Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2

x f4f uso excel solo per fogli di calcolo elementari, comunque in mancanza di qualcuno che lo conosca a fondo, tu prova a postare; più si è a cercare la soluzione ad un problema, prima si trova ;)
 
ed un'altro Tuor del 25/9

Italia sull'orlo del precipizio

La probabile crisi del Governo delle larghe intese è destinata a riaprire la crisi dell'euro


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La tranquilla estate dell’euro è agli sgoccioli. Il motivo non è da ascrivere ai risultati elettorali tedeschi, che confermano che la politica europea della Germania non cambierà, ma al rapido deterioramento della situazione economica e politica in Italia, Grecia e Portogallo.

L’Italia rappresenta oggi il rischio maggiore. I nodi stanno venendo al pettine. L’Italia si appresta a finire ben presto sotto il dominio della Troika, come è già avvenuto a Grecia e Portogallo. Il Paese non ha solo un ceto politico inadeguato e incapace, ma ha anche una parte dell’élite economica che è prosperata all’ombra dello Stato, riuscendo solo ad impoverire (e spesso a distruggere) importanti e strategiche attività industriali.

La cessione di Telecom alla spagnola Telefonica è un esempio dell’atteggiamento truffaldino di molti capitani di industria italiani. L’ex monopolista della telefonia è stato privatizzato dal Governo Prodi senza preoccuparsi del suo avvenire. E’ stato in seguito caricato di debiti dalle gestioni di Colannino e Tronchetti Provera con il risultato che oggi viene svenduto agli spagnoli per quattro soldi nella speranza che riescano a servire ben 30 miliardi di euro di debiti.

Dello stesso tenore è la vicenda di Alitalia. Il Governo italiano sta letteralmente pregando Air France di acquistare la compagnia aerea, di cui è già azionista, per non essere obbligato a sottoscrivere i debiti di esercizio accumulati quest’anno. Si può riassumere il tutto in questo modo: una parte dell’economia italiana è in svendita.

E tra poco tempo lo sarà l’intero Paese. Il gioco delle tre carte di Enrico Letta per coprire le mancate entrate della prima rata dell’IMU è stato scoperto da Bruxelles. Il commissario Oli Rehn, in missione a Roma, ha chiaramente fatto capire che la Commissione non accetterà altri artifici contabili per evitare il previsto aumento di un punto dell’aliquota dell’IVA e il pagamento della seconda rata dell’IMU. La crisi di Governo appare dunque imminente, poiché Silvio Berlusconi ha ripetuto che non tollererà un rinvio di queste misure. Dunque, l’esperienza delle larghe intese appare prossima alla fine e il Paese appare destinato a finire sotto il torchio della troika (Commissione europea, Bce e FMI). Infatti l’impegno di mantenere il deficit di quest’anno al di sotto del 3% appare impossibile, poiché la recessione è ben più profonda di quanto aveva previsto il Governo. Quindi Roma è in un vicolo cieco, perché il ricorso ai trucchi contabili appare molto difficile dopo gli avvertimenti di Bruxelles.

Dunque la combinazione di una crisi politica, lo sforamento dei conti dello Stato e la svendita di società strategiche sono destinate, da un canto, a far fibrillare i mercati finanziari e ad aumentare i tassi dei titoli di stato italiani e, dall’altro, a porre Roma di fronte all’alternativa di sottomettersi alla troika oppure alla scelta di uscire dall’euro.

L’esplodere della crisi italiana non porterà probabilmente a nessuno di questi due risultati, ma all’accelerazione della divisione dell’euro in due, che è oggetto (segreto) di studi da parte dei Paesi di Eurolandia. Questa accelerazione è prevedibile anche perché la tensione sociale è destinata pericolosamente a crescere non soltanto in Italia, ma anche in Grecia e Portogallo che necessitano di nuovi aiuti europei.

non è che Tuor scriva altro, neh ... da anni :rolleyes:
ben argomentato e persino possibile
ma imho non è il mio scenario probabile :help:
 
Gli spunti tecnici li abbiamo solo Noi...pare...perchè a leggere in giro mi sembra di stare a ballarò, tutti a parlare dei senatori che entrano escono, su questo rumors son entrato/uscito ecc... ma di puramente numerico leggo nulla e questo mi sciocca un pò anche perchè a volte provengono da fonti che nei numeri dovrebbero avere la loro religione.

Sempre peggio insomma, leggo di ottimismo a gogò, passa tutto, insoma c'è voglia di comprare sempre e comunque. Sono abbastanza basito.

Sempre 65/30 e forse quel 30 lo lascerò anche se le cose andranno come credo.


:):):up:
 
x f4f uso excel solo per fogli di calcolo elementari, comunque in mancanza di qualcuno che lo conosca a fondo, tu prova a postare; più si è a cercare la soluzione ad un problema, prima si trova ;)


ho uno schema in mente
pigrizia a parte ( la difficoltà maggiore, oltre allo scarso tempo) , il problema maggiore è che non ho imparato a fare i link automatici ai dati :help::help:
 
francamente, meglio isolato tra pochi ma buoni
che in mezzo a una maggioranza di topi su una nave alla deriva

scusa se chiedo, ma ...
excel, potresti darmi una mano?
specificatamente, mi interessa l'aggiornamento automatico dei dati
e oggi cerco VIX e VXN :)


scusami ho visto solo adesso.....

la "mano" (mia) è opportuno tenerla lontana il piu' possibile da qualsiasi fatica (tua).....;)

ho un tal feeleng con l'informatica che posso arrivare a fondere microprocessori con la sola imposizione della mano di cui sopra.......:D
 
Mia considerazione tecnica:


i ptf che seguo quest'anno, con un grado di rischio medio e con orizzonte di investimento sui 3-4 anni, sono quasi tutti con rendimenti ytd nella forbice +1,5%/2,5%. Ovviamente hanno un'esposizione molto limitata o solo parziale sull'equity e per di più acquistata con piani di accumulo.

