Non sono previsti annunci dalla Bce ne' su tassi di interesse ne' su nuove operazioni di liquidita' per il mercato nella riunione che avra' luogo mercoledi' a Parigi (giovedi' l'Eurotower e' chiusa per la festivita' della Riunificazione tedesca), una delle due riunioni annuali che vengono organizzate al di fuori di Francoforte. Il tasso di rifinanziamento dovrebbe quindi restare, secondo le stime degli analisti delle principali banche europee, al minimo storico dello 0,5% in vigore da maggio. Nella conferenza stampa mensile, in programma alle 14.30 presso la sede della Banca di Francia, il presidente della Bce, Mario Draghi, continuera' il suo esercizio di equilibrismo tra, da un lato, i segnali di una situazione economica in lentissimo miglioramento anche in settembre nell'Eurozona (con la fiducia delle imprese a un nuovo massimo da due anni) e, dall'altro, l'esigenza di non spingere troppo sul pedale sull'ottimismo per evitare che i tassi di mercato inizino ad anticipare un primo abbozzo di 'exit strategy', "mettendo cosi' a rischio una ripresa ancora fragile", sottolinea Michael Schubert, economista di Comemrzbank. Da qui la necessita' di ribadire, anche mercoledi', l'orientamento dei tassi di interesse che resteranno a questo livello o piu' bassi per un periodo proungato di tempo. L'andamento dell'inflazione, scesa piu' del previsto in settembre a un nuovo minimo degli ultimi tre anni e mezzo (1,1% da 1,3% in agosto) permette alla Bce di mantenere il suo orientamento estremamente accomodante. Di recente, Draghi non ha escluso la possibilita' di organizzare una nuova asta a lungo termine (Ltro) se l'andamento dei tassi di mercato lo giustifichera' dopo le due Ltro tenute fra fine 2011 e inizio 2012 con le quali ha immesso 1.000 miliardi lordi in nuova liquidita' a tre anni a tasso fisso nel circuito bancario. Il timing di una eventuale nuova Ltro e' "estremamente incerto", commenta Marco Valli, capo-economista per l'Eurozona di UniCredit: fino ad oggi la si riteneva possibile entro fine anno ma lo slittamento del 'tapering' della Riserva Federale negli Stati Uniti, "aumenta le probabilita' di una decisione in merito da parte della Bce nei primi mesi del 2014". Qualche novita' e' possibile sul fronte delle 'minute' delle riunioni del Consiglio direttivo sulle quali Draghi aveva promesso qualche dettaglio in autunno. L'Italia e la crisi di Governo saranno sicuramente un tema della conferenza stampa (ma Draghi si e' sempre rifiutato di commentare vicende italiane) anche se gli analisti delle primarie banche europee, ad esempio Deutsche Bank, ritengono che la reazione sui mercati sara' simile, nell'ampiezza, a quella registrata in febbraio subito dopo le elezioni grazie allo scudo Omt, a meno che non emergano chiare indicazioni di uno netto spostamento di voti a favore di partiti anti-euro o populisti.