Val
Torniamo alla LIRA
itolo: Telecom I.: va avanti su scorporo rete e non cede Brasile (Mi.Fi.)
Ora: 22/07/2013 08:59
Testo:
MILANO (MF-DJ)--Il Cda che si e' riunito lo scorso 15 luglio ha
deliberato che "prima di procedere a ulteriori fasi implementative"
dell'operazione di separazione della rete, "sia verificata la coerenza dei
contenuti e del percorso regolatorio con le assunzioni alla base del
progetto". Un atteggiamento che era stato sintetizzato con una parola:
congelamento. A distanza di qualche giorno, pero', quel gelo improvviso e
inaspettato sembra gia' in fase di scioglimento.
Anzi, scrive Milano Finanza, per certi versi tutto procede come se, al
di la' delle "verifiche" sulla "coerenza dei contenuti", la strada della
societarizzazione dell'asset infrastrutturale fosse quella maestra da
intraprendere. La vulgata, tra operatori del mercato, concorrenti e
analisti finanziari, e' che Telecom Italia oggi sia un po' incartata. Tanto
che e' stata rispolverata da alcune banche d'affari un evergreen, ovvero la
possibile cessione di Tim Brasile. Eppure, secondo quanto risulta
l'attuale management al momento non ha alcuna intenzione di privarsi dei
suoi asset sudamericani, che si parli di Brasile o Argentina. Se questo e'
vero, si torna alla rete e alle chanche di Telecom di portare a termine
una trattativa vantaggiosa con l'Agcom. Quando si parla di scorporo la
palla torna sempre all'authority, il cui ruolo e' fondamentale e lo sara'
sempre di piu' se davvero le sorti future di Telecom dipenderanno dal
progetto di separazione.
La sensazione e' che all'interno della societa' telefonica siano convinti
di avere ancora carte da giocare e confidano nell'arrivo della cavalleria,
che potrebbe essere rappresentata dall'Unione Europea. Se e' vero, come
qualcuno sostiene, che Bruxelles ha tutto l'interesse a non incentivare
forti ribassi sulle tariffe di unbundling, per non creare precedenti
pericolosi a livello europeo, e' possibile che sulle tariffe per l'accesso
relative al 2013 si finisca per trovare un compromesso.
red/lab
(fine)
MF-DJ NEWS
2209:00 lug 2013
Ora: 22/07/2013 08:59
Testo:
MILANO (MF-DJ)--Il Cda che si e' riunito lo scorso 15 luglio ha
deliberato che "prima di procedere a ulteriori fasi implementative"
dell'operazione di separazione della rete, "sia verificata la coerenza dei
contenuti e del percorso regolatorio con le assunzioni alla base del
progetto". Un atteggiamento che era stato sintetizzato con una parola:
congelamento. A distanza di qualche giorno, pero', quel gelo improvviso e
inaspettato sembra gia' in fase di scioglimento.
Anzi, scrive Milano Finanza, per certi versi tutto procede come se, al
di la' delle "verifiche" sulla "coerenza dei contenuti", la strada della
societarizzazione dell'asset infrastrutturale fosse quella maestra da
intraprendere. La vulgata, tra operatori del mercato, concorrenti e
analisti finanziari, e' che Telecom Italia oggi sia un po' incartata. Tanto
che e' stata rispolverata da alcune banche d'affari un evergreen, ovvero la
possibile cessione di Tim Brasile. Eppure, secondo quanto risulta
l'attuale management al momento non ha alcuna intenzione di privarsi dei
suoi asset sudamericani, che si parli di Brasile o Argentina. Se questo e'
vero, si torna alla rete e alle chanche di Telecom di portare a termine
una trattativa vantaggiosa con l'Agcom. Quando si parla di scorporo la
palla torna sempre all'authority, il cui ruolo e' fondamentale e lo sara'
sempre di piu' se davvero le sorti future di Telecom dipenderanno dal
progetto di separazione.
La sensazione e' che all'interno della societa' telefonica siano convinti
di avere ancora carte da giocare e confidano nell'arrivo della cavalleria,
che potrebbe essere rappresentata dall'Unione Europea. Se e' vero, come
qualcuno sostiene, che Bruxelles ha tutto l'interesse a non incentivare
forti ribassi sulle tariffe di unbundling, per non creare precedenti
pericolosi a livello europeo, e' possibile che sulle tariffe per l'accesso
relative al 2013 si finisca per trovare un compromesso.
red/lab
(fine)
MF-DJ NEWS
2209:00 lug 2013