Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2

Tra le varie cause della deflazione giapponese sembrerebbe essere saltata fuori anche la struttura della retribuzione di quel paese che vede intorno ai 50 anni un calo dei redditi che prosegue poi fino alla fuoriuscita della persona dal mercato del lavoro. Questo consente di avere un tasso di disoccupazione molto basso ma per i consumi interni è evidentemente un disastro.
In Germania ci sono 6 milioni di minijobs a 450 euro al mese ed anche li il tasso di disoccupazione è basso.

E' evidente che il trend è quello visto l'ampia offerta di lavoro in giro per il globo...

Grazie a questo gli earnings rilasciati dalle imprese riescono ad essere sostenuti nonostante vendite asfittiche in quanto parte delle minori vendite vengono scaricate sul costo del lavoro, parte sugli efficentamenti produttivi e parte sulla diversificazione geografica delle vendite.
:up:
leggevo dell'india...va mica bene
nn è che contano un po' troppo sulla domanda degli emergenti...
anche la delocalizzazione e la ricerca ossessiva di manodopera a basso costo(caso apple foxcon) prima o poi troverà un limite
sull'interno taglio consumi tradizionali...reggono i servizi internet e di telefonia...ma ancora per quanto?:rolleyes:
 
:up:
leggevo dell'india...va mica bene
nn è che contano un po' troppo sulla domanda degli emergenti...
anche la delocalizzazione e la ricerca ossessiva di manodopera a basso costo(caso apple foxcon) prima o poi troverà un limite
sull'interno taglio consumi tradizionali...reggono i servizi internet e di telefonia...ma ancora per quanto?:rolleyes:

L'India ha un alto deficit, è troppo dipendente dalla domanda esterna e quindi è a rischio crisi tipo tigri asiatiche a meta dei 90, leggevo che hanno introddotto negli ultimi 18 mesi un mare di misure per restringere l'utilizzo dell'oro in moltissime transazioni in quanto le importazioni dell'oro sono una delle cause della pessima bilancia dei pagamenti e questo spiega in parte la debolezza del metallo giallo (ma conta anche la finanziarizzazione del mercato delle commodities).

Comunque per quanto riguarda quel limite ci stiamo avvicinando a passi rapidi... :up::rolleyes:

Notavo che il mercato ha deciso per dati supportivi ad un QE di piu lunga durata e quindi premiano i carry sul dollaro che sono connessi alla debolezza del petrolio per motivi macro.
 
L'India ha un alto deficit, è troppo dipendente dalla domanda esterna e quindi è a rischio crisi tipo tigri asiatiche a meta dei 90, leggevo che hanno introddotto negli ultimi 18 mesi un mare di misure per restringere l'utilizzo dell'oro in moltissime transazioni in quanto le importazioni dell'oro sono una delle cause della pessima bilancia dei pagamenti e questo spiega in parte la debolezza del metallo giallo (ma conta anche la finanziarizzazione del mercato delle commodities).

Comunque per quanto riguarda quel limite ci stiamo avvicinando a passi rapidi... :up::rolleyes:

Notavo che il mercato ha deciso per dati supportivi ad un QE di piu lunga durata e quindi premiano i carry sul dollaro che sono connessi alla debolezza del petrolio per motivi macro.
leggevo previsioni molto pessimistiche dei principi sauditi
in parte per le estrazioni dei cani
in parte per i consumi ridotti da automezzi + efficienti
in parte per il ciclo economico mondiale che nn va(il rame conferma)

c'è chi come il ceo di gulf lo vede a 50$ per fine anno:eek:
pare un tantinello pessimistico...ma è indubbio che sta dove sta solo e/o specialmente per necessità mercatistiche(finchè nn scende iddu...correzione:no::D)
 
L'India ha un alto deficit, è troppo dipendente dalla domanda esterna e quindi è a rischio crisi tipo tigri asiatiche a meta dei 90, leggevo che hanno introddotto negli ultimi 18 mesi un mare di misure per restringere l'utilizzo dell'oro in moltissime transazioni in quanto le importazioni dell'oro sono una delle cause della pessima bilancia dei pagamenti e questo spiega in parte la debolezza del metallo giallo (ma conta anche la finanziarizzazione del mercato delle commodities).

Comunque per quanto riguarda quel limite ci stiamo avvicinando a passi rapidi... :up::rolleyes:

Notavo che il mercato ha deciso per dati supportivi ad un QE di piu lunga durata e quindi premiano i carry sul dollaro che sono connessi alla debolezza del petrolio per motivi macro.


