Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2

...ormai manca solo il mio gatto e poi tutti han detto la loro, cioè la stessa cosa e quindi propendo per la mia idea...:mumble:



12:32 - Bce: Asmussen, esagerati i discorsi su 'guerra valute'
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 15 feb - Le
principali economie al mondo non si stanno affrontando in
una 'guerra delle valute': lo ha detto Joerg Asmussen, che
siede nel Comitato esecutivo della Bce, in un'intervista
alla stazione radio Deutschlandfunk. "Se si seguono le
discussioni in corso al G20, ci si rende conto che il
concetto di 'guerra delle valute' e' molto esagerato. Non mi
piace usare questo termine - ha continuato - perche' nelle
guerre ci possono essere solo perdenti". I tassi di cambio,
ha continuato Asmussen, "dovrebbero basarsi sugli andamenti
di mercato" e i francesi "come Paese che partecipa al G7
hanno riconosciuto questo principio fondamentale". Francia e
Germania, ha continuato Asmussen, "come Paesi al centro
dell'Unione monetaria, hanno una responsabilita' speciale
nel garantire la stabilita' dell'euro" e, per questo, e'
"particolarmente importante" che la Francia mantenga
quest'anno il target di riduzione del deficit sotto il 3%
del pil". La Francia, come la Germania, "deve essere a
questo riguardo, un esempio per l'Europa", ha detto
 
...ormai manca solo il mio gatto e poi tutti han detto la loro, cioè la stessa cosa e quindi propendo per la mia idea...:mumble:



12:32 - Bce: Asmussen, esagerati i discorsi su 'guerra valute'
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 15 feb - Le
principali economie al mondo non si stanno affrontando in
una 'guerra delle valute': lo ha detto Joerg Asmussen, che
siede nel Comitato esecutivo della Bce, in un'intervista
alla stazione radio Deutschlandfunk. "Se si seguono le
discussioni in corso al G20, ci si rende conto che il
concetto di 'guerra delle valute' e' molto esagerato. Non mi
piace usare questo termine - ha continuato - perche' nelle
guerre ci possono essere solo perdenti". I tassi di cambio,
ha continuato Asmussen, "dovrebbero basarsi sugli andamenti
di mercato" e i francesi "come Paese che partecipa al G7
hanno riconosciuto questo principio fondamentale". Francia e
Germania, ha continuato Asmussen, "come Paesi al centro
dell'Unione monetaria, hanno una responsabilita' speciale
nel garantire la stabilita' dell'euro" e, per questo, e'
"particolarmente importante" che la Francia mantenga
quest'anno il target di riduzione del deficit sotto il 3%
del pil". La Francia, come la Germania, "deve essere a
questo riguardo, un esempio per l'Europa", ha detto

Io personalmente penso che qualcuno gli risponde anche ad Asmussen ma magari non ce lo fanno sapere... :rolleyes: In ogni caso gli rispondo io da I.O... Caro Asmussen hai pure tu ragione che il target di riduzione del deficit è un obiettivo fondamentale per tuti i paesi dell'area in quanto necessario per far ripartire un ciclo del debito sostenibile ma è altrettanto vero che ci sono paesi dell'area (cfr Germania) che dovrebbero stimolare maggiormente la propria attività interna nel momento in cui la propria economia nei numeri sembra molto più robusta che quella degli altri paesi dell'area. Invece i consumi interni sono andati via piu calando; io qualche motivo a questo calo dei consumi seppure in una situazione economica apparentemente buona li avrei ma sarebbe più onesto da parte vostra evidenziare il perchè c'è questa stiuazione e quali correttivi avreste intenzione di mettere in piedi per evitare che la spirale deflazionistica ci renda tutti piu poveri.
 
@Gipa: hai letto quel piccolo chiarimento che ti ho chiesto sui livelli di €/$ per gli stati europei?...è qualche pagina indietro

grazie:up:
 
12:56 - *** Bce: 3,79 mld rimborso anticipato banche in fondi Ltro
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In totale rimborsati 144,49 miliardi su prima asta Ltro

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 15 feb - Le banche
dell'Eurozona hanno annunciato l'intenzione di restituire
altri 3,79 miliardi il prossimo 20 febbraio (4,99 miliardi
la settimana scorsa e 137,16 miliardi alla prima scadenza
possibile per il rimborso in gennaio) nell'ambito dei
rimborsi anticipati delal liquidita' che hanno ottenuto con
la prima delle due aste di rifinanziamento a tre anni (Ltro)
tenute tra fine 2011 e inizio 2012. Secondo quantop recisato
dalla Bce, l'offerta di rimborso e' stata preannunciata da 9
banche contro 21 la settimana scorsa e contro un totale di
523 istituti di credito che hanno chiesto a suo tempo fondi
a lungo termine alla Bce nel corso della prima asta Ltro. In
totale, il volume dei rimborso effettuati finora si attesta
a 144,49 miliardi, pari a poco meno del 31% del totale
erogato nel dicembre 2011 (498 miliardi).
 
