tdazio
Nuovo forumer
Capito, grazie.... la differenza rispetto ai modelli che citi, in teoria, è che la volatilità e le correlazioni si dimostrano mediamente persistenti (positivamente autocorrelate in modo significativo) mentre i rendimenti no.
Quindi un portafoglio a minima varianza, a meno di violenti spike di volatilità, tenderà a produrre pesi che variano nel tempo in misura minore rispetto ai coefficienti di un modello di regressione lineare basato sui rendimenti.
In quest'ultimo caso, infatti, è sufficiente che uno dei tuoi constituent passi da rendimento molto positivo a molto negativo con un comportamento "molto casuale" («molto casuale» è orrendo e non si dice... ma mi passerai l'espressione per far capire meglio il concetto) per avere pesi che variano nel tempo in modo "molto casuale".
.......
Sì il discorso torna: si punta a controllare la volatilità che ha un minimo di prevedibiltà, lasciando andare i rendimenti, che prevedibili non lo sono per nulla.
In effetti io tentavo, senza successo, di fare il contrario anche se non me ne ero accorto
Grazie ancora e buone feste.
tdazio