orta ha scritto:Credo che quel "minimo" non sia proprio alla portata di tutti.
Su fondi e gestioni, il prof. evidentemente vuole dire che paghi costi sotto forma di cattiva gestione del prodotto.
alan1 ha scritto:a pagare sono i soliti poveracci che "non sanno o non possono"
giuseppe.d'orta ha scritto:Non vi fu invece nessuna fuga di capitali nel 1986 con la tassazione dei titoli pubblici, né nel 1998 con l’imposta sui capital gain. Ciò conferma che non è la fiscalità sugli investimenti che ha spinto o spingerà capitali oltre confine.
La soluzione panamense. Ai titolari dei conti cifrati viene però prospettata una soluzione che permetterebbe di eludere le imposte sugli interessi. Il conto viene trasferito a una società costituita all’uopo, domiciliata per esempio a Panama e intestata a un uomo di paglia. Così il problema sarebbe risolto. Contrariamente però a quanto raccontano molti funzionari di banche svizzere ai loro clienti, si tratta di un marchingegno pericoloso, che richiede una buona dose di coraggio o di incompetenza. Il rischio è infatti che il problema delle ritenute fiscali si risolva da solo… nel senso che lo spregiudicato prestanome centroamericano sparisce con tutti soldi, ufficialmente suoi. Morale: meglio pagare un po’ di tasse
Beppe Scienza
www.beppescienza.it
generali1984 ha scritto:giuseppe.d'orta ha scritto:Non vi fu invece nessuna fuga di capitali nel 1986 con la tassazione dei titoli pubblici, né nel 1998 con l’imposta sui capital gain. Ciò conferma che non è la fiscalità sugli investimenti che ha spinto o spingerà capitali oltre confine.
La soluzione panamense. Ai titolari dei conti cifrati viene però prospettata una soluzione che permetterebbe di eludere le imposte sugli interessi. Il conto viene trasferito a una società costituita all’uopo, domiciliata per esempio a Panama e intestata a un uomo di paglia. Così il problema sarebbe risolto. Contrariamente però a quanto raccontano molti funzionari di banche svizzere ai loro clienti, si tratta di un marchingegno pericoloso, che richiede una buona dose di coraggio o di incompetenza. Il rischio è infatti che il problema delle ritenute fiscali si risolva da solo… nel senso che lo spregiudicato prestanome centroamericano sparisce con tutti soldi, ufficialmente suoi. Morale: meglio pagare un po’ di tasse
Beppe Scienza
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Mi permetto umilmente di sottolineare alcuni passaggi che mi sembrano marcatamente errati :
il più grande espatrio di capitali che l'Italica patria rammenti ebbe inizio proprio nel 1986
e culminò nella svalutazione del 92 , certo dapprima si mossero i "pochi" e poi arivò la valanga
Sono d'accodo che nessuno esporta capitali per evitare tasse ,
ma solo per occultare ciò che non può essere dimostrato , o illegale .
d'accordo anche che il livello di imposte e balzelli per conti oltrefrontiera è notevole ,
ma lo è proprio perchè si tratta di un particolare tipo di capitali , quelli che non protestano .
Ci sono sistemi molto più complessi e sicuri dei prestanome fisici che possono sparire con i soldi , da molti anni ormai si usano prestanome che non esistono , se non per una
particolare anagrafe e per la banca , la questione è un pò complessa ma qui si parla di
capitali decisamente illeciti
comunque meglio tenerli in casa e contribuire con le tasse al tenore di vita nostro e
purtroppo altrui