12:59 - Ocse: Gurria, politiche monetarie di Usa e Giappone sono giustificate
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 15 feb - Le politiche
monetarie di Stati Uniti e Giappone sono giustificate,
perche' non hanno altro scopo che quello di sostenere la
crescita. Lo ha detto oggi a Mosca il segretario generale
dell'Ocse, Angel Gurria. "Non c'e' una guerra valutaria", ha
detto il numero uno dell'Organizzazione per la cooperazione
e lo sviluppo economico, prima della riunione dei ministri
delle Finanze del G20 nella capitale russa. "Siamo molto
piu' lontani ora da una guerra monetaria di quanto fossimo
due o tre anni fa", ha detto il ministro delle Finanze russo
Anton Silouanov. La Fed e la sua omologa giapponese, la BoJ,
sono accusate di manipolare il mercato valutario per
sostenere le loro economie, deprezzando dollaro e yen. "Non
sono d'accordo con chi dice che c'e' una guerra valutaria -
ha detto ancora Gurria - perche' la Fed agisce per
l'allentamento della politica monetaria allo scopo di creare
crescita negli Stati Uniti. E non sono d'accordo con chi
dice che il Giappone fa altro dal tentare di ripristinare la
crescita". Questi Paesi, ha proseguito, non fanno che
"utilizzare gli strumenti che hanno".
 
09:37 - Bce: Weidmann, non taglieremo tassi soltanto per rialzi euro
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 15 feb - La Bce
non decidera' un taglio dei tassi, basandosi sul solo
apprezzamento dell'euro. A dirlo e' Jens Weidmann,
presidente della Bundesbank e consigliere della Bce, in
un'intervista a Bloomberg News. "La forza dell'euro - ha
detto - e' solo uno di molti fattori che hanno un impatto
sul futuro tasso di inflazione. Non giustificheremo
sicuramente una decisione di politica monetaria basandoci
esclusivamente su un fattore". Secondo Weidmann, il corso
attuale dell'euro e', nel complesso, adeguato ai
fondamentali economici dell'Eurozona e riflette il ritorno
di fiducia degli investitori nei confronti dell'Eurozona:
"Non direi - afferma - che l'euro sia pesantemente
sopravvalutato". Nella sua ultima conferenza stampa mensile,
il presidente della Bce, Mario Draghi, ha parlato di
possibili rischi per l'inflazione dai rialzi dell'euro: "Non
credo - dice Weidmann nell'intervista - che Draghi abbia
voluto in questo modo influenzare l'andamento dell'euro",
dice Weidmann nell'intervista, aggiungendo che la Bce "si
asterra' anche in futuro da manipolazioni, dirette o
indirette, del tasso di cambio".





@Gipa: mi piacerebbe approfondire il discorso del tasso di cambio in relazione all'export, per cui sino a €/$ 1,35 la Germania tiene mentre già la Francia a 1,30 €/$ và in difficoltà.

Grazie

non avevo visto.. comunque so di un report di DB che sostiene che la sensibilità al cambio dell'economia tedesca è intorno agli 1,53/1,54 mentre la Francia sarebbe al 1,23/1,24.. essendo un report di DB bisogna prenderlo con le pinze in ogni caso secondo me sopra l'1,38 si innervosiscono un po tutti.
 
non avevo visto.. comunque so di un report di DB che sostiene che la sensibilità al cambio dell'economia tedesca è intorno agli 1,53/1,54 mentre la Francia sarebbe al 1,23/1,24.. essendo un report di DB bisogna prenderlo con le pinze in ogni caso secondo me sopra l'1,38 si innervosiscono un po tutti.


Grazie della risposta Gipa:up:
 
14:30 - Russia: brusco calo della produzione industriale, -11,8% a gennaio
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 15 feb - La produzione
industriale della Russia ha subito un brusco calo in gennaio
rispetto al mese precedente: -11,8%. Su base annuale il calo
e' dello 0,8%. Lo ha reso noto il Servizio federale di
statistica (Rosstat). Il mese di gennaio e' tradizionalmente
segnato da un lungo periodo di festivita' in Russia e quindi
da un forte rallentamento dell'attivita' economica.
Nell'intero 2012 la produzione industriale e' cresciuta del
2,6% contro il 4,7% del 2011.
 

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