Questi risultati, che comunque sono positivi e non negativi, sono stati ottenuti lavorando attivamente sul ptf ai primi di gennaio per capitalizzare l'extra rendimento maturato nel 2012 e poi a marzo e nuovamente a maggio.

La componente bond è quella che mi ha fatto faticare maggiormente, sia i lunghi free risk, sia gli emerging sia hedged che in valuta, poichè il parcheggio sul monetario anche se solo momentaneo e per prese di profitto ovviamente non ha portato rendimento aggiuntivo al ptf sin qui.

Ho comprato e sto comprando sistematicamente da giugno il $ e anche qualcos'altro di emerging hedged per completare le varie proporzioni con chi accetta il rischio-rendimento a tendere.


Ora sto spostando gradatamente dal monetario sull'obbligazionario lungo italiano soprattutto per avere rendimento nella durata stimata.

Confermo che pochissimi, più unici che rari accettano anche solo l'idea di esporsi sull'equity, di qualsiasi natura esso sia, tantomeno il discorso commodities (oro escluso) che credo possano essere la scommessa dei prox 3-5 anni a questi prezzi


Per quanto mi riguarda è stato fondamentale aver fatto comprendere l'extra rendimento conseguito nel 2012 e ancora meglio averlo capitalizzato almeno in parte, d'altronde se non si porta a casa il fieno quando c'è, a lasciarlo nel campo marcisce :D.


Però che fatica.
 
passiamo alle cose divertenti :D:D

spettacolare commento di banca intesa alle "dimissioni" di Cucchiani :D


TOP STORIES ITALIA: Intesa Sanpaolo, Cucchiani lascia per favorire realizzazione potenzialita' gruppo

MILANO (MF-DJ)--Enrico Tommaso Cucchiani ha lasciato la carica di consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo e al suo posto e' subentrato Carlo Messina gia' d.g. della banca.

L'annuncio e' stato dato nella notte dalla stessa Intesa Sanpaolo con un comunicato in cui si legge che la banca esprime pieno apprezzamento per i risultati conseguiti da Enrico Tommaso Cucchiani, per la professionalita' e lo standing internazionale messi a disposizione del Gruppo. Enrico Tommaso Cucchiani esprime a sua volta attaccamento al Gruppo e la propria stima e alta valutazione per i presidenti, i consiglieri e il management. Intesa Sanpaolo auspica che Enrico Tommaso Cucchiani possa in futuro collaborare con il Gruppo".

Su proposta unanime del comitato nomine, il consiglio di sorveglianza, riunitosi "al completo dei suoi componenti", ha indicato "all'unanimita'" al consiglio di gestione Carlo Messina quale nuovo consigliere delegato e Ceo. Il massimo organo amministrativo di Intesa Sanpaolo ha inoltre provveduto a integrare il consiglio di gestione nominando alla carica di consigliere Francesco Micheli, indicandolo quale consigliere esecutivo scelto tra i dirigenti del gruppo. Da parte sua il consiglio di gestione ha confermato all'unanimita' la proposta del consiglio di sorveglianza sulla nomina, con effetto immediato, di Messina.

In mattinata la banca ha precisato che "Enrico Tommaso Cucchiani ha lasciato ieri la carica di Consigliere Delegato e Ceo, dopo aver conseguito i risultati attesi in una fase di perdurante criticita' sistemica, alla luce della necessita' per la Banca - nel contesto economico attuale e prospettico - di un maggior grado di incidenza sulle dinamiche operative aziendali e di raccordo delle azioni strategiche e gestionali, al fine di accelerare l'effettiva realizzazione delle potenzialita' del Gruppo" :eek::eek:aggiungendo poi che "Intesa Sanpaolo ha reputato che, in coerenza con tale necessita', il profilo ottimale per l'assunzione delle funzioni di Consigliere Delegato e Ceo fosse quello di Carlo Messina, Direttore Generale Vicario della Banca".

(END) Dow Jones Newswires

September 30, 2013 09:03 ET (13:03 GMT)


:DD::DD::DD::DD::DD::DD::DD::DD:

questo è un pezzo di sublime dadaismo :-o:-o

...come rimpiango le vecchie comunicazioni dei politburo, si dimettevano tutti "per motivi di salute", tutti sapevano e non c'era bisogno di rendersi ridicoli stipendiando un intero ufficio stampa per pubblicare una simile cascata di idiozie incomprensibili :-o
 
Buongiorno, vi seguo sempre e credo che da questo blog per chiarezza, profondità delle analisi e capacità previsionali ci sia solo da imparare (Voi, Eugenio Sartorelli, Migliorino, Gaetano Evangelista) . Sono liquido al 50% da luglio e solo ora sto ricominciando ad apprezzare la carta Italiana, se lo spread arriva a 300 bp un ingresso lo provo sicuramente.

Chiaro rapido e coinciso... :up:
 

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