partendo da due vettori in cui avevamo in uno i rendimenti di un titolo jqualsiasi, l'altro vettore avevamo i rendimenti di un indicatore del mercato ( per esempio il ftse mib)
Noi abbiamo applicato il modello di SHARPE , che non è altro che una regressione che io effettuo, su quello che è il dataset storico che ho registrato per il titolo j ,e l'altro dataset storico che mi serve è l'individuazione di un indicatore di mercato.
ci ha detto che per il modello di sharpe non abbiamo un pacchetto , ma dobbiamo ricorrere alla programmazione , mentre per quanto riguarda le performance dei titoli è utile caricare il pacchetto PERFORMANCE ANALYTICS
Quindi devi semplicemente impostare l'equazione del CAPM, che è una regressione lineare dei rendimenti del titolo contro quelli del mercato, è testare la significatività statistica e il potere esplicativo dei risultati che ottieni.
Ricorrere alla programmazione qui non è nulla di drammatico come invece suggerisce il nome: il comando
lm() esegue un modello di regressione lineare con intercetta in base alla formula che gli dai in pasto (guarda gli esempi!) e, se usi il metodo
summary() su di esso, hai una valanga di statistiche descrittive.
Cren dopo aver caricato i 20 titoli, posso rappresentare i rendimenti con il pacchetto Performance analytics(previo caricamento)perchè ho i comandi di un esempio simile. Metto insieme questi rendimenti e mi fa creare una matrice.
Ora con il comando chart.riskreturnscatter me li rappresento sul piano media varianza.
Che dici? Cosi utilizzo le sue direttive date a laboratorio
Ho capito che la vostra prof.ssa si è innamorata di
PerformanceAnalytics anche quando persino R nudo e crudo senza librerie è sufficiente per fare le cose... allora vediamo di usare quelle librerie, dai
Prima di tutto prendi il manuale delle librerie:
e seguimi.
Ti indico le pagine da leggere, tu lancia in R e studia bene gli esempi di ogni funzione per capire come usarli.
Per quanto riguarda le statistiche di regressione, da pag. 27 a pag. 33 hai una serie di scorciatoie per estrarre quello che ti interessa da coppie di vettori di rendimenti.
Per quanto riguarda istogrammi e densità non parametrica, crf. pag. 46 e 48.
A pag. 57 hai la funzione che fa quello che hai scritto sopra, cioè il piano rischio-rendimento; va specificato che questa funzione
non costruisce la frontiera efficiente di portafoglio, ma si limita a rappresentare i vari
asset nel piano e traccia le rette degli indici di Sharpe che gli dai in pasto tu (se non specifichi nulla, assume Sharpe di 1, 2 e 3 e traccia le corrispondenti rette sul piano)... quindi non puoi usare questa funzione per il portafoglio a minima varianza.
A pag. 149 hai una funzione che ti restituisce una tabella con tutte le misure di sintesi che ti servono per il modello del CAPM così come lo vuoi impostare (è quello a cui fai riferimento quando mi scrivi di Sharpe).
Studiati gli esempi di Peter Carl e Brian G. Peterson riproducendoli in R e poi metti dentro i tuoi dati.
Per scaricare, allineare, pulire e manipolare matrici di dati sei invitato a riguardare il mio codice di prima, c'è tutto quello che ti serve.