:up:

a reggere il petrolio sono ormai soprattutto le tensini politiche internazionali, egitto in testa e libia a seguire ( iran sullo sfondo)
 
leggevo previsioni molto pessimistiche dei principi sauditi
in parte per le estrazioni dei cani
in parte per i consumi ridotti da automezzi + efficienti
in parte per il ciclo economico mondiale che nn va(il rame conferma)

c'è chi come il ceo di gulf lo vede a 50$ per fine anno:eek:
pare un tantinello pessimistico...ma è indubbio che sta dove sta solo e/o specialmente per necessità mercatistiche(finchè nn scende iddu...correzione:no::D)

Su questo non sono daccordo, la maggior parte della produzione USA/canadese di nuova forma costa per essere estratta sopra i 50 dollari e diversi giacimenti hanno costo che superano gli 80 dollari. E la qualità dello stesso non è sempre altissima, cosa che tra l'altro ha causato il riallineamento del prezzo o quasi tra brent e wti (avendo scoperto che a Cushing cera meno petrolio West Texas di quanto stimato prima). L'ioflazione di quella produzione è attualmente elevata, se stasera lo trovo ti trovo il sito che misura il prezzo alla produzione del petrolio USA.

Da articolo del Sole di oggi la produzione Libica ha delle grosse difficoltà, la produzioneIrachena ha subito negli ultimi mesi diversi attentati ed in giro per il mondo vi sono altre produzioni limitate anche se minori.

Certo il prezzo è influenzato dalla finanza, pesantemente e parecchi dei soldi usciti in questi mesi dalla altre commodities si sono concentrate su questa che e' la più liquida e se i mercati scendono forte anche il petrolio patirà ma c'è inelasticita dal lato domanda visto la crescita degli emergenti, e l'inelasticità della domanda cinese che quando parla di un consumo delle risorse piu ecosostenibile non intende passare dal carbone all'eolico ma intende passare dal carbone al petrolio e suoi derivati Imho.
 
Ultima modifica:
:up:

a reggere il petrolio sono ormai soprattutto le tensini politiche internazionali, egitto in testa e libia a seguire ( iran sullo sfondo)

mmhh forse non mi sono spiegato bene in quel passaggio.... :) il carry attualmente in piedi sostiene il carry USA in scenari di rallentamento globale e sostiene il carry giapponesi in scenari macro più di crescita; è evidente che il petrolio è correlato al carry sul dollaro e quindi nonostante la debolezza della valuta si indebolisce in quanto venduto in attesa di una minore domanda mentre con il carry con lo yen viene comprato in attesa di una crescita piu robusta.
 
Ultima modifica:
Su questo non sono daccordo, la maggior parte della produzione USA/canadese di nuova forma costa per essere estratta sopra i 50 dollari e diversi giacimenti hanno costo che superano gli 80 dollari. E la qualità dello stesso non è sempre altissima, cosa che tra l'altro ha causato il riallineamento del prezzo o quasi tra brent e wti (avendo scoperto che a Cushing cera meno petrolio West Texas di quanto stimato prima). L'ioflazione di quella produzione è attualmente elevata, se stasera lo trovo ti trovo il sito che misura il prezzo alla produzione del petrolio USA.

Da articolo del Sole di oggi la produzione Libica ha delle grosse difficoltà, la produzioneIrachena ha subito negli ultimi mesi diversi attentati ed in giro per il mondo vi sono altre produzioni limitate anche se minori.

Certo il prezzo è influenzato dalla finanza, pesantemente e parecchi dei soldi usciti in questi mesi dalla altre commodities si sono concentrate su questa che e' la più liquida e se i mercati scendono forte anche il petrolio patirà ma c'è inelasticita dal lato domanda visto la crescita degli emergenti, e l'inelasticità della domanda cinese che quando parla di un consumo delle risorse piu ecosostenibile non intende passare dal carbone all'eolico ma intende passare dal carbone al petrolio e suoi derivati Imho.
era una previsione a 20 anni mi pare e il principe...'petta che il nome...quello di citi...ammoniva nel differenziare le attività

sul costo hai perfettamente ragione e mi pare che rilievi simili siano stati fatti da xom nella trimestrale
 
Vi saluto, ho cambiato coperta, dal puro gesso a quello in opzioni, così eventualmente le lascio morire se non fanno scherzi questo fine settimana.

Per quanto rame, India e compagnia bella Vi ricordo che in questi orrendi anni da noi qualche cosa deve essere successo ovvero ristrutturazione e produttività oltre che bassi salari. Di conseguenza è ovvio che i BRIC ne soffrano, il divario tra di noi si è ridotto e i loro prodotti sono meno competitivi. In pratica tra produttività, risparmi e salari tagliati ci siamo avvicinati Noi a loro e non loro a Noi.

Per quanto al rame vorrei sapere se tale consumo tiene conto del riciclo oppure no; in pratica se ci si base sulla domanda da chi lavoro rame, alluminio ecc... oppure da chi estrae la materia prima direttamente. Il 1° caso è molto importante il 2° invece deve scontare un calo della domanda obbligatoria per via del riciclo ormai dominante.

Vabbuò, baciate il culo, cioa :) ;)
 

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