Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2

ciao nove... molto interessante il tuo articolo, anche se un po' pessimistico.. ad ogni modo mi ha ricordato in parte una tesi che sostenevi circa un anno fa relativa al consolidamento del debito dell'ordine di almeno il 30%... direi che ci avevi visto lungo e forse eri stato fin troppo ottimista.
 
Interessante, ma :tie: ;)

Il problema reale è la sovrapproduzione di merci rispetto ai risparmi procapite disponibili per cui finchè non si sana questo squilibrio i problemi continueranno a sussistere, tra parentesi l'innovazione può far migliorare questa situazione ma solo se l'innovazione consente un maggiore impiego di forza lavoro umana, se l'innovazioni sono finalizzate a ridurre i costi od ad efficientare sistemi produttivi o distributivi sovrapponendosi ad altre e precedenti modalità di distribuzione il gioco è e rimane a somma zero.
 
ciao nove... molto interessante il tuo articolo, anche se un po' pessimistico.. ad ogni modo mi ha ricordato in parte una tesi che sostenevi circa un anno fa relativa al consolidamento del debito dell'ordine di almeno il 30%... direi che ci avevi visto lungo e forse eri stato fin troppo ottimista.
be' aspetta , quell articolo bisogna prenderlo come ipotesi e nn come sicurezza che la cosa succeda.

e x quanto riguarda il consolidamento del debito pubblico mondiale di un 30%, mi auguro davvero che nn succeda:)
 
be' aspetta , quell articolo bisogna prenderlo come ipotesi e nn come sicurezza che la cosa succeda.

e x quanto riguarda il consolidamento del debito pubblico mondiale di un 30%, mi auguro davvero che nn succeda:)

certo certo... il mio post voleva solo sottolineare il duplice spettro della "terza ondata" che come associazione mi è venuta alla mente...
 
be' aspetta , quell articolo bisogna prenderlo come ipotesi e nn come sicurezza che la cosa succeda.

e x quanto riguarda il consolidamento del debito pubblico mondiale di un 30%, mi auguro davvero che nn succeda:)

Guarda quell'articolo secondo me sostiene delle teorie almeno parzialmente inesatte ma non è questo il punto, il punto è prendere coscienza che la crisi finanziaria è solo un aspetto di un malessere economico ben più vasto ed importante perchè crisi di queste dimensioni non nascono a caso; tutto è partito evidentemente dalla fine di Bretton Woods e questa fine ha permesso di espandere il ciclo di crescita dei paesi occidentali molto più a lungo della sua durata naturale ma naturalmente ora gli eccessi di quella fase, maturati con la liberalizzazione del sistema finanziario permessa in quanto l'economia reale mostrava già eccessi produttivi evidenti soprattutto nei paesi occidentali dove il costo complessivo di capitale per costruire nuove fabbriche ed industrie andava via via aumentando, si stanno tutti scaricando a terra con le conseguenze sotto gli occhi di tutti.

Ora per liberarsi da questo meccanismo ci vuole o distruzione di risorse o creazioni di nuove necessità per il miglioramento dell'uomo, la prima strada è purtroppo la più semplice.
